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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Febbraio 2014
 
   
  BRESCIA - IV TRIMESTRE ´13: MANIFATTURIERO BENE, COMMERCIO IN CALO

 
   
  Brescia, 11 febbraio 2014 - Per il prossimo trimestre la maggior parte degli imprenditori bresciani si attendono ancora una volta produzione, fatturato ed occupazione stabili. Aspettative più ottimistiche vengono espresse, invece, relativamente alla domanda estera; restano negative le aspettative circa la domanda interna. Fra gli imprenditori artigiani le attese rimangono negative, tranne che per la domanda estera. E´ quanto emerge dai dati congiunturali relativi al quarto trimestre del 2013, diffusi dalla Cdc di Brescia. L’industria manifatturiera bresciana chiude l’ultimo trimestre dell’anno con un segno positivo. La produzione industriale segna un aumento congiunturale dell’1,1%, il più intenso da due anni a questa parte. Il dato tendenziale è ancora più positivo: la produzione industriale è infatti aumentata rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno del 4,2%. Il risultato tendenziale bresciano è stato migliore di quello medio regionale (+2,4%): in Lombardia fa meglio di Brescia solo la provincia di Lecco. Positive tutte le dimensioni di impresa sullo stesso trimestre del 2012: +5,65% le grandi, +5,14% le medie, +2,71% le piccole. La disaggregazione settoriale rivela che a trainare il risultato di questo trimestre sono i mezzi di trasporto (con una variazione tendenziale pari al +17,44%), pelli-calzature (+15,96%) e gomma-plastica (+10,46%). Negativa la dinamica di chimica (-11%), abbigliamento (-4,27%) e, seppur lievemente, carta-editoria (-0,1%). Stabile il tasso di utilizzo degli impianti che si attesta al 70,55%, contro il 70,51% del trimestre precedente. L’artigianato manifatturiero registra un segnale positivo: la produzione, infatti, è aumentata rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno del 3,63%, in maniera più decisa rispetto alla media regionale: +0,95%. L’aumento della produzione artigiana ha interessato principalmente il settore tessile (+19,32%), gli alimentari (+6,63%), la meccanica (+5,91%) e pelli-calzature (+4,15%). Anche il fatturato totale registra una variazione positiva sul trimestre pari al +1,3%, spinto dall’ottima performance congiunturale del fatturato estero (+2,7%) mentre rimane debole la componente interna (+0,3%). Dal confronto con lo stesso trimestre dello scorso anno emerge un risultato più sostanzioso con un incremento complessivo del 4,8%, determinato, ancora, dalla forte crescita del fatturato estero (+10,2%). La quota dell’export sul fatturato cala leggermente e si posiziona al 39,5%. Nel comparto artigiano il fatturato registra un incremento annuo del 2,93%, sostenuto in gran parte dalla componente estera: +4,18%. Segno positivo per gli ordinativi totali che registrano un incremento annuo del 4,0%, grazie al buon risultato degli ordini esteri (+6,8%). Buona anche la dinamica degli ordinativi interni cresciuti del 2,1% dopo ben 10 trimestri negativi. Nel trimestre gli ordini totali sono cresciuti dell’1,0%: +0,5 gli ordini interni, +1,6% quelli esteri. Per quanto riguarda l’artigianato manifatturiero gli ordinativi totali hanno registrato una diminuzione tendenziale dello 0,19%: +0,96% quelli interni, -0,80% quelli esteri. L’occupazione aumenta leggermente rispetto al terzo trimestre: +0,4%. Rimane sostanzialmente stabile in confronto allo stesso trimestre dell’anno scorso (+0,1%). Nel comparto dell’artigianato manifatturiero i livelli di occupazione diminuiscono (la variazione congiunturale degli addetti nel trimestre è stata pari a -1,14%). Il settore del commercio rimane negativo, anche se per taluni aspetti in maniera meno intensa rispetto ai periodi precedenti. La variazione annua del volume d’affari di questo trimestre è stata pari a -1,8% contro il -1,1% del Iii trimestre ed il -3,2% del Ii trimestre 2013. Risultano particolarmente colpite dal calo le imprese di piccole dimensioni che dichiarano una diminuzione su base annua del volume d’affari del 3,7%; anche le medie imprese chiudono trimestre con un segno negativo del volume d’affari pari a -0,5%. Positive le grandi: +1,3%. L’articolazione settoriale mette in evidenza che il settore più colpito risulta quello non alimentare (-2,4%). Più contenuta la contrazione del settore alimentare (-2,0%) e di quello non specializzato (-1%). Dal lato degli ordini ai fornitori il 41,5% delle imprese intervistate ha dichiarato un calo annuo, il 40,4% una stabilità, solo il 18,1% un aumento. Nel 70,2% dei casi i livelli delle scorte sono considerati adeguati. Diminuisce, rispetto al trimestre precedente, il livello dei prezzi (-0,52%). Aumento leggerissimo per l’occupazione: +0,12. Le attese per il prossimo trimestre restano orientate alla stabilità nella maggior parete dei casi sia per gli ordini, sia per il volume d’affari. I servizi chiudono il quarto trimestre 2013 facendo segnare un volume d’affari in aumento dello 0,7% su base annua. Seppur lieve, questo segnale rappresenta una inversione di tendenza dopo molti trimestri negativi. A livello regionale la dinamica resta, invece, negativa: -0,9%. Positive le piccole e, soprattutto, le grandi imprese, con aumenti del 2,4% e del 13,8%. Le difficoltà permangono, invece, per le micro e le medie imprese che vedono ridurre il volume d’affari su base annua rispettivamente dell’1,3% e del 2,8%. Per quanto riguarda i settori rimangono fortemente negativi il commercio all’ingrosso (-6,0%) e gli altri servizi (-5,5%). Positivi tutti gli altri. Le prospettive per il prossimo trimestre, anche se ancora indirizzate nella maggioranza dei casi verso una sostanziale stabilità, mostrano piccoli segnali di ottimismo per quanto riguarda il volume d’affari. Rimangono negative le prospettive relative all’occupazione.  
   
 

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