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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Marzo 2014
 
   
  TRENTO: ROSSI ALL´INCONTRO SULL´AUTONOMIA CON LE ASSOCIAZIONI DI CONFINDUSTRIA DEL NORD ITALIA

 
   
  Trento, 10 marzo 2014 - Non ha usato giri di parole, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, all´incontro promosso dalla Federazione dell’Industria del Trentino-alto Adige presso la Metalsistem Spa di Rovereto per parlare delle autonomie regionali assieme alle Confindustrie del Nord Italia. Rivolgendosi agli industriali presenti il presidente Rossi ha infatti auspicato che l´Autonomia possa diventare davvero un valore condiviso: "Dovete chiedere anche voi l´Autonomia", sono state le sue parole e rispondendo a chi ha accusato le Autonomie di Trento e di Bolzano di godere di privilegi ha risposto: "Qui si sta buttando via il bambino assieme all´acqua sporca". Nella sