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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Marzo 2007
 
   
  GRUPPO MEDITERRANEA DELLE ACQUE S.P.A. BILANCIO DELL’ESERCIZIO 2006. RICAVI CONSOLIDATI A 121,2 MILIONI DI EURO, EBITDA A 38,3 MILIONI DI EURO, EBIT A 15,9 MILIONI DI EURO, UTILE NETTO CONSOLIDATO A 8,4 MILIONI DI EURO, PROPOSTO UN DIVIDENDO DI 0,04 PER AZIONE.

 
   
   Genova, 21 marzo 2007 - Ricavi consolidati a 121,2 milioni di Euro, margine operativo lordo (Ebitda) a 38,3 milioni di Euro, risultato operativo (Ebit) a 15,9 milioni di Euro, utile netto consolidato a 8,4 milioni di Euro, posizione finanziaria netta a -90,4 milioni di Euro, proposto all’Assemblea un dividendo di 0,04 per azione. Questi in sintesi i principali dati di bilancio consolidato dell’esercizio 2006 approvati il 16 marzo dal Consiglio di Amministrazione di Mediterranea delle Acque S. P. A, società operante nel settore dei servizi idrici integrati e quotata al Mercato Telematico della Borsa Italiana. E’ da sottolineare che i risultati approvati non hanno possibilità di confronto con quelli dell’esercizio 2005 in quanto all’epoca la società non aveva l’attuale assetto, essendo Mediterranea delle Acque frutto della fusione - avvenuta il 7 giugno 2006 - tra l’Acquedotto Nicolay S. P. A. Quotata in Borsa, Genova Acque S. P. A. , Acqua Italia S. P. A. E Acquedotto De Ferrari Galliera S. P. A. (anch’essa quotata). Al risultato consolidato hanno contribuito i bilanci, oltre che di Mediterranea delle Acque, di Immobiliare delle Fabbriche S. P. A. E di Svin Servizi S. P. A. , entrambe partecipate al 100% da Mediterranea delle Acque S. P. A. Per Svin Servizi in data 20/12/06 è stato presentato il progetto di fusione per incorporazione in Mediterranea delle Acque S. P. A. , che verrà sottoposto all’Assemblea Straordinaria della società che seguirà l’Assemblea Ordinaria per l’approvazione del bilancio 2006. Scendendo nell’analisi dei dati, i ricavi consolidati sono pari a 121,2 milioni di Euro di cui 64,8 milioni di Euro relativi alla linea acquedotto, 34,2 milioni di Euro relativi alla linea acque reflue e 22,2 milioni di Euro relativi ad altri ricavi. A fronte di una lieve diminuzione dei quantitativi fatturati (77 milioni di mc. Contro i 79 dello stesso periodo del 2005), imputabile essenzialmente alla cessazione di alcune importanti utenze industriali, i ricavi risentono positivamente della nuova applicazione tariffaria deliberata dall’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Genova. Il margine operativo lordo (Ebitda) è pari a 38,3 milioni di Euro mentre sul margine operativo netto (Ebit), pari a 15,9 milioni di Euro, gravano inevitabili maggiori costi di natura legale, societaria e amministrativa dovuti all’operazione di fusione sopra riportata. L’utile netto consolidato è pari a 8,4 milioni di Euro ed è stato influenzato positivamente dalla vendita della società Sernagiotto Technologies per 526 mila Euro. La posizione finanziaria netta al 31/12/2006 è pari a -90,4 milioni di Euro rispetto ai -63,9 milioni di Euro del 31/12/2005 per effetto di una riorganizzazione delle diverse procedure di bollettazione e rilevamento lettura utilizzato dalle diverse società oggetto della fusione. Si segnala tuttavia, che è proseguita positivamente per tutto il 2006 l’attività di ottimizzazione sui crediti pregressi di difficile recupero. Gli investimenti al 31 dicembre 2006 ammontano a 10,3 milioni di Euro, di cui 7,8 milioni di Euro sulla linea acqua, 1 milione di Euro sulle reti fognarie e 1,5 milioni di Euro sulla linea depurazione. Per ciò che riguarda la Capogruppo, i ricavi al 31 dicembre 2006 sono stati pari a 120,6 milioni di Euro, il margine operativo lordo (Ebitda) è stato di 37,7 milioni di Euro, il risultato operativo risulta pari a 15,6 milioni di Euro mentre l’utile d’esercizio si è attestato a 6,8 milioni di Euro. Anche in questo caso i risultati non sono confrontabili con l’anno precedente sempre per effetto della fusione avvenuta nel corso del primo semestre del 2006. Sotto l’aspetto societario si rammenta che la partecipazione posseduta da Amga S. P. A. In Mediterranea delle Acque S. P. A. , pari al 68,32% del capitale sociale, è stata conferita, nell’ambito del ramo d’azienda relativo alla gestione dei servizi idrici integrati, nella neo costituita società Iride Acqua Gas S. P. A. , con effetto dal 31 ottobre 2006; ciò a seguito del processo di riorganizzazione del Gruppo Amga posto in essere nella prospettiva della fusione per incorporazione di Amga S. P. A. In Aem Torino S. P. A. , che ha assunto la denominazione di Iride S. P. A. , società quotata al Mta di Borsa Italiana. Iride Acqua Gas S. P. A. È partecipata al 100% da Iride S. P. A. , è sottoposta a direzione e coordinamento di quest’ultima e costituisce una delle quattro società operative (le Caposettore) nelle quali sono state allocate le attività già svolte, sia direttamente che mediante società partecipate (quale Mediterranea delle Acque), dalle società oggetto della fusione che si è conclusa il 31 ottobre 2006. Dal 31 ottobre 2006 Iride Acqua Gas S. P. A. Esercita attività di Direzione e Coordinamento nei confronti di Mediterranea delle Acque, ai sensi degli articoli 2497 e ss. Del codice civile. Sotto l’aspetto previsionale la società, considerando la sua recente costituzione, prevede di realizzare in futuro rilevanti sinergie sia sul piano della qualità e affidabilità del servizio - con migliore e più efficiente gestione delle risorse idriche - sia sotto il profilo organizzativo - grazie all’avvenuta unificazione delle strutture societarie e operative - sia sotto l’aspetto economico - conseguente alle economie di scala e alla remunerazione degli investimenti riconosciuti dal Piano d’ambito -. In considerazione dell’andamento della Società, il Consiglio di Amministrazione di Mediterranea delle Acque ha deciso di proporre all’Assemblea un dividendo per azione pari a 0,04 Euro con pagamento il 10 maggio e stacco cedola il 7 maggio. Il Consiglio di Amministrazione ha infine approvato la relazione sulle modifiche allo Statuto sociale predisposte anche in conformità a quanto prescritto dalla L. 262/2005 e dal D. Lgs. 303/2006 (Legge sul Risparmio e successive modifiche). Tra le più rilevanti novità si segnala l’adeguamento del sistema di voto di lista per la nomina degli Amministratori al fine di garantire la presenza in consiglio del numero minimo di consiglieri in possesso di requisiti di indipendenza, la nomina a Presidente del Collegio Sindacale di un Sindaco tratto dalla lista di minoranza e l’introduzione della figura del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari. Il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato al Presidente, al Vice Presidente e Amministratore Delegato di convocare l’Assemblea sia per l’approvazione del bilancio, entro il 30 aprile, sia per l’approvazione delle modifiche statutarie, entro il 30 giugno. .  
   
 

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