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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Marzo 2014
 
   
  POTENZA - L´INFLAZIONE RALLENTA IN BASILICATA

 
   
  Potenza, 3 marzo 2014 - Nel corso della seconda metà del 2013, l’inflazione ha consolidato il percorso di rallentamento in atto dalla fine del 2012. La variazione tendenziale dell’intero paniere dei prezzi al consumo, a livello nazionale, si è confermato al di sotto del punto percentuale (0,7%), grazie alla dinamica negativa della componente energetica, per effetto della riduzione del prezzo alla pompa dei carburanti e delle tariffe dell’energia elettrica e del gas naturale. La decelerazione della dinamica inflattiva è risultata ancora più accentuata in Basilicata, dove l’indice generale dei prezzi si è attestato, alla fine dello scorso anno, al +0,5%. E’ quanto emerge dalla Rilevazione sull’inflazione in Basilicata nel secondo semestre 2013, effettuata dal Centro Studi Unioncamere Basilicata per l’Osservatorio Regionale Prezzi & Tariffe. "La flessione dell’inflazione sta restituendo potere d’acquisto alle famiglie ma ancora non vi è traccia di un’inversione del trend negativo dei consumi, che è il segnale di svolta più atteso – commenta il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte - Il dato è frutto di un clima di incertezza generale che non invita ancora alla fiducia, ma anche delle tensioni che si registrano sul versante delle tariffe pubbliche, soprattutto per quanto riguarda i corrispettivi dei servizi pubblici locali". I maggiori rincari, a livello regionale, si registrano infatti nel comparto delle tariffe pubbliche locali (il passaggio dalla Tarsu alla Tares si è tradotto in un maggior costo per le utenze di circa il 16%) e nei servizi di ristorazione (a fine anno, gli incrementi tendenziali dei prezzi di un pasto al ristorante/pizzeria sono compresi tra il 5 e l’8%). Per contro, assai contenuta è l’inflazione alimentare (+0,4% a dicembre), il cui andamento si conferma più virtuoso rispetto al corrispondente dato nazionale (+1,8%). Secondo le previsioni del Centro Studi Unioncamere Basilicata, anche nel 2014 l’inflazione rimarrà contenuta, complice la debole domanda di consumi e la prospettiva di un andamento ancora calante delle quotazioni delle materie prime, energetiche e non.  
   
 

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