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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Febbraio 2014
 
   
  RISTORNI FRONTALIERI, MARONI A LETTA: NOI A TAVOLO TRATTATIVA

 
   
  Milano, 12 febbraio 2014 - "Letta viene a Milano e lo incontrerò. Chiederò che la Lombardia sia al tavolo della trattativa perché non può essere che noi subiamo solo le decisioni di Roma". Così il presidente della Regione Roberto Maroni, intervenendo a Radio 24, in merito alla revisione del trattato con la Svizzera sui ristorni dei frontalieri, alla luce dell´esito del referendum elvetico sul tetto all´ingresso dei lavoratori dall´Unione europea. Trattato Bilaterale - "Non mi preoccupa tanto la possibilità di rivedere i trattati internazionali; il Governo svizzero avrà tempo tre anni, non c´è nessuna ricaduta immediata - ha spiegato Maroni - Quello che mi preoccupa è la necessità di rivedere il trattato bilaterale che riguarda 60.000 frontalieri lombardi che ogni giorno vanno a lavorare in Svizzera perché a ottobre ci sarà da rivederlo. I Comuni lombardi si vedrebbero fortemente penalizzati e, siccome la trattativa la fa il Governo italiano, di questo sono preoccupato". Presidente Del Consiglio Impegnato In Trattattiva - Il governatore lombardo, intervistato nel corso della trasmissione ´24 Mattino´ ha ribadito la necessità che il presidente del Consiglio sia impegnato in prima persona nella trattativa. "Siccome la questione non riguarda solo i conti ma la sussistenza stessa del bilancio dei Comuni lombardi, penso sia utile che a trattare sia chi ha una visione complessiva e non solo dei conti", ha precisato. Sperimentare Zona Franca - Sempre dai microfoni di Radio 24, Maroni ha inoltre anticipato la proposta che farà a Letta: "Proporrò una sperimentazione, una zona franca di confine per abbassare la pressione fiscale per le imprese che lì soffrono la concorrenza del Canton Ticino che ha tasse più basse", ha spiegato, citando come esempio lo sconto benzina già attivo in Lombardia per un´area di 20 km dal confine con la Svizzera. "Questo servirebbe alle imprese - ha concluso - per avere una boccata di ossigeno, ma soprattutto consentirebbe loro di assumere e quindi ridurrebbe il fenomeno del frontalierato".  
   
 

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