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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Febbraio 2014
 
   
  “EUROPA CREATIVA 2020”: UNA BATTAGLIA CHE DEVE ANDARE AL DI LÀ DELLE SINGOLE REGIONI

 
   
  Perugia, 11 febbraio 2014 - "È una battaglia non soltanto perché la cultura abbia il suo spazio, come risorsa per la società, la civiltà e l´economia, ma perché essa, uscendo da una condizione di marginalità cui vorrebbero relegarla tagli ai finanziamenti e messaggi mediatici, acquisti il valore di un tema trasversale, da cui dipende la ripresa e lo sviluppo dei territori: una battaglia, che deve trascendere i confini delle singole regioni". Lo ha detto l´assessore alla Cultura della Regione Umbria Fabrizio Bracco, intervenendo a Firenze, presso la sede della Biblioteca Nazionale Centrale, al convegno, promosso dalla stessa Biblioteca e dal Centro Studi "Percorsi&futuro", dedicato a "Europa Creativa 2014-2020/ Le opportunità dell´Unione Europea per la Cultura, la Creatività e l´Innovazione", i cui lavori sono stati introdotti dall´europarlamentare Silvia Costa, relatrice al Parlamento Europeo del Programma "Europa Creativa". "In questo processo - ha sottolineato Bracco, partecipando ad una sessione dei lavori che ha visto coprotagonisti gli assessori regionali Cristina Scaletti (Toscana), Pietro Marcolini (Marche), Massimo Mezzetti, e l´assessore al comune di Firenze Sergio Givone -, occorre andare al di là dei confini delle singole regioni, mettendo insieme risorse e idee per la valorizzazione di prospettive comuni. In questo quadro, l´´Italia di mezzo´ - ha aggiunto -, l´´Italia mediana´ delle Regioni del Centro Italia, può e deve svolgere un ruolo fondamentale, con iniziative condivise e trasversali, mirate allo sviluppo dei territori, come, per citare esperienze tuttora in corso, la costruzione del Distretto Culturale Umbro-marchigiano e la Rete Umbro-toscana dei piccoli musei, che coinvolge la Valtiberina". In questo senso - ha ipotizzato Bracco -, potrebbe giocare un ruolo anche un progetto nazionale, che valorizzi sinergicamente le esperienze della "short list" (le sei uscite dalla selezione) delle città candidate a capitale europea della Cultura 2019. Bracco ha definito "un punto fondamentale allargare, restituire - ha detto - al suo autentico significato il concetto di cultura, che si estende a tutto ciò che costituisce l´eccellenza e il saper fare, non soltanto la conservazione del patrimonio tramandato, ma quella creatività che, unendo tradizione e innovazione, attraversa i settori produttivi, dall´artigianato all´enogastronomia: anche questo - ha detto Bracco - è cultura, e in nome della cultura e della creatività tutto va messo in sinergia". Nelle prossime settimane, il confronto proseguirà, per definire le linee di una strategia condivisa, in un processo che porterà all´Italia oltre 30 miliardi per cultura e creatività, previsti nella programmazione comunitaria 2014-2020 non soltanto con "Europa Creativa", ma con "Horizon 2020" (focalizzato sulla ricerca) e le Politiche di Coesione. L´accordo di partenariato italiano sui Fondi Strutturali (attualmente all´esame della Commissione) farà sì che a luglio già possano partire le prime azioni: di qui la necessità - ribadita a Firenze - di "proporre azioni e prenotarne le poste economiche", nell´integrazione con la ricerca e l´impiego delle nuove tecnologie; e l´importanza che Regioni, città metropolitane e rappresentanti del mondo della cultura siano gli attivi protagonisti dei tavoli del negoziato.  
   
 

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