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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Febbraio 2014
 
   
  CEMENTIR TARANTO: LETTERA APERTA SU VERTENZA A SEGRETARI CGLI CISL E UIL

 
   
  Bari, 18 febbraio 2014 - L´assessore al Lavoro, Leo Caroli, ha inviato ai segretari generali confederali di Cgil, Cisl e Uil di Taranto una lettera aperta su vertenza Cementir. Ecco il testo: Carissimi, ho molto apprezzato la tenuta da parte del sindacato dei tavoli Cementir tenutisi in Regione. L’impegno sindacale a salvaguardia dei livelli occupazionali, le sollecitazioni all’azienda affinché avviasse il piano di rewamping e gli inviti alla Regione a cofinanziare l’investimento per il rifacimento del forno e l’ammodernamento dell’impianto sono emersi in tutta la loro concreta ed utile propositività. Ciò ha indubbiamente contribuito a chiudere la riunione del 23 gennaio scorso con un importante documento condiviso col quale, nel prendere atto della rinuncia del Gruppo ad investire a Taranto e della conseguente scelta di ridimensionare la produzione del cemento in Italia, è stato possibile chiedere un ripensamento delle strategie industriali al Gruppo Caltagirone, mettendogli a disposizione gli strumenti avanzatissimi di sostegno allo sviluppo economico ed alla formazione e riqualificazione del personale di cui la Regione Puglia ha saputo dotarsi. Abbiamo potuto anche evidenziare la disponibilità dell’autorità portuale di Taranto a mettere a disposizione una banchina dedicata alle esigenze specifiche di Cementir. Personalmente ho suggerito di coinvolgere i vertici del gruppo e di chiedere la convocazione di un tavolo nazionale, dedicato alla specificità tarantina, presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Non so quante note di sensibilizzazione il sindacato tarantino abbia inviato al Ministero. Ma è certo che in data 24 gennaio (il giorno dopo la firma del verbale) la Regione ha scritto al Ministero chiedendo la convocazione urgente della riunione. Dopo diverse interlocuzioni telefoniche, Il 10 febbraio ho personalmente sollecitato la convocazione del tavolo con un’ulteriore nota e, il 12 febbraio, dopo aver risposto alle mail delle rsu cementir aggiornandole sullo stato dell’arte, ho rinnovato l’invito al Mise. In questo quadro, trovo singolare che, se il Governo non convoca, “i ritardi omissivi” vengano da voi addebitati alla Regione. Ed è una singolarità, quella del comunicato stampa unitario, che non comprendo. Anziché evidenziare la disattenzione del Governo ai temi del lavoro, la latitanza dello stesso in materia di politiche industriali, si sceglie di accusare la Regione di responsabilità che non ha. Perché un attacco tanto gratuito quanto inutile alla Regione? E’ solo dovuto alle tante, troppe vertenze che il sindacato tarantino è chiamato a governare e, quindi, delle tante, troppe pressioni che ne conseguono e che creano confusione? Purtroppo, la peculiarità della crisi industriale, sociale, istituzionale di Taranto ha bisogno di chiarezza, determinazione e di una reazione del territori capace di fare sistema e non confusione. Idee chiare, interlocuzione utile con i diversi livelli istituzionali, concorso nella promozione di nuove politiche di sviluppo che rendano sostenibili l’occupazione, l’ambiente, le istituzioni, le stesse rappresentanze sociali intermedie.  
   
 

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