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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Marzo 2014 |
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DISOCCUPAZIONE: NEL VENETO LE DONNE PAGANO DI PIU´ DISOCCUPAZIONE MASCHILE AL 5.7, CONTRO IL 10.5 DELLE DONNE (IV° TRIMESTRE 2013) . IL GAP PIÙ ELEVATO NELL´ITALIA DEL NORD.
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Roma, 10 marzo 2014 - Sondaggio dell´Osservatorio Impresa e Professione Donna su "Lavoro e burocrazia": ridurre il numero di tasse, con i loro complessi calcoli e adempimenti. Semplificare le procedure per l´accesso ad aiuti e contributi. E soprattutto via il cartaceo. Numero eccessivo di adempimenti fiscali, complicati nelle scadenze e nei calcoli; procedure troppo macchinose per l´accesso a contributi e benefici per le imprese; tempi di attesa mai certi nelle risposte dall’ente pubblico; impossibilità di individuare un interlocutore per risolvere un problema nelle pubbliche amministrazioni. E soprattutto troppa carta, visto che quasi tutti gli adempimenti possono passare in rete. Sono i risultati del sondaggio "Lavoro e Burocrazia" svolto dall´Osservatorio Impresa e Professione Donna, che raccoglie 50 professioniste e imprenditrici, in posizioni e settori significativi nel nordest, alla richiesta "Quali sono le procedure pubbliche più macchinose per chi lavora, da eliminare con assoluta priorità". Secondo Lisa Zanardo, che coordina l´attività dell´Osservatorio: "In attesa di risolvere i problemi al "massimo livello" le intervistate hanno individuato quello che si può fare subito: l´eliminazione della carta, per esempio, non richiede spese né leggi particolari. E procedure più semplici nei contributi consentirebbero alle aziende italiane di utilizzare tanti fondi che restano a Bruxelles. A parte le due province autonome, il Veneto è la regione italiana con il tasso di disoccupazione più basso: le imprese esprimono una capacità operativa, anche nello sviluppo di prodotti e relazioni internazionali, che è tra le migliori risorse di questo territorio." In occasione del sondaggio, l´Osservatorio ha presentato una elaborazione dei dati sulla disoccupazione veneta nel triennio 2011/2013, passata dal 5,0 al 7,6% su base annua. Tra uomini e donne le cose vanno molto diversamente: nell´ultimo trimestre del 2013 le donne venete disoccupate hanno raggiunto il dato "storico" del 10,5%, contro un dato maschile del 5,7%. Il differenziale tra la disoccupazione maschile e femminile del Veneto (4,8%) è il più alto di tutto il centro nord e conferma come questa crisi rischia di alterare anche il modello sociale della nostra regione. "Un dato grave soprattutto per il tessuto economico del nord est - commenta Elvira Bortolomiol, titolare dell´omonima azienda vinicola, che aderisce all´Osservatorio - dove un buon equilibrio professionale tra uomini e donne è il motore di tante piccole e medie aziende di successo. Non è solo un fatto di equità. Oggi è soprattutto un valore economico: i consumatori sono uomini e donne, e tale è l´economia in grado di rispondere alle loro esigenze. Ed è così, senza eccezioni, in tutte le economie avanzate." |
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