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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Febbraio 2014
 
   
  UNIVERSITÀ IN PUGLIA: IL VERO RISCHIO È LA MORTE DEGLI ATENEI PUBBLICI

 
   
  Bari, 26 febbraio 2014 - Sul tema delle Università pugliesi, sviluppato in questi giorni su organi di stampa, l’assessore al Diritto allo Studio, Alba Sasso, ha diramato la seguente nota: “Un importante quotidiano nazionale, ha riportato nei giorni scorsi, il riferimento a un dossier, definito segreto, commissionato dal Ministro Carrozza dopo la protesta dei rettori meridionali contro il decreto dei punti organico che ha penalizzato le assunzioni appunto nelle Università´ meridionali. “Colpisce il modo accusatorio e punitivo con cui vengono presentati i dati, secondo un mantra ormai ricorrente, quello di un Sud che non e´ capace di spendere i ´troppi´ soldi che riceve. Nella tabella riportata, si evidenziano Università ´ricche´ , senza fare il minimo cenno alla massiccia riduzione del Fondo di funzionamento ordinario degli ultimi anni. “Si parla nel dossier di atenei "con i conti in disordine", di assunzioni "illegittime" come se in questi anni nelle stesse Università non ci sia stato ne´ governo ne´ controllo. “Davvero sembra che le Università meridionali siano ormai l’obiettivo di un tiro al bersaglio generalizzato e cattivo, una sorta di capro espiatorio per tutti i mali della crisi. Ad esse si imputano ormai tutti i ritardi e le deficienze che sono invece ormai strutturali in un sistema che in questi ultimi venti anni non ha parlato se non la lingua della riduzione costante di fondi e soprattutto di investimenti. “In questo modo sono state mortificate le professionalità e le capacità progettuali e realizzatrici di atenei che spesso eccellono e sono punto di riferimento per l’intera comunità accademica nazionale ed internazionale. I nostri laureati competono per capacità e merito con quelli dei più prestigiosi atenei del mondo, e a fronte di tagli e ristrettezze, di organici ridotti al minimo e di tasse minori rispetto a quelle degli altri atenei, producono miracoli di crescita culturale e scientifica, esportano progetti oltre che intelligenze, prodotti vincenti sul mercato oltre che cultura alta. “Il rischio vero, come non si stancano di denunciare da anni i rettori – e fino a questa mattina- , il corpo accademico, gli studenti, è quello di una morte lenta per asfissia delle università meridionali. Di quelle pubbliche, per lo meno. Ed è di riflesso il motivo profondo per continuare a spendersi a favore della loro crescita. L´ impegno per il diritto allo studio universitario, per il sostegno alle Università e´, invece, da anni al centro dell’iniziativa della Regione Puglia come di altre regioni meridionali, con risultati lusinghieri e riconosciuti. C’è da augurarsi che questa campagna mediatica cessi, e che si apra un dibattito aperto e non segreto sul sistema universitario nel suo complesso. E che il nuovo governo dia prova di quella conclamata sensibilità al futuro dei giovani con provvedimenti efficaci di sostegno alle università cioè al futuro non solo dei giovani ma dell’intero paese.”  
   
 

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