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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Febbraio 2014
 
   
  LA MODERNA IMMUNOTERAPIA CON ALLERGENI: L’IMMUNOTERAPIA BIOMOLECOLARE

 
   
  Milano, 10 febbraio 2014 - Che cos´è: l’immunoterapia con allergeni è una terapia che consiste nella somministrazione graduale di dosi crescenti dell’allergene, causa dei sintomi, allo scopo di ridurre la reattività clinica del soggetto durante l’esposizione naturale a quell’allergene. Esistono due modalità di somministrazione dell’immunoterapia: mediante iniezioni sottocutanee (detta immunoterapia sottocutanea o Scit) o mediante somministrazione sublinguale (detta immunoterapia sublinguale o Slit). La Scit e la Slit sono ugualmente efficaci ma la Slit presenta un profilo di sicurezza migliore e consente al paziente una più facile gestione della terapia (a casa). La Slit è disponibile sul mercato in forma di compresse o soluzioni liquide. In Europa ci sono alcuni stati come l’Italia e la Francia in cui la Slit è particolarmente utilizzata, altri come la Spagna e la Germania in cui prevale l’utilizzo della Scit. Oggi sia che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Who) che l’Organizzazione Mondiale dell’Allergia (Wao) considerano l’immunoterapia un trattamento efficace e sicuro per il trattamento delle allergie respiratorie (rinite e asma) da allergeni inalanti (pollini, acari della polvere, epiteli animali e muffe) ed allergia al veleno di insetti. L’immunoterapia con allergeni consiste di due fasi: - Una fase di induzione con incremento progressivo della dose giornaliera fino al raggiungimento della dose di mantenimento; - Una fase di mantenimento con la ripetizione della dose di mantenimento raggiunta secondo lo schema terapeutico definito dal medico. Riguardo la Slit, esistono 2 protocolli di trattamento: - Pre-costagionale per allergeni stagionali (es. Graminacee, betulla, ambrosia, cipresso, olivo …), in cui la Slit viene iniziata prima della stagione pollinica e continuata fino alla fine della stagione; - Perenne per allergeni perenni (acaro della polvere, parietaria …), in cui la Slit può essere iniziata in qualsiasi momento dell’anno e continuata per tutto l’anno. La durata ottimale del trattamento mediante immunoterapia è compresa tra 3 e 5 anni. L’immunoterapia con allergeni è in grado di trattare non solo i sintomi ma anche la causa dell’allergia. Agendo direttamente alla base della patologia, l’immunoterapia garantisce al paziente di star bene anche dopo la sua sospensione. Tale prolungamento del beneficio clinico è detto effetto a lungo termine o effetto long-lasting. E’ stato dimostrato che un ciclo di immunoterapia produce un effetto long-lasting da 2 a 6 anni. Come agisce: l´immunoterapia con allergeni è una terapia che ripristina la tolleranza immunologica nei confronti dell’allergene, ristabilendo l’equilibrio tra linfociti Th1 e linfociti Th2, che nel soggetto allergico è sbilanciato verso il secondo. Inoltre, si ha l’induzione di un particolare sottotipo di linfociti T, i linfociti T regolatori, i quali sono particolarmente importanti nell’induzione della tolleranza. I vantaggi dell’immunoterapia 1. Agisce non solo sui sintomi ma anche sulla causa di malattia; 2. Riduce il consumo di farmaci sintomatici; 3. Induce un effetto di tolleranza immunologica a lungo termine; 4. Previene l´insorgenza di nuove sensibilizzazioni; 5. Riduce la progressione della rinite in asma (la cosiddetta “marcia allergica”); 6. Modifica la storia naturale della patologia 7. Migliora la qualità di vita; 8. Eliminazione/riduzione della maggio parte degli effetti collaterali dei farmaci tradizionali come : a. Secchezza delle fauci – riferita dal 34% b. Naso che cola – riferita dal 33% c. Sonnolenza – riferita dal 33% d. Mal di testa – riferito dal 25% e. Cattivo sapore in bocca – riferito dal 25% f. Bruciore – riferito dal 18% Una indagine di Harris Interactive nel 2006 (riportata nello studio di Nathan) ha indagato i motivi di sospensione delle terapie tradizionali, ecco alcune interessanti risposte: · mancanza di efficacia 37% · calo di efficacia 35% · mancata copertura (sollievo dai sintomi) nelle 24 ore 24% · fastidiosi effetti collaterali 25% Considerando i grandi trial clinici delle compresse sublinguali per il trattamento della rinocongiuntivite allergica da graminacee, la riduzione dei sintomi verso