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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Febbraio 2014
 
   
  LAZIO: BORSE DI STUDIO PAGATE IN TEMPO E NUOVI ALLOGGI

 
   
  Roma, 11 febbraio 2014 - La Regione in prima linea per garantire il diritto allo studio ai tanti studenti che aspettavano anni prima di ricevere il pagamento di borse di studio e premi di laurea arretrati. Ecco i provvedimenti presi per risolvere i tanti problemi legati al diritto allo studio. Pagate tutte le borse di studio, incluse quelle del 2013. In questo modo, in soli sette mesi, la Regione ha saldato tutti i debiti con gli studenti. Aumentato il numero delle borse di studio. Oltre ad aver pagato i contributi a chi aspettava da anni, nel corso del 2013 sono state erogate 1100 borse di studio in più, garantendo così il diritto allo studio anche a tanti altri studenti. Un piano per aumentare i posti letto. Saranno circa mille in più nei prossimi tre anni. La Regione infatti sta procedendo con la ristrutturazione degli studentati , che permetterà di aumentare del 10% i posti letto, assicurando agli studenti di alloggiare in spazi più moderni e confortevoli. Nuove mense. Presto ci sarà una gara per affidamento di questi servizi. Tanti benefici in pochi mesi. Oltre 31.000 gli studenti che in sette mesi hanno usufruito dei servizi e delle agevolazioni cui avevano diritto: dalle borse di studio ai posti letto, ai premi di laurea. Riorganizzazione di Laziodisu. La Regione ha trasferito 70 milioni all’ente regionale per la promozione del diritto allo studio, che non riceveva finanziamenti dal 2008. La chiusura delle cinque Adisu, inoltre, oltre ad aver comportato risparmi, ha anche determinato l’eliminazione più di 35 poltrone. Il consiglio di amministrazione di Laziodisu è passato infatti da 11 a 3 membri , le direzioni amministrative, invece, da 1 direttore generale e 5 direttori amministrativi a 1 solo direttore generale. Tra le altre cose la Regione anche istituito un organismo di controllo e rappresentanza attraverso il quale verificare che tutto funzioni sempre al meglio. “Abbiamo chiuso una pagina buia della nostra Regione per cui le ragazze e i ragazzo aspettavano per anni la borsa di studio a cui avevano diritto- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto- ora passiamo alla fase di programmazione: è un modo nuovo e più moderno delle politiche di diritto allo studio. Basta con l´idea malata di un diritto allo studio assistenziale o di favore”. “Oltre alle case dello studente – ha detto Massimiliano Smeriglio, vicepresidente e assessore alla formazione, ricerca, scuola e università- che rappresentano un modello oggettivamente un po´ arcaico, noi pensiamo si possa ragionare in termini di voucher per la qualità dell´abitare: gli studenti potranno spenderli nel quartiere. Non vogliamo abbandonare l´idea che le persone non sono da sole, ma che c’è bisogno di luoghi di socializzazione come biblioteche e strutture multimediali”.  
   
 

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