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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Marzo 2014
 
   
  POLO CHIMICO MANTOVA RESTI DI INTERESSE NAZIONALE

 
   
   Mantova, 6 marzo 2014 - "Anche dopo i positivi incontri fatti in altre provincie, ci troviamo a discutere di territorio, ambiente e del suo impatto nella provincia di Mantova; come negli incontri precedenti i protagonisti di questo meeting sono chi il territorio lo vive ogni giorno: imprenditori, associazioni, enti locali e tutti coloro che con idee e impegno, hanno saputo animare questo incontro". Cosìl´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, ha aperto la tappa mantovana del Tour degli Stati Generali dell´Ambiente, al Parco del Mincio. Obiettivo Centrato - "La necessità di aver dovuto trovare una sala più grande - ha proseguito l´assessore - attesta che è stato centrato l´obiettivo e la nostra intenzione, il motivo per cui abbiamo deciso di tenere questo tour nei territori: confrontarci con voi. Nei miei quattro anni e mezzo da sindaco - ha ricordato Terzi - ho sempre avuto la sensazione che la Regione fosse un po´ troppo lontana, da assessore regionale ho imparato da subito che non è così perché i nostri funzionari sono sempre a disposizione dei cittadini. Questa amministrazione regionale - ha puntualizzato - ha fatto della presenza sul territorio uno dei suoi obiettivi principali della sua azione, come dimostra questo tour nelle province Lombarde". Cinque Macro Aree - "Dalle numerose segnalazione pervenuteci - ha proseguito Terzi - abbiamo individuato cinque macro aree di interesse: il Piano Cave di Mantova e la nuova Legge Regionale; le bonifiche ed il S.i.n. Di Mantova; il sistema idrico integrato e uso delle acque; la questione Nitrati e il tema aria". L´assessore ha poi rapidamente passato in rassegna le principali attività dell´Assessorato all´Ambiente e le strategie ad ampio respiro che Regione Lombardia sta sviluppando: il Pria (Piano Aria), il Pear, (Piano Energetico Ambientale Regionale) che verrà presentato a breve e costituirà lo strumento di programmazione energetica con cui la Lombardia definirà i propri obbiettivi, e il Prb (Piano Regionale delle Bonifiche)."una delle problematiche più importanti che il mio assessorato sta affrontando - ha detto a proposito Terzi - è il ´Prb´ piano regionale di bonifica delle aree inquinate. Negli ultimi anni la Regione Lombardia - ha ricordato Terzi - ha investito più di 230 milioni di euro bonificando oltre 1300 siti fra i quali 7 di interesse strategico nazionale". Il Polo Chimico - "Nella Provincia di Mantova, come emerso da diverse segnalazioni - ha spiegato la titolare regionale all´Ambiente - si registrano problematiche ambientali, riguardanti la bonifica del sito di interesse nazionale ´laghi di Mantova e polo chimico´. Già con l´atto sostitutivo del marzo 2013 tra Regione Provincia e Comuni interessati - ha spiegato Terzi- sono state assegnate nuove risorse finanziarie a questo progetto di bonifica, articolando una sezione attuativa inerente ad interventi di immediata realizzazione, e una sezione programmatica dove vengono individuati e programmati interventi necessari, coerenti con gli obbiettivi dell´accordo stesso. Questo - ha sottolineato l´assessore - per darvi un esempio dell´impegno sia economico che istituzionale, che Regione Lombardia sta applicando non solo nel mantovano, ma in tutto il territorio interessato da imminenti esigenze di bonifica". Nitrati - "Ultimo, ma altrettanto importante - ha fatto notare Terzi - è il tema sulla direttiva nitrati. Regione Lombardia, grazie al lavoro congiunto tra le direzioni generali degli assessorati all´Ambiente e all´Agricoltura, e in collaborazione con l´Università degli studi di Milano, sta lavorando per l´attivazione di un dialogo diretto con la Commissione Europea per l´Ambiente. L´obiettivo è di riformulare una normativa comunitaria sui nitrati ormai antiquata - ha proseguito - e rivedere le Zvn (zone vulnerabili nitrati) in modo che entro la fine del 2014 la Giunta possa approvare la nuova mappatura delle zone vulnerabili, auspicando sempre un equilibrio tra l´ambiente e attività economiche importanti come la zootecnia e l´agricoltura per una provincia di eccellenze enogastronomiche come quella Mantovana". Inquinamento Delle Falde - "Un altro tema legato alla qualità dell´acqua e attualmente presente nelle cronache provinciali - ha ricordato poi l´assessore - è la presenza di arsenico nelle falde, soprattutto superficiali, problema riscontrato già da tempo nei pozzi a uso domestico. Fortunatamente - ha assicurato Terzi - sebbene si escluda la presenza di questo metallo nella rete idrica pubblica, il problema dell´arsenico lambisce molti comuni nel mantovano e in Lombardia, comprendendo un territorio che si estende tra il fiume Po e il fiume Olio. Il nostro assessorato non ha mai sottovalutato questo problema - ha garantito Terzi - a maggior ragione ora, dopo il rifiuto di Bruxelles in merito ad un ulteriore richiesta di proroga avanzata dall´Italia". Territorio Particolare - "Mantova è un territorio particolare - ha ammesso l´assessore - che presenta tutta una serie di criticità, ma che devo dire caratterizzano un po´ tutti i territori lombardi, inoltre ospita un Sito di Interesse Nazionale. Il Polo Chimico di Mantova - ha proseguito Terzi - ha tutti i limiti che hanno i Sin, ovvero, da una parte avere l´interesse del Governo nazionale, ma dall´altra subire i ritmi, i tempi e le difficoltà tipiche di rapporti con Roma e con il Ministero". Uscire Dal Sin - L´assessore Terzi si è però mostrata scettica sull´ipotesi di trasformare il Polo Chimico da Sin a Sito di Interesse Regionale. "Su questa eventualità bisogna fare una riflessione attenta e prudente - ha ammonito - e considerare il fatto che avere un Sin vuol dire avere l´attenzione del Ministero. Nel momento in cui non c´è più un Sin, ovviamente Roma di fatto ha tutte le scuse e le possibilità per non considerare prioritario un intervento come questo e finanziare altri interventi su altri territori, quindi riflettiamoci. La volontà della Regione di mantenere il Sin - ha concluso l´Assessore Terzi - non è tanto legata alla mancanza di voglia di assumersi la responsabilità, o di attivarsi, da parte della Regione, quanto invece evitare che qualcun altro si liberi di questa responsabilità perché la situazione è tale da meritare di avere l´attenzione di Roma e non soltanto di Regione Lombardia".  
   
 

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