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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Febbraio 2014
 
   
  PRESIDENTE MARINI: AL VIA STUDIO DI FATTIBILITÀ PER RIDURRE RISCHIO IDROGEOLOGICO NEL TERRITORIO DI CITERNA

 
   
   Perugia, 26 febbraio 2014 - "La Giunta regionale ha deciso di finanziare uno studio di fattibilità per la realizzazione di interventi strutturali per una forte riduzione del rischio idrogeologico nel territorio di Citerna, prevedendo la possibilità di realizzazione di un canale che raccolga tutte le acque basse della zona di Pistrino convogliandole direttamente nel fiume Tevere, senza più riversarle nel torrente Sovara". È quanto ha annunciato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel corso dell´assemblea pubblica svoltasi a Citerna, cui ha partecipato assieme al sindaco del Comune, Giuliana Falaschi, all´assessore regionale all´agricoltura, Fernanda Cecchini, convocata per discutere delle iniziative da assumere per la messa in sicurezza del reticolo idraulico del territorio, danneggiato dagli eventi alluvionali del novembre 2012. Sono già in corso le procedure per l´affidamento dell´incarico per la redazione dello studio di fattibilità all´ingegner Tommaso Moramarco, del Centro Nazionale delle Ricerche, una delle più autorevoli professionalità in campo nazionale ed internazionale nel settore dell´ingegneria idraulica ed idrogeologica. Dopo aver ricordato gli interventi d´urgenza effettuati all´indomani degli eventi alluvionali, la presidente Marni ha tenuto a sottolineare l´impegno della Regione Umbria "affinché si realizzi un programma di interventi in grado di ridurre quanto più possibile il rischio idrogeologico in questo territorio, purtroppo spesso interessato da fenomeni alluvionali. Purtroppo in questi ultimi cinquanta anni si è completamente modificato l´assetto di questa area, come di altre, che ha visto uno sviluppo urbanistico di particolare intensità. Ora dobbiamo pensare concretamente, quindi, una serie di interventi che possano realizzare una soluzione che sia realmente efficace ed in grado di preservare le popolazioni, le abitazioni ed i fabbricati destinati ad attività produttive dai danni che potrebbero essere causati - ha concluso la presidente - da eventuali futuri eventi calamitosi".  
   
 

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