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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Febbraio 2014
 
   
  DIFESA DELLA COSTA - INVIATO AL MINISTERO IL MAXI PROGETTO DI RIPASCIMENTO

 
   
  Bologna, 19 febbraio 2014 - Un maxi progetto da 16,5 milioni di euro - 1,5 dei quali messi a disposizione dalla Regione Emilia-romagna e 15 richiesti al Governo - per mettere in sicurezza i tratti a più elevato rischio idrogeologico del litorale. Lo ha messo a punto l’Assessorato regionale alla Sicurezza territoriale e prevede una serie di interventi prioritari in vari comuni delle province di Rimini, Forlì-cesena, Ravenna e Ferrara. Il cosiddetto “progettone” è stato inviato al Ministero dell’Ambiente, che nelle scorse settimane aveva chiesto di segnalare ulteriori interventi prioritari rispetto a quelli contenuti nell’Accordo di programma siglato con la Regione nel 2010. “La difesa della costa è per noi una priorità assoluta: mentre attendiamo la risposta del Ministero, proseguiamo con le opere di manutenzione programmata, per le quali abbiamo confermato nel bilancio 2014 lo stanziamento di 1,2 milioni di euro - sottolinea l’assessore regionale alla Sicurezza territoriale Paola Gazzolo -. La sicurezza del nostro litorale è sinonimo di qualità ambientale, sviluppo economico e crescita delle comunità”. Come si articola il progetto - Il progettone riguarda la messa in sicurezza dei tratti litoranei interessati da erosione, subsidenza e rischio di ingressione marina negli abitati attraverso il ripascimento con sabbie sottomarine. Si tratta del terzo intervento di questo tipo dopo quelli effettuati nel 2002 e nel 2007 e dopo la realizzazione del sabbiodotto permanente sotterraneo di Riccione inaugurato in novembre 2013. Sono coinvolte le province di Rimini (comuni di Rimini, Riccione, Misano Adriatico, Bellaria-igea Marina), Forlì-cesena (Cesenatico), Ravenna (comuni di Ravenna e Cervia) e Ferrara (Comacchio). In particolare, le località interessate sono Misano Adriatico, Riccione sud, Igea Marina-rimini nord, Cesenatico, Milano Marittima, Lido di Dante, Punta Marina e Lido di Spina. L’area comprende circa 80 stabilimenti balneari, numerose attività commerciali dell’indotto turistico-balneare, otto centri abitati con le relative infrastrutture tecnologiche e di viabilità e alcune fasce naturali e protette collocate nel parco regionale del Delta del Po. Località molto esposte al rischio idrogeologico e già fortemente danneggiate dalle eccezionali mareggiate che in novembre 2012 colpirono il litorale emiliano-romagnolo, determinando ingenti danni per erosione alle spiagge ed alle arginature di difesa a mare degli abitati.  
   
 

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