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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Febbraio 2014
 
   
  NITRATI, LOMBARDIA: ENTRO APRILE RIFORMULAZIONE ZONE VULNERABILI

 
   
  Cremona - "Entro marzo faremo la nostra proposta di riformulazione delle zone vulnerabili e, successivamente, approveremo entro aprile in Giunta una delibera ad hoc". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, intervenendo, a Cremona, a un convegno sul tema nitrati organizzato presso la sede del Politecnico di Milano. "Siamo partiti ieri con il workshop organizzato in Regione - ha ricordato Fava -, occasione pubblica di rappresentazione della base scientifica, su cui intendiamo muoverci, per ridefinire le zone. Dopo la comunicazione in Giunta, condivisa con la collega Terzi, ora attendiamo l´interlocuzione diretta con l´Unione europea, per un parere indispensabile. Ma non vogliamo attendere altro tempo". Comparto Già Soffre Congiuntura - Fava ha ricordato nuovamente che "gli agricoltori, dal 1 gennaio, si trovano in una condizione che rischia di prefigurare scenari poco edificanti". "Non possiamo continuare a lasciare un comparto di questo tipo in sofferenza - ha aggiunto l´assessore -, accentuata, peraltro, da una fase congiunturale di difficoltà. In questi 22 anni la vicenda è stata sempre gestita ´all´italiana´. Ora siamo al dunque, inutile dire che andava affrontata prima". "Colleghi di altre regioni aspettano che ci muoviamo per primi - ha sottolineato Fava -, come capita in altri ambiti. Non c´è dubbio che vogliamo accelerare la situazione, che deve essere definita". Rivedere Legislazione - Proprio l´assessore Fava aveva sottolineato ieri l´esigenza di "rivedere le aree vulnerabili, per tutelare zootecnia e agricoltura". "Non possiamo applicare una norma europea che risale a oltre 20 anni fa, senza aggiornarla e senza individuare i soggetti responsabili dell´inquinamento da azoto ha specificato Fava -. Contro una normativa iniqua verso il mondo agricolo servono dati tecnico-scientifici. Ecco perché abbiamo scelto di commissionare uno studio all´Università di Milano, per rivedere una legislazione che, per come è stata pensata, è impossibile da applicare". Zootecnia Non Ha Tutte Le Colpe - Rivedere le zone vulnerabili ai nitrati e individuare una nuova mappa sui territori di pianura della Lombardia permetterebbe di mettere in sicurezza un settore che conta oltre 17.000 allevamenti, con 1,5 milioni di bovini e 4,5 milioni di suini. "Individuare la filiera zootecnica come unico soggetto responsabile dell´apporto delle sostanze azotate è un errore di fondo - ha proseguito Fava -. In una realtà fortemente antropizzata addossare ogni responsabilità all´agricoltura è ingiusto.  
   
 

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