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Notiziario Marketpress di
Martedì 11 Febbraio 2014 |
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FATTORIE DIDATTICHE, MENO BUROCRAZIA PER CRESCERE
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Milano - Semplificazione delle procedure per facilitare il lavoro delle imprese che svolgono anche il ruolo di fattorie didattiche, contribuendo così ad aumentare la redditività in ottica multifunzionale. Con questi obiettivi la Giunta regionale ha approvato, su proposta dell´assessore all´Agricoltura Gianni Fava, la prima revisione della ´Carta dei requisiti di qualità´ delle strutture didattiche, elaborata di concerto con le Associazioni agrituristiche e le Amministrazioni provinciali. "Uno strumento necessario per ribadire e omologare le procedure su tutto il territorio regionale - ha precisato l´assessore Fava -, facendo tesoro dell´esperienza passata e aggiornando obiettivi e strategie della didattica in fattoria". Le Principali Modifiche Alla Carta - Per gli operatori il corso abilitante all´attività passa da 120 a 90 ore, mentre il corso di aggiornamento passa da 30 a 24 ore, per chi non ha superato i primi 3 anni di attività, e a 16 ore per le attività che fanno didattica in fattoria da più di tre anni. E´ stato tolto il limite di 65 utenti al giorno, lasciando la determinazione delle soglie massime di accoglienza all´iniziativa degli imprenditori agricoli e alle reali capacità ricettive di ciascuna struttura; fermo restando che, per assicurare la qualità della formazione, il rapporto tra docente e utenti non può scendere sotto la soglia 1 a 30. All´agricoltore viene, inoltre, data la possibilità di avvalersi di personale esterno abilitato per il supporto all´attività didattica. Progetto Partito Nel 2001 - L´attività in fattoria delle 197 aziende agricole inserite nell´elenco regionale delle ´Fattorie didattiche della Lombardia´ - avviata nel 2001 - è finalizzata a creare occasioni di contatto diretto tra settore agricolo e consumatori, per far conoscere il lavoro dell´agricoltore, comprendere i percorsi degli alimenti dal campo alla tavola, valorizzare la cultura e la tradizione del mondo rurale, sensibilizzare nei confronti della tutela ambientale, sostenere la diversificazione delle attività agricole come fonte di reddito complementare. Si rivolgono a bambini, giovani e adulti, sia nell´ambito di attività scolastiche che extrascolastiche. Nel caso di visita di una scolaresca, gli agricoltori concordano prima con i docenti il programma da realizzare con la classe, sono eventualmente disponibili a interventi in classe, prima e dopo la visita, e possono stipulare convenzioni con gli istituti scolastici. |
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