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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Febbraio 2014
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO, SCHULZ: "NUOVI ACCORDI SE LA SVIZZERA LIMITA LA LIBERTÀ DI MOVIMENTO"

 
   
  Strasburgo, 11 febbraio 2014 - "Se la Svizzera vuole modificare le leggi sulla libera circolazione anche per i cittadini comunitari, allora dobbiamo reagire, discutere e forse a negoziare dei nuovi accordi", ha detto il Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, reagendo questa domenica al risultato del referendum tenutosi in Svizzera sull´introduzione di quote per l´immigrazione. "È difficile limitare la libera circolazione delle persone e non limitare la libera circolazione dei servizi", ha aggiunto Schulz. Più di un milione di cittadini dell´Ue vivono e lavorano in Svizzera: di gran lunga il maggior numero di immigrati presenti nel paese. Circa 430.000 cittadini svizzeri vivono nell´Ue, che è anche il più grande partner commerciale della Svizzera. Ue e la Svizzera: libertà di movimento dal 2002 - La libertà di circolazione dei cittadini dell´Ue e della Svizzera è garantito dal 2002. Nel 1999 è stato firmato un pacchetto di 7 accordi che dà a ogni cittadino Svizzero e dell´Ue il diritto di entrare, vivere e lavorare sul loro territorio Ue o svizzero. "Spetta al governo svizzero decidere se sospendere gli accordi con noi o no. Fintanto che la Svizzera non reagisce, gli accordi restano in vigore", ha detto Schulz. La "clausola ghigliottina" - Tuttavia, se la Svizzera non è più in grado di soddisfare le condizioni dell´accordo sulla libera circolazione delle persone, tutti gli altri accordi firmati nel 1999 sono in pericolo, in base a una clausola che li lega insieme.  
   
 

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