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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Marzo 2014
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE DI STANZIARE 3 MILIONI DI EURO DEL FONDO EUROPEO DI ADEGUAMENTO ALLA GLOBALIZZAZIONE PER AIUTARE 1 146 LAVORATORI IN ESUBERO NEL SETTORE DELLA PRODUZIONE DI TELEVISORI IN ITALIA

 
   
  Bruxelles, 6 marzo 2014 - La Commissione europea ha proposto di fornire all’Italia 3 milioni di euro del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) per aiutare 1 146 ex lavoratori del fabbricante di televisori Vdc Technologies Spa e la sua controllata Cervino Technologies Srl a trovare un nuovo posto di lavoro. La proposta va ora sottoposta all’approvazione del Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri dell’Ue. László Andor, Commissario Ue responsabile dell’Occupazione, degli affari sociali e dell’inclusione, ha dichiarato: "Nella Ue, la fabbricazione di computer, di prodotti ottici ed elettronici e di apparecchi elettrici ha subìto gravi perturbazioni per l’aumento della concorrenza di paesi esterni alla Ue, tra i quali spicca la Cina. La proposta odierna contribuisce a indirizzare verso nuove opportunità di lavoro più di 1 000 lavoratori in esubero in questo settore". L’italia ha chiesto il sostegno del Feg in seguito al licenziamento di 1 218 lavoratori della Vdc Technologies e di altri 54 della Cervino technologies. I licenziamenti sono la conseguenza della maggior pressione concorrenziale esercitata da fabbricanti di apparecchi di telecomunicazione e di registrazione e riproduzione del suono di ogni parte del mondo. Le misure cofinanziate dal Feg aiuteranno i 1 146 i lavoratori ad affrontare le difficoltà maggiori nella ricerca di un nuovo posto di lavoro attraverso orientamenti per lo sviluppo della carriera, la valorizzazione delle competenze, la formazione, il sostegno all’imprenditorialità e varie forme di indennità. Il costo stimato complessivo del pacchetto ammonta a 6,02 milioni di Eur circa, la metà dei quali erogati dal Feg. Contesto Tra il 2008 e il 2011, le importazioni dalla Cina nella Ue-27 di apparecchi di telecomunicazione e di registrazione e riproduzione del suono sono aumentate del 18,7%. Durante lo stesso periodo, la quota delle importazioni nella Ue-27 di tali prodotti è aumentata dal 44% al 52,2%. Ciò ha avuto profonde conseguenze sui livelli occupazionali provocando nel periodo 2008-2011 la perdita a livello dell’intera Ue di 121 000 posti di lavoro circa nel settore della fabbricazione di computer e di prodotti ottici ed elettronici, pari a una riduzione del 7%. Vdc Technologies è stato uno dei maggiori fabbricanti di televisori nella Ue. Alla fine del 2009, l’azienda ha tuttavia chiuso definitivamente il sito di Frosinone, anche a causa di una riduzione della domanda di apparecchi con schermo al plasma e del calo dei prezzi di mercato dei televisori. Nonostante una serie di iniziative tese a rinvigorire l’azienda e i negoziati in vista di un suo eventuale rilevamento, non è stato raggiunto un accordo con i creditori e la società nel giugno 2012 è stata dichiarata fallita. Gli esuberi si concentrano nella provincia di Frosinone (regione Lazio). Nel 2011, il Pil del Lazio è complessivamente diminuito dello 0,3% e il primo semestre del 2012 ha visto un calo delle esportazioni dei principali settori industriali della regione. L’occupazione totale del Lazio è scesa dello 0,2% nel 2011 e dello 0,7% nel primo trimestre del 2012. Il tasso di disoccupazione è passato dall’8,5% del 2009 al 10,8% del 2012. Scambi commerciali più aperti con il resto del mondo danno luogo, nel complesso, a vantaggi in termini di crescita e occupazione ma, talora, anche la perdita di posti di lavoro, soprattutto in settori vulnerabili e a scapito delle qualifiche inferiori. Per questo, il Presidente della Commissione Barroso aveva proposto l’istituzione di un fondo per aiutare chi cerchi di adeguarsi alle conseguenze della globalizzazione. Dall´inizio della sua attività, nel 2007, il Feg ha ricevuto 118 domande che hanno richiesto interventi per 500 milioni di Eur circa a sostegno di oltre 106 000 lavoratori. Sta crescendo il numero di settori e di Stati membri dai quali provengono domande di aiuto al Feg che solo l’anno scorso ha erogato più di 73,5 milioni di euro (Ip/13/1076). Nel giugno del 2009, le norme del Feg sono state riviste per rafforzarne il ruolo di strumento di intervento rapido integrato nella risposta della Ue alla crisi economica e finanziaria. Il regolamento Feg rivisto è entrato in vigore il 2 luglio 2009 e il criterio relativo alla crisi è stato applicato a tutte le domande ricevute nel periodo dall’1 maggio 2009 al 30 dicembre 2011. In base a questa esperienza e a quanto fatto dal Feg a favore dei lavoratori assistiti e delle regioni colpite, il fondo rimane in vigore, con qualche ritocco per migliorarne il funzionamento, per il periodo 2014-2020 in quanto espressione della solidarietà della Ue. Il suo ambito di applicazione è stato esteso fino a comprendervi anche lavoratori in esubero a causa della crisi economica nonché lavoratori a tempo determinato, lavoratori autonomi e giovani disoccupati non iscritti a cicli d’istruzione o di formazione in a elevata disoccupazione giovanile.  
   
 

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