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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Marzo 2007
 
   
  NUOVO STUDIO OFFRE SPERANZE DI CURA PER UNA FORMA AGGRESSIVA DI CANCRO

 
   
  Bruxelles, 20 marzo 2007 - Alcuni ricercatori europei hanno scoperto una nuova strada per la cura di una forma aggressiva di cancro denominata linfoma ad effusione primaria (primary effusion lymphoma - Pel), provocata dal virus dell´herpes responsabile del sarcoma di Kaposi (Kshv). Lo studio è stato condotto da ricercatori dell´Università di Helsinki (Finlandia) e parzialmente finanziato dall´Unione europea attraverso il progetto Inca, che si occupa di tumori provocati da virus e altri agenti infettivi. I risultati sono stati appena pubblicati on line dal «Journal of Clinical Investigation», e appariranno nella versione stampata del numero di aprile della rivista. Il Pel è uno dei tre cancri provocati dal virus tumorale umano Kshv e nella maggior parte dei casi colpisce i malati di Hiv (virus dell´immunodeficienza umana). Si tratta di una forma di cancro estremamente aggressiva tanto che, dopo la diagnosi, i pazienti hanno un tempo medio di sopravvivenza inferiore a sei mesi. Attualmente non esistono cure efficaci per i tumori provocati dal virus Kshv. La nuova cura si basa su una molecola chiamata p53. Di norma questa molecola ci protegge dal cancro provocando la morte delle cellule tumorali attraverso una complessa catena di segnali molecolari denominata percorso p53. È stato riscontrato che in almeno il 50% di tutti i tumori maligni il gene codificante per la molecola p53 è mutato o interamente eliminato. Benché nella maggior parte dei linfomi ad effusione primaria il gene p53 sia intatto, i ricercatori hanno scoperto che la sua azione veniva bloccata da una proteina chiamata Lana, che è prodotta dal virus. I ricercatori hanno curato i tumori con una molecola denominata Nutlin-3a, che in precedenza si era rivelata una potenziale alternativa per la cura delle forme cancerogene in cui è presente il gene p53. Il gruppo ha scoperto che la molecola Nutlin-3a riusciva a interrompere l´azione bloccante della proteina Lana, riattivando così il gene p53 e provocando la morte delle cellule tumorali Pel. Dagli esperimenti condotti su topi malati di Pel è emerso che, dopo due settimane di cura a base di Nutlin-3a, i tumori si erano ridotti in misura sostanziale, constatazione che ha dato origine alla speranza di poter utilizzare altrettanto efficacemente la molecola Nutlin-3a anche per il trattamento sull´uomo. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Jci. Org/ Progetto Inca: http://www. Inca-project. Org/ Per ulteriori informazioni sulla ricerca sulle scienze della vita finanziata a titolo del Sesto programma quadro: http://cordis. Europa. Eu/lifescihealth/home. Html .  
   
 

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