Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Febbraio 2014
 
   
  RIFIUTI SALENTO: QUALE UMIDO SI VUOLE MANDARE NEI NUOVI IMPIANTI?

 
   
  Bari, 19 febbraio 2013 - Ogni tanto i numeri, servono a definire il contesto di riferimento anche in termini di trasparenza e di correttezza del rapporto tra istituzioni, soprattutto se si considera che quasi un terzo dei comuni di quel territorio non hanno neppure comunicato i dati certificati relativi ai servizi di raccolta e smaltimento. Tornado alla questione dell´umido, ci consta che nel comune di Calimera sia già autorizzato ed in fase di realizzazione un impianto di compostaggio che a regime potrà accogliere circa 30mila tonnellate di frazione organica all´anno. Quando, nei prossimi mesi (circa un anno), l´impianto entrerà in funzione quale umido lo alimenterà? Davvero si pensa che si possa con uno schioccare di dita, solo al momento di entrata in funzione di quell´impianto, raccogliere la frazione umida nei comuni del comprensorio e avviare il tanto sospirato ciclo virtuoso? O più facilmente quell´impianto, una volta entrato in esercizio e rispetto ad una mancanza di organico del territorio, sarà costretto ad approvvigionarsi da fuori? E´ utile ogni tanto porsi degli interrogativi rispetto a delle enunciazioni di principio così categoriche come quelle di chi, anche da amministratore, continua a considerare il tema dei rifiuti come materia di mera polemica politica”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro. “Esprimo il mio apprezzamento invece per le parole responsabili del sindaco di Lecce Paolo Perrone che, anche nella sua veste di presidente dell´Oga, considera alla portata gli obiettivi di incremento della differenziata di un 5% rispetto allo scorso anno. Sottolineo, a scanso di banali equivoci, che la norma approvata dal consiglio regionale in tal senso prevede – prosegue Nicastro - che le amministrazioni che centrano questo obiettivo possano non versare la differenza di tariffa per reinvestirla nei servizi ambientali. Mentre, il dato è evidente ma vale la pena ribadirlo, rimangono in vigore tutte le premialità già previste dalla L.r. 38/2011 per chi ha percentuali di differenziata che superano il 30%”. “Il tema dei rifiuti come quello degli impianti sono temi seri che non si possono affrontare sulla base di contrapposizioni politiche né sull´onda delle sindromi nimby. Mi viene in mente l´impianto di San Donato di Lecce, il cui progetto era pensato per il compostaggio, prima osannato e poi ritirato dallo stesso proponente a causa della consueta e montante protesta delle comunità interessate. Su questo punto poi perché non prendere in considerazione anche l´ipotesi di conversione di parte gli impianti esistenti man mano che le percentuali crescono e che le vecchie linee di trattamento perdono la loro utilità? Allora – conclude l´assessore – deve essere chiaro che rispetto alla mancanza di volontà non ci sono leggi e norme che tengano. Ma dove, e sottolineo che anche in provincia di Lecce ci sono casi virtuosi, la volontà c´è gli amministratori locali hanno la possibilità di scrivere una pagina nuova nella storia delle loro comunità locali e della Regione Puglia. Due sono le cose indifferibili, a questo punto: la prima è l´entrata in vigore nei termini previsti della rimodulazione dell´ecotassa, la seconda, e più importante, è il cambio di mentalità dei cittadini ma soprattutto degli amministratori rispetto alla necessità di una raccolta differenziata spinta, unica via per il tanto invocato abbandono della schiavitù delle discariche. Per chi è disposto a fare la propria parte con responsabilità i risultati sono alla portate con il costante supporto delle strutture dell´assessorato e del Governo regionale”.  
   
 

<<BACK