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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Febbraio 2014
 
   
  PSIONICS PRIMA PERSONALE ITALIANA DELL’ARTISTA RUSSA SASHA FROLOVA SCULTURE GONFIABILI IN LATEX E METALLO, OGGETTI IN LATEX E PLASTICA E STAMPE DIGITALI SU VETRO E METALLO DALLE SUE PERFORMENCE A MILANO DAL 18 AL 25 FEBBRAIO 2014

 
   
  Milano, 18 febbraio 2014 - La galleria Federica Ghizzoni inaugura martedì 18 febbraio 2014 alle ore 19.00 nella galleria in Brera Psionics, la prima personale italiana della scultrice e performer russa Alexandra (Sasha) Frolova, finalista del Premio Arte Laguna 2013. In Psionics (da “psi” come “psiche” e “electronics” come “progetto elettronico”) saranno esposti i suoi lavori realizzati negli ultimi 5 anni: sculture gonfiabili in latex e metallo, oggetti in latex e plastica e fotografie su vetro e metallo dalle sue performance. Sasha vuole portare lo spettatore a capire i meccanismi possibili che possono nascere dall’abilità della coscienza e della psiche umana, quindi i fenomeni della natura uniti all’influenza delle idee sulla materia. Il latex è quindi il materiale protagonista delle sue colorate sculture pop esposte presso la galleria Federica Ghizzoni, che, insieme alle fotografie, si mostrano come evidenti elementi di ibridazione multiculturale e multimediale. L’atmosfera che si crea durante le esposizioni dell’artista russa è quello di entrare per un momento nella cultura (in parte anche cinematografica) degli anni ’60, dall’indubbio sapore cyberpunk e nell’immaginario fantascientifico del dilemma tra uomo e macchina. Sasha è una vera e propria artista a 360°, è conosciuta anche per aver fondato il gruppo Aquaaerobik, un gruppo di ballerini, cantanti e performer che organizzano particolari spettacoli durante le serate di gala e inaugurazioni. Performer vestiti con tute di latex, dalle movenze androgine (un po’ alla David Bowie), che ricordano la cultura giapponese di ispirazione fumetto-cyberpunk, si mescolano e si fondono nelle sculture in maniera fisica, quasi a non capire se è la scultura che nasce dall’artista o viceversa; c’è quindi una continua interazione materica tra l’artista e la sua opera creandosi una sorta di complementarietà infondibile. Ad esempio nell’opera in mostra Lovercraft (scultura con cui la Frolova è arrivata finalista al Premio Arte Laguna del 2013) il soggetto è la scultura che assume un ruolo/forma di un’astronave su cui navigano due amanti/performer e la forza promotrice o, come vogliamo meglio dire “psionica”, è l’amore, che permette il movimento/performance. Durante il vernissage di Psionics del 18 febbraio, alle ore 20.00 Sasha si esibirà in una nuova e irripetibile performance ideata appositamente per la sua prima personale italiana nella galleria milanese. Sasha Frolova si forma e cresce nel movimentato clima artistico russo dell’inizio secolo, tanto che viene definita un’eroina “futuribile e sexy”, una specie di cyberpunk in latex. Nasce come cosplayer in sfilate d’alta moda e diventa subito un’icona sostenitrice di un’ innovativa concezione di fare arte.  
   
 

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