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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Febbraio 2014
 
   
  GIOVANI, SÌ, E CON TANTA VOGLIA DI AUTONOMIA: LA TOSCANA GUARDA AL SUO FUTURO

 
   
  Firenze, 18 febbraio 2014 - Un progetto che nasce da una risposta affermativa alla domanda "Giovani?": "Sì", ovviamente. Del resto, quante volte abbiamo sentito dire che i giovani sono il futuro del Paese? Anche questa una frase tanto scontata quanto poco aderente alla realtà. I dati parlano chiaro: il 2013 si è chiuso con un tasso di disoccupazione giovanile salito al 41,6%, 4 punti in più rispetto al 2012 (dati Istat). Ed è di poco conforto sapere che la Toscana sta un po´ meglio del resto del Paese: ogni quattro giovani tra i 15 ed i 24 anni che cercano lavoro, uno non lo trova e gli altri tre, quando va bene, sono costretti ad accettare condizioni lavorative molto distanti dai loro progetti. "Come dire che proseguendo di questo passo c´è la certezza che una generazione si perda, che resti fuori dal lavoro e dalla vita sociale". La frase è di Enrico Rossi, che appena diventato presidente della Regione mette i giovani e il lavoro in cima alla lista delle priorità. "I giovani - dice Rossi - hanno desiderio di autonomia, di emanciparsi dalla famiglia di origine e possibilmente di crearne una propria, di essere indipendenti e responsabili. Quello che chiedono è un´occasione, l´opportunità di sentirsi utili in un progetto di crescita civile. Il progetto Giovanisì, con i tirocini retribuiti, l´aiuto per avviare un´impresa in qualsiasi settore, agricoltura compresa, il servizio civile regionale e il contributo per l´affitto, punta proprio a questo". E´ il 2011. Da allora con Giovanisì la Regione ha coinvolto 72mila giovani grazie a tirocini e praticantati retribuiti, contributi per l´affitto a chi esce dalla casa dei genitori, servizio civile regionale, aiuti per avviare attività autonome, nelle professioni, nel manifatturiero e in agricoltura, nello studio e nella formazione. Incontriamo Chiara, responsabile del progetto, nell´ufficio al piano terra del palazzo della presidenza regionale. Intorno a lei, in questo spazio di lavoro aperto, non grande, ma vivo e rumoroso (giustamente rumoroso, si direbbe, perché qui una risposta ad alta voce è utile proprio perché condivisa), ci sono David, Giulia e Leonardo. E Francesca, Elena, Sara e Marco. E poi Francesca ed Elena bis, Claudia e Silvia. Dodici giovani impegnati a programmare e informare sui bandi, nell´organizzazione di eventi, nella risposta alle mail e al numero verde: quest´ultimo, in particolare, rappresenta il polso della situazione ed aiuta a calibrare gli interventi in base alle richieste e alle esigenze dei giovani che telefonano a Giovanisì. "Ma la prima squadra - spiega Chiara - era composta da tre, quattro persone che avevano già avuto esperienze nella gestione di progetti regionali legati ai giovani; guidate da Carlo, in quella fase il loro lavoro più importante è stato quello di fare da trait d´union tra le varie strutture regionali che di politiche giovanili (come si usa dire) si occupano. Un lavoro duro, ma che alla fine ha dato i suoi frutti". Chiara riannoda il filo dei ricordi e torna ai primi momenti. "Una volta attivato il collegamento con le strutture regionali, dovevamo far sapere che esistevamo al mondo istituzionale, economico, produttivo e professionale della Toscana, chiamato dalla Regione a contribuire allo sviluppo del progetto. Gli aspetti relativi all´informazione e alla comunicazione apparvero ugualmente strategici, a partire dalla presenza su Internet con il sito www.Giovanisi.it , destinato a raccogliere tutte le informazioni e i materiali relativi al progetto e alle azioni sul territorio". Con il tempo vengono messi in campo tutti gli strumenti di una comunicazione sintonizzata sulle esigenze giovanili: il Numero verde 800.098.719, la fan page di Facebook, il profilo di Twitter, ilblog, la newsletter e i format radiofonici e i podcast e il canale You Tube, dove è pubblicato il Lipdub, girato negli spazi del Polo di Scienze Sociali dell´Università di Firenze (centinaia di ragazzi che raccontano Giovanisì con un linguaggio video leggero e divertente). Strumenti che hanno permesso a Giovanisì di raggiungere una serie di traguardi: oltre un milione di visitatori unici raggiunti da sito, blog e social network; più di 17.000 mail e 35.000 telefonate al numero verde. La storia di Giovanisì è scandita dalle azioni messe in campo dal progetto. "Il punto di partenza - ricorda ancora Chiara - sono stati i tirocini e gli stage di qualità retribuiti, al termine dei quali la Toscana (prima regione in Italia a proporre una legge sulla retribuzione obbligatoria dei tirocini) assicura all´azienda anche incentivi per l´eventuale assunzione del tirocinante: 500 euro al mese di rimborso spese, 300 dei quali finanziati con soldi regionali se il tirocinante ha un´età tra i 18 ed i 30 anni". Da giugno 2011 ad agosto 2013 sono stati 10.172 i tirocini ammessi al rimborso. >>> I