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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Marzo 2014
 
   
  LA TORRE DELLA ‘CITTÀ DELLA SPERANZA’ DA OGGI TUTTA A DISPOSIZIONE DELL’ISTITUTO DI RICERCA PEDIATRICA. UN’ATTIVITÀ PREZIOSA MA ANCHE UN SIMBOLO DI SOLIDARIETÀ

 
   
  Venezia, 4 marzo 2014 - “Era l’ultima, importante tessera che completa quel prezioso mosaico chiamato Città della Speranza, una fondazione che è motivo d’orgoglio per l’intero Veneto, non solo per le finalità che persegue, ma anche per la capacità che ha avuto nei suoi vent’anni di vita di promuovere e costruire uno straordinario percorso di solidarietà e volontariato”. Con queste considerazioni il vicepresidente veneto, Marino Zorzato, annuncia la sottoscrizione degli atti, avvenuta stamane a Palazzo Balbi a Venezia, con i quali la Regione ha acquisito dalla Fondazione “Città della Speranza” Onlus una porzione dell’edificio che a Padova ospita l’Istituto di Ricerca Pediatrica, cedendola nel contempo in comodato d’uso gratuito alla Fondazione stessa per lo svolgimento di attività di ricerca scientifica nel campo delle patologie pediatriche, con particolare attenzione alle malattie oncologiche dell’infanzia. L’operazione patrimoniale, per la quale la Regione ha stanziato 3 milioni di euro, è stata conclusa in base alla convenzione stipulata nel 2008 tra Regione del Veneto, Fondazione, Università e Azienda Ospedaliera di Padova e consente ora all’Istituto di Ricerca Pediatrica “Città della Speranza” di disporre dell’intera struttura, inaugurata l’8 giugno 2012, e il cui costo ammonta a complessivi 32 milioni di euro. “Grazie alla firma di oggi, acquisiamo la disponibilità dell’ultimo piano e mezzo mancante dei dieci che compongono la torre – spiega Franco Masello, presidente dell’Istituto di Ricerca Pediatrica –. Nel giro di un mese completeremo l’allestimento di quest’ultima porzione, portando così a complessivi 14 mila metri quadrati gli spazi dedicati ai laboratori, che possono ospitare dai 350 ai 400 ricercatori. Si tratta non solo di un importante stimolo all’attività di ricerca, ma anche un prezioso serbatoio di posti di lavoro. Ci sono, insomma, tutte le condizioni per raggiungere quel prestigioso obiettivo al quale puntiamo: diventare il più importante centro di ricerca pediatrica in Europa, con dotazioni di alta tecnologia”. Ha avuto parole di gratitudine nei confronti della Regione anche Stefania Fochesato, presidente della Fondazione, che ha sottoscritto gli atti: “Sia il Consiglio che la Giunta Regionale hanno creduto da subito a questo progetto – ha detto – e lo hanno sostenuto con grande convinzione. Ma abbiamo potuto raccogliere i 32 milioni che ci sono serviti sino ad ora solo grazie a una solidarietà diffusa, a innumerevoli iniziative partite dalla popolazione, dalle associazioni e dagli Enti che si sono prodigati per raccogliere fondi. Basti pensare che sono 128 i Comuni, prevalentemente veneti, ‘gemellati’ con la Fondazione”.  
   
 

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