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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Marzo 2014
 
   
  LOMBARDIA. PSR: IN 2 SETTIMANE BOZZA DEFINITIVA PER UE L´ASSESSORE: ANCHE QUESTA VOLTA PER PRIMI E CON PIÙ RISORSE

 
   
  Brescia - "In settimana chiuderemo la pianificazione ed entro due, se tutto va bene, saremo pronti a licenziare un testo base del Programma di sviluppo rurale da presentare all´Unione europea. Anche questa volta la Lombardia sarà la prima regione a chiudere il Psr". Lo ha detto questa mattina l´assessore regionale all´Agricoltura, Gianni Fava, intervenendo all´assemblea generale dell´Unione provinciale degli agricoltori - Confagricoltura Brescia. 133 Milioni In Più - "La Lombardia vuole continuare ad essere la prima regione agricola d´Italia e con le maggiori risorse assegnate nel Psr, 133 milioni di euro in più, ovvero il 14% in più rispetto al settennato precedente - ha specificato Fava – si potrà ampliare la platea dei beneficiari e degli interventi". Dal 1970, anno d´istituzione delle Regioni, ha ricordato Fava, "mai era accaduto che la Lombardia e il Nord conseguissero un aumento nelle assegnazioni dei fondi del secondo pilastro". Zootecnia Da Sostenere Con Accoppiamento - Sempre sul tema Pac, l´assessore ha richiamato l´attenzione sui nodi irrisolti. "L´unione europea ha raddoppiato l´impegno finanziario delle Regioni, dal 15 al 30%, sulla Pac e la Lombardia ha accettato considerando la strategicità dell´agricoltura - ha detto Fava -. Ma Bruxelles ha demandato agli stati Membri la definizione dell´agricoltore attivo, sulla quale bisognerà prendere decisioni molto chiare ed equilibrate. Personalmente, non sono per le applicazioni molto rigide e per non tenere in conto l´aspetto sociale del comparto primario". L´agricoltura lombarda, ha detto Fava, "ha un modello da tutelare e l´obiettivo si può raggiungere accoppiando almeno il 70% sulla zootecnia". Verso La Sburocratizzazione - Altro impegno in cui la Lombardia è in prima fila è la lotta alla burocrazia. "Da un anno a questa parte la Lombardia si sta impegnando in questa direzione – ha ricordato Fava -. Personalmente ho presentato un grande piano di semplificazione, che reputo ambizioso, ma che intendo portare avanti col sostegno delle organizzazioni sindacali, a patto che siano concordi e senza ambiguità". L´assessore Fava rinnova, quindi, le sue considerazioni sul nuovo ministro alle Politiche agricole, Maurizio Martina. "Mi fa piacere che sia un lombardo - ha detto in conclusione Fava - e credo che la sua provenienza geografica sia stata una delle motivazioni della nomina, proprio per controbilanciare il grande attivismo della Regione Lombardia, visto che l´ultimo responsabile del dicastero fu Filippo Maria Pandolfi, nel 1983". Ma non cambia parere sul dicastero. "Ritengo ancora inutile il ministero, ma visto che non si vuole abolirlo farò in modo che ascoltino la prima regione agricola d´Italia".  
   
 

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