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Notiziario Marketpress di
Giovedì 06 Marzo 2014 |
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IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AGRICOLTURA DEL PARLAMENTO UE, PAOLO DE CASTRO, INTERVIENE SU QUESTO TEMA NUMERO DI MARZO DI AGRIMPRESA, DISPONIBILE GIÀ PER LA VERSIONE ONLINE
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Bologna - L ’unica istituzione dell’Unione direttamente eletta dai cittadini, al quale è stato finalmente affidato un ruolo decisionale più forte nella definizione delle future politiche comunitarie. Banco di prova di questa nuova configurazione, la Politica agricola comune, sulla cui riforma si sono confrontati negli ultimi due anni Commissione, Consiglio e Parlamento europei fino ad arrivare all’accordo del 2013. Ad aprile il Parlamento Ue sarà chiamato ad esprimersi sui primi atti delegati, predisposti dalla Commissione Ue, relativi alle modalità di applicazione della riforma nei singoli Paesi. Ed è proprio negli Stati membri dell’Unione che si sta giocando un’altra importantissima partita Pac: quella della redazione, entro fine luglio, dei piani applicativi nazionali. La Politica agricola comunitaria dei prossimi sette anni lascia infatti ampi margini di gestione ai singoli Paesi che, come nel caso degli aiuti accoppiati, potranno destinare delle risorse (per l’Italia oltre 550 milioni di euro). E una parte dell’intervento del presidente della Commissione agricoltura del Parlamento Ue, Paolo De Castro, sul numero di marzo di Agrimpresa, disponibile già per la versione online sfogliabile (http://www.Agrimpresaonline.it/sfogliabile/4-2014low/ ) e per la versione da mobile (http://www.Agrimpresaonline.it/sfogliabile/4-2014low.pdf ). Il riso nazionale minacciato importazioni dall’Asia, le conseguenze della primavera anticipata sulle colture agricole, un dossier di sei pagine sul vino e l’editoriale di Dosi sul novo governo sono, tra gli altri, i servizi del mensile di tecnica, politica agricola e alimentare. |
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