Tirocini retribuiti La Regione ha inoltre esteso la possibilità di co-finanziamento anche ai praticantati, obbligatori e non, finalizzati all´esercizio della professione, firmando un accordo che coinvolge 39 fra ordini e associazioni professionali toscane: la misura è attiva dal febbraio 2013 ed è gestita tramite un portale web dedicato. >>> I Praticantati retribuiti Parallelamente all´azione sui tirocini, tra luglio e agosto 2011 vengono lanciati e completati due bandi nel campo del Servizio civile, un´opportunità rivolta a giovani tra i 18 e i 30 anni residenti o domiciliati in Toscana, ai quali viene corrisposto un contributo individuale di 433 euro mensili per 12 mesi. Dal 2011 ad oggi sono più di 4.000 i giovani che hanno svolto o stanno svolgendo il servizio civile regionale. Il prossimo bando uscirà nei prossimi mesi. >>> Il Servizio civile Chiara ricorda che nell´ottobre del 2011 arriva un´altra decisione molto attesa: con un investimento di 45 milioni in tre anni, la Regione si impegna a sostenere i giovani residenti in Toscana che intendono lasciare la famiglia, assicurando loro un contributo per il pagamento dell´affitto. In attesa del bando, l´indirizzo e-mail e il numero verde di Giovanisì vengono presi d´assalto dai giovani che intravedono in questa opportunità la possibilità di conquistare la propria autonomia. "Finalmente anche noi come in Francia o in Germania, dove queste opportunità per i giovani sono la regola", commenta la giovane scrittrice toscana Simona Baldanzi all´uscita del primo bando a novembre 2011. Più di 1000 le domande pervenute e tutte finanziate, per un totale di circa 1500 giovani che hanno la possibilità di beneficiare del contributo della Regione per 3 anni. Ad oggi, dopo 3 bandi, i giovani che ricevono il contributo sono 2.027. Il quarto bando è uscito il 15 gennaio 2014 con scadenza il 28 febbraio 2014. >>> Le opportunità per la Casa Nel dicembre 2011 Giovanisì lancia un altro bando molto importante, che resterà aperto fino all´aprile 2015: Fare impresa. Riguarda le agevolazioni all´imprenditoria giovanile e femminile e fin da subito sono tantissimi i giovani che dimostrano di avere il coraggio di provarci, di avere un´idea d´impresa e di saper presentarla in un business plan, cercando di ottenere i finanziamenti per realizzarla. Le imprese deliberate, ad oggi, sono 1. 377 di cui 993 già erogate dalle banche. Poche settimane dopo, sempre collegato a Fare impresa, esce un altro bando, quello sull´imprenditoria agricola. Un successo e una una partecipazione talmente al di sopra delle aspettative da spingere la Giunta regionale ad aumentare le risorse per finanziare tutte le domande pervenute. Il bando si è chiuso nel giugno 2012. Una nuova finestra si aprirà nel 2014. >>> Le opportunità per fare Impresa Parallelamente a tutto questo in Giovanisì si alternano nell´arco dell´anno le opportunità per il diritto allo studio, i dottorati di ricerca internazionali, la formazione degli studenti, i prestiti d´onore, la formazione tecnica superiore, mobilità internazionale e gli assegni di ricerca. Il totale dei beneficiari delle misure di "Studio e Formazione" è di 55.000 giovani. >>> Le opportunità per Studio e Formazione Sono presenti, inoltre, nell´ambito delle misure per il lavoro, incentivi all´occupazione e i buoni servizio infanzia per le giovani madri. >>> Le opportunità per Lavoro A luglio 2012, esce il bando sull´agricoltura sociale, il primo in Italia che finanzia progetti di accoglienza di persone con disabilità e/o svantaggio, per il miglioramento della loro autonomia e capacità tramite lo svolgimento di esperienze in attività rurali. Il bando per l´Agricoltura sociale - Inoltre, per essere ancora più presenti sul territorio ed avere un contatto diretto con i giovani di tutta la regione, sono stati aperti 21Infopoint e 10 sportelli mobili provinciali. L´infopoint Giovanisì - Ed è proprio grazie a questo radicamento sul territorio che Giovanisì ha raccolto intorno a sé centinaia di storie, speranze, obiettivi, idee che hanno dato vita ad "Accenti – autonomi racconti di Giovanisì": un percorso di Storytelling che racconta le esperienze e le carriere di giovani toscani attraverso un libro, un blog (accenti.Giovanisi.it), dei video e degli eventi musicali, la cui supervisione è stata affidata al cantautore Niccolò Fabi. Accenti - Giovanisì, un progetto che ha dimostrato di funzionare e potrebbe essere replicato anche in altre regioni. Il giudizio è di László Andor, il commissario europeo per il Welfare. A un giornalista de ‘La Stampa´ che gli chiede cosa può fare l´Italia per favorire l´inserimento dei giovani nel mondo del lavoro Andor risponde accendendo il suo tablet. "Conosce Giovanisì? È un programma che mi piace molto. Glielo faccio vedere". Sì, va bene, la Toscana, replica il giornalista, ma l´Italia? "Avete programmi buoni che possono essere ripetuti, come Giovanisì. Alcune regioni fanno fatica, altre lavorano bene". L´italia, appunto.  
   
 

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