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Notiziario Marketpress di Venerdì 07 Marzo 2014
 
   
  “GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA” “I SOLISTI VENETI” SABATO 8 MARZO 2014 ALLE ORE 20,30 AL LIVIANO DI PADOVA

 
   
  L’otto marzo – si sa – è anche la Giornata Internazionale Della Donna, e da alcuni anni il vivace Concerto Di Primavera celebra tale ricorrenza esaltando la presenza femminile nella musica. A questo scopo ogni anno la Fondazione Adkins-chiti bandisce un esclusivo concorso di composizione – anzi una “chiamata” – alle donne compositrici del mondo intero, e proprio le opere vincenti tale concorso costituiscono il cuore del programma del padovano concerto primaverile. Quest’anno 2014, peraltro, l’adesione internazionale alla “chiamata” della Fondazione Adkins-chiti è stata sorprendentemente ampia e ha raccolto opere di compositrici di quasi trenta diversi paesi del mondo: il panorama pertanto delle opere che i bravi “Solisti” di Claudio Scimone (che quest’anno celebrano i loro cinquantacinque anni di attività!) presenteranno il prossimo otto marzo si estende mirabilmente a disegnare un caleidoscopico panorama di multiformi tradizioni culturali e di diverse sensibilità creative che abbraccia – è proprio il caso di dirlo - il mondo intero. Pronti ad interpretare una serie di prime esecuzioni assolute sono non solo “I Solisti Veneti” ed il loro direttore, Claudio Scimone, ma insieme ad essi anche il pianista Alessandro Cesaro, padovano, già vincitore del primo premio assoluto al Concorso Pianistico Internazionale di Ginevra, il medesimo concorso che decretò il successo di Arturo Benedetti Michelangeli e numerosi altri grandi. Alessandro Cesaro aprirà così il concerto con due “omaggi” per pianoforte solo: la celebre “Per Elisa”, Foglio d’album op. 59, di Beethoven e la Ballata n. 3 op. 47 “Ondine” di Chopin, e ancora chiuderà la serata con la prima esecuzione assoluta di una pagina inedita per pianoforte e archi della compositrice tedesca Dorothee Eberhardt intitolata “Translunar”. Al centro del programma la prima esecuzione italiana di “The Ouverture to a fairy tale” per violoncello e archi di Emma Shifrin, artista russa nata a Mosca e successivamente emigrata in Israele – oggi è cittadina israeliana - e che proprio in Israele ha compiuto i suoi studi musicali; mentre della giovane lettone Anna Veismane, nata nel 1976, verrà presentato, sempre in prima esecuzione assoluta, il Concerto per viola d’amore e archi, che fra l’altro è stato esplicitamente commissionato proprio da “I Solisti Veneti”. Polacca per nascita, ma residente a Parigi sin dall’adolescenza è invece la compositrice Sylvia Filus, autrice di una pagina innovativa per flauto, archi e vibrafono dal suggestivo titolo “Toile d’araignée”, anch’esso lavoro che apparirà nel programma dell’otto marzo in prima esecuzione assoluta, come anche l’elegia musicale “Nebbie” per clarinetto e archi nata dalla creatività della milanese Annie Fontana, da anni apprezzatissima docente del Conservatorio Pollini di Padova e unica artista italiana di una serata che si proietta con lungimirante, generoso entusiasmo verso il futuro e verso il mondo intero. Un segno profetico, un’affermazione della confortante certezza che non solo un futuro per l’arte e per la cultura ma infiniti, meravigliosi orizzonti per lo spirito umano davvero esistono, e sono già presenti, prodigiosamente racchiusi in silenziosi boccioli di vitalità pronti a fiorire con esuberante bellezza in una primavera solo apparentemente lontana.  
   
 

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