Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Febbraio 2014
 
   
  AL VIA IL PROGETTO “I CARE” PER 1500 STUDENTI STRANIERI DEL VALDARNO INFERIORE E DELLA VALDERA APPROVATO E FINANZIATO DALL’UNIONE EUROPEA CON UN IMPORTO PARI A 132MILA EURO

 
   
  Firenze, 10 febbraio 2014 - E’ stato approvato e finanziato dall’Unione Europea con un importo pari a 132mila euro il progetto “I care” presentato dalla Società della Salute Valdarno Inferiore, in partenariato con l´Unione Valdera, l´Associazione Arturo, la Cooperativa Il Progetto, la Tavola della Pace, il Consorzio Co&so. La Società della Salute Valdarno Inferiore ha partecipato al Bando Fei (Fondo Europeo per l´Integrazione), anno 2012, con un progetto sull´azione “3 Giovani”, finalizzato al potenziamento dell’accoglienza, dell’inserimento ed integrazione sociale, scolastica e professionale dei giovani stranieri nel nostro territorio. Il progetto “I care” interessa un territorio di circa 150.000 abitanti ovvero la zona del Valdarno Inferiore e della Valdera, due delle zone più popolose della provincia di Pisa e con la più alta presenza di cittadini stranieri. In particolare, la presenza di minori stranieri è molto elevata nei comuni che saranno cardine del progetto nelle due zone: Santa Croce sull´Arno (30,08%) e Castelfranco di Sotto (15,2%) per il Valdarno, Pontedera (17,6%) per la Valdera. In alcuni plessi scolastici delle due aree la presenza di studenti stranieri di prima e di seconda generazione supera anche il 40%, soprattutto nelle scuole primarie e dell´infanzia, ed è prossima o supera il 30% in alcune scuole secondarie di primo e di secondo grado (scuola media “Banti” di Santa Croce e Ipsia “Pacinotti” di Pontedera). I nuovi arrivi in alcuni comuni mantengono un andamento positivo, nonostante la contrazione che il fenomeno migratorio nel suo complesso sta subendo, ma la presenza in aumento di studenti stranieri richiede un impegno organizzativo e didattico notevole per la scuola in termini di accoglienza e di integrazione. Sul nostro territorio è anche importante il numero di minori non accompagnati. Negli ultimi 6 anni sono stati in media 30 ogni anno i minori interessati da interventi dei servizi di accoglienza, con una netta prevalenza di giovani tra i 16 e i 17 anni di età. Per questi minori risulta molto difficoltoso intraprendere il percorso scolastico, infatti, si riscontra una maggiore percentuale di abbandono degli studi e una maggiore difficoltà ad inserirsi nel mondo della formazione e del lavoro rispetto agli altri studenti italiani e non italiani. Molto rilevante è anche il numero dei minori stranieri di seconda generazione nati in Italia (o arrivati nei primi anni di vita in Italia) per i quali si rendono necessari interventi di integrazione specifica sia a livello scolastico che extrascolastico, e un supporto specifico al momento della scelta della cittadinanza. Gli elementi di fragilità più evidenti per i minori stranieri consistono: · nel rischio di abbandono scolastico e devianza per i minori non accompagnati; · nel rischio di insuccesso scolastico e conseguente abbandono degli studi per gli studenti neo arrivati. In particolare, nella scuola superiore si passa dal 21% di ripetenti stranieri nella scuola primaria al 71% nella secondaria. Tra i ripetenti è da segnalare il fatto che i maschi in ritardo scolastico sono 3 volte più numerosi delle femmine; · nella difficoltà di scelta del percorso scolastico-formativo per gli studenti stranieri e il conseguente rischio di abbandono; · nella difficoltà di integrazione e di scelta relativamente alla cittadinanza per i minori che stanno per diventare maggiorenni. Di conseguenza, il progetto ha inteso coprire le varie aree di bisogno evidenziate dall´analisi del territorio sviluppando azioni su quattro aree prevalenti: 1. Gli interventi di accoglienza, affido e presa in carico rivolti ai minori non accompagnati; 2. Gli interventi svolti a scuola di inserimento e mediazione per i neo arrivati, l´insegnamento della lingua italiana come L2 (seconda lingua); 3. Le attività interculturali di valorizzazione delle culture e delle lingue; 4. Le attività di valorizzazione dell’identità e delle relazioni sociali per i minori nell´extrascuola e i minori di seconda generazione in procinto di diventare maggiorenni; Dal punto di vista economico gli interventi che ricevono l´investimento più consistente (quasi 1/3 del progetto) sono quelli scolastici, i quali sono anche i più diffusi sul territorio delle due zone, riguardando 22 istituti tra comprensivi e superiori e, in particolare, quelli con la più alta percentuale di studenti stranieri. Con la scuola si svilupperà un sistema integrato di interventi per far fronte ai bisogni di accoglienza e di percorsi di integrazione dei neo-arrivati, attraverso la valutazione delle competenze in ingresso e la predisposizione di un piano educativo personalizzato. Questo comporta un lavoro complesso che coinvolge gli insegnanti di L2 e gli insegnanti delle altre discipline con un sistema di valutazione differenziata. Oltre agli interventi diretti nei confronti degli studenti neo-arrivati si realizzeranno interventi interculturali che coinvolgeranno l´intero gruppo classe per aumentare le capacità di integrazione e di conoscenza reciproca. Sul piano del contrasto all´insuccesso scolastico si svolgeranno azioni di potenziamento nelle competenze disciplinari, e laboratori specifici, soprattutto con gli studenti delle scuole superiori, che in alcuni casi prevedono insegnamenti in lingua madre: questo permetterà di affiancare al percorso di apprendimento della lingua italiana il progresso nelle conoscenze disciplinari. L´altro intervento maggiormente oneroso, anch’esso pari a circa 1/3 del costo complessivo del progetto, sarà quello rivolto all’accoglienza e all’inserimento dei minori non accompagnati per i quali si intende ampliare la gamma dei servizi di accoglienza all´interno delle comunità di accoglienza, anche attraverso la costituzione di una rete di famiglie e di soggetti ospitanti in grado di assicurare il sostegno necessario al minore nel percorso di inserimento e di accompagnarlo nel percorso scolastico e di successivo inserimento formativo e lavorativo. Sul piano dello sviluppo delle competenze sociali e di costruzione di una identità stabile si proporranno una serie di percorsi specifici negli istituti secondari destinati alle “seconde generazioni”, realizzati attraverso laboratori e focus-group orientati alla riflessione sul tema della cittadinanza, della professione futura e del rapporto con la cultura d´origine. Infine, le azioni di coordinamento e di controllo prevedono anche momenti di auto-formazione e di scambio tra gli operatori sulle esperienze in corso di realizzazione tese ad uniformare e rendere omogenee competenze e interventi. Una parte consistente dell´impegno economico in questa area trasversale sarà orientato allo sviluppo di un sistema di valutazione e monitoraggio dei risultati degli interventi educativi con la realizzazione di strumenti specifici e l´individuazione di indicatori per le singole attività, anche attraverso il coinvolgimento dei destinatari stessi degli interventi. Con il complesso delle azioni sopra descritte sarà possibile raggiungere e coinvolgere circa 1500 studenti stranieri (con un’attenzione particolare alle scuole secondarie) e rendere comunque partecipi delle iniziative oltre 4000 studenti italiani.  
   
 

<<BACK