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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Febbraio 2014
 
   
  PATTO VERTICALE INCENTIVATO: GIUNTA ZAIA CEDE QUOTA DI SPESA A FAVORE DI COMUNI E PROVINCE PER 60 E 20 MILIONI DI EURO

 
   
  Venezia, 25 febbraio 2014 - “La Regione riduce di 80 milioni la quota di spesa del proprio Patto di stabilità e la cede a Comuni e Province, rispettivamente per 60 e 20 milioni”. L’assessore veneto al bilancio e agli Enti locali, Roberto Ciambetti, annuncia così l’approvazione da parte della Giunta regionale della deliberazione che avvia la procedura operativa del cosiddetto Patto verticale Incentivato. “Con questo provvedimento – spiega Ciambetti – abbiamo innanzitutto identificato la quota di Patto, cioè la capacità di maggior spesa che assegniamo a Comuni e Province, compensata, per mantenere i saldi invariati, da una equivalente diminuzione della spesa regionale. In questa maniera sarà possibile immettere nel mercato nuova, importante liquidità, grazie alla quale gli enti locali potranno far fronte a vari impegni assunti, come ci viene richiesto da molti sindaci. In secondo luogo abbiamo individuato i criteri per suddividere tale disponibilità complessiva su tre diverse fasce, che hanno portato all’attribuzione del 70 per cento circa ai 210 Comuni veneti tra i 5 e i 15 mila abitanti; il 25 per cento ai 54 Comuni tra i 15 e i 50 mila abitanti; il rimanente 5 per cento ai 5 comuni oltre i 50 mila abitanti”. Secondo una prassi introdotta dall’assessore Ciambetti e ormai consolidata, l’intera materia è stata discussa e condivisa in sede di Conferenza Regione e Autonomie locali. “Il 5 febbraio scorso abbiamo discusso la definizione dei criteri applicativi – precisa Ciambetti –, chiedendo nel contempo il supporto all’Anci e all’Upi del Veneto per la più ampia diffusione di questa opportunità. Ritengo che il modus operandi più utile e corretto sia proprio quello del coinvolgimento, già nelle fasi propedeutiche e di elaborazione delle proposte, dei rappresentanti delle realtà locali. Siamo vicini a Comuni e Province perché sappiamo come, oggi più che mai di fronte alla crescita esponenziale di domanda sociale, le amministrazioni locali si trovino di fatto in trincea”. “Personalmente – conclude Ciambetti – credo che il tetto di spesa del Patto di Stabilità fissato dal Parlamento su proposta del Governo, in questo momento storico sia una follia. Contro questo limite la Regione del Veneto, la più penalizzata in Italia assieme alla Lombardia, ricorrerà. Con il welfare disarmato dallo Stato attraverso le varie spending review, riuscire ad ampliare i margini di manovra soprattutto per i Comuni minori, è un dovere al quale la Regione non vuole sottrarsi”.  
   
 

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