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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Febbraio 2014
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: MIGLIORI CONDIZIONI D´INGRESSO E SOGGIORNO PER STUDENTI E RICERCATORI STRANIERI

 
   
  Strasburgo, 26 febbraio 2014 - In base alle norme votate dal Parlamento martedì, l´Ue offrirebbe migliori condizioni di vita e di lavoro a studenti e ricercatori extracomunitari talentuosi, in moda da incoraggiare la competitività degli Stati membri nel lungo periodo. Tali norme inoltre renderebbero più chiare le condizioni d´ingresso e soggiorno dei tirocinanti stranieri, dei volontari, degli alunni e dei ragazzi "alla pari". Come afferma la Commissione europea, l´Europa spende lo 0,8 % in meno del Pil per la ricerca e lo sviluppo (R&s) rispetto agli Stati Uniti e l´1,5 % in meno rispetto al Giappone, spingendo molti fra i migliori ricercatori e innovatori di tutto il mondo a muoversi verso questi paesi. L´aggiornamento delle norme europee, approvato con 578 voti in favore, 79 voti contrari con 21 astensioni, creerebbe condizioni migliori per rendere l´Unione europea più attraente per i cittadini di paesi terzi che cercano opportunità per fare ricerca, per studio, per partecipare ad uno scambio di studenti, per effettuare un tirocinio retribuito o non retribuito, per servizi di volontariato o scambio alla pari. "Ci sono altri paesi nel mondo che attualmente stanno svolgendo un lavoro migliore rispetto al nostro per attrarre lavoratori competenti e qualificati. Ci sono spesso procedure burocratiche complicate (...) servono regole più chiare e semplici per rendere l´Europa più attraente. Una quantità maggiore di studenti stranieri e di scambi internazionali stimolerebbe la crescita economica, promuoverebbe l´innovazione, creerebbe più posti di lavoro nel lungo periodo e renderebbe più competitivi i nostri Stati membri", ha affermato la relatrice Cecilia Wikström (Alde, Se). Più tempo per avviare un´impresa - Dopo aver ultimato la ricerca o gli studi, i cittadini di paesi terzi dovrebbero avere il diritto di rimanere nello Stato membro dove hanno studiato o condotto la loro ricerca per un periodo di 18 mesi, per cercare lavoro o impostare una società, dicono i deputati. A tal proposito, la Commissione aveva proposto una limitazione di tale periodo a 12 mesi. I familiari dei ricercatori e degli studenti dovrebbero avere il diritto di restare e lavorare per lo stesso periodo, sottolineano i deputati. Scadenze più rigorose - I deputati suggeriscono agli Stati membri un termine di 30 giorni (rispetto ai 60 giorni proposti dalla Commissione) per accettare o rifiutare le domande e per decidere in merito a un eventuale ricorso presentato in seguito a un rifiuto. Spese più ragionevoli - Gli Stati membri potrebbero imporre il pagamento di tasse per il trattamento delle domande. Tuttavia, il livello di tali tasse non dovrebbe essere così eccessivo o sproporzionato tanto da ostacolare gli obiettivi della direttiva- dicono i deputati - aggiungendo che se le tasse fossero pagate dalla persona interessata, quest´ultima dovrebbe essere rimborsata dall´ente ospitante o dalla famiglia ospitante. Mobilità anche per i volontari - In base alla proposta della Commissione, i ricercatori, gli studenti e i tirocinanti avrebbero il diritto di trasferirsi in altri paesi dell´Unione europea e svolgere le loro attività fino a un massimo di sei mesi. I deputati propongono di estendere tale diritto anche ai volontari. Prossime tappe - Il Parlamento europeo ha votato il progetto di legge in prima lettura al fine di consolidare il lavoro svolto finora e consegnarlo al prossimo Parlamento. Questo garantisce la possibilità ai parlamentari eletti a maggio prossimo di non dover cominciare da zero e permette loro di continuare il lavoro svolto durante l´attuale mandato. Il nuovo Parlamento potrà, tuttavia, decidere di ricominciare il percorso legislativo, nel caso ciò fosse richiesto da una commissione e con l´accordo della Conferenza dei leader dei gruppi politici.  
   
 

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