placebo è stata di circa il 30% mentre per gli antistaminici di circa il 10-15%. Circa. Nonostante sia una terapia prolungata alcune ricerche hanno indicato che con la Slit la compliance è superiore all´85% nel 90% dei pazienti, sia adulti e bambini, numeri che si spiegano con la facilità di gestione e l´ottima tollerabilità del trattamento. Nel 2010 è stato pubblicato sulla rivista Patient Preference and Adherence uno studio condotto tra gli allergologi italiani allo scopo di identificare i fattori più importanti in grado di influenzare l’aderenza del paziente alla Slit. I 3 fattori più importanti sono risultati essere: la percezione di efficacia del trattamento da parte del paziente, la rimborsabilità e l’assenza di effetti collaterali. Quindi, se la terapia è efficace il paziente rimane aderente. Autogestione si dice, non abbandono del paziente: la Slit deve essere prescritta e seguita dallo specialista e ottiene la maggiore aderenza e quindi efficacia quando siano osservati i compiti di informazione del paziente (Che cos´è? Cosa ci si può aspettare? Che impegno richiede?) E di educazione (Come si assume? Cosa fare in caso di effetti collaterali?). Il tutto dopo una selezione accurata del paziente Per l’ottimizzazione dell’aderenza alla Slit l’educazione del paziente da parte del proprio è fondamentale. Infatti, (studio condotto e pubblicato da Stallergenes Italia) nel 2010 sulla rivista Allergy è stato pubblicato uno studio che ha dimostrato come pazienti che abbiano seguito appropriati programmi educazionali da parte del proprio medico siano più aderenti alla Slit. Con la Slit si possono verificare: - reazioni locali, frequenti e lievi, come reazioni orali (prurito orale, gonfiore della bocca, gonfiore della lingua, fastidio orofaringeo, gonfiore orofaringeo) o gastroenteriche (nausea, dolore addominale, vomito, diarrea); - sistemici (rari): cutanei (eczema, orticaria) respiratori (rinite e asma). Le reazioni locali sono assolutamente di facile gestione mediante una appropriata educazione del paziente. L’assunzione della Slit da parte del paziente richiede meno di 5 minuti: la compressa o la soluzione liquida contenente l’allergene viene mantenuta sotto la lingua per 2 minuti e poi deglutita. Deve essere fatta a stomaco vuoto, senza cibo in bocca (di solito si consiglia al mattino, prima di colazione). Per molti, ma non per tutti. Per chi non è adatta (controindicazioni): - pazienti ipersensibili ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nei prodotti per immunoterapia; - pazienti con malattie autoimmuni, malattie da immunocomplessi o gravi immunodeficienze; - pazienti con malattie maligne; - pazienti affetti da asma non controllata o grave; - pazienti in trattamento in corso con beta-bloccanti; - pazienti affetti da infiammazioni orali come il lichen planus orale, ulcerazioni orali o micosi orali. In che modo è prodotta? Come richiesto dalle linee guida dell’Agenzia Europea del Farmaco (Ema) la quantificazione degli allergeni più importanti (detti “allergeni maggiori”) presenti all’interno di un prodotto per immunoterapia deve essere eseguita da ciascuna azienda farmaceutica. Infatti, ogni azienda dovrebbe dimostrare che il processo di produzione garantisca la presenza degli allergeni maggiori ad una determinata dose in ogni prodotto tramite l’applicazione di tecniche immunoenzimatiche o della spettrometria di massa. La spettrometria di massa è una tecnologia sofisticata, molto sensibile e specifica, la quale può essere facilmente automatizzata per essere implementata durante il processo produttivo. L’implementazione della spettrometria di massa durante tutto il processo produttivo allo scopo di quantificare sistematicamente gli allergeni maggiori ha generato dei nuovi prodotti per immunoterapia detti Biomolecolari. Questi prodotti sono biologici cioè sono estratti allergenici naturali ma presentano un profilo molecolare in quanto è stata determinata la presenza della molecola «allergene maggiore» e la sua quantità (microgrammi) in ogni prodotto. Questo fondamentale step di miglioramento del processo produttivo consente di raggiungere una caratterizzazione farmaceutica di tali prodotti. Infatti, conoscere la dose di allergene maggiore (“il principio attivo”) che viene somministrata è fondamentale per l’efficacia e la sicurezza della terapia.  
   
 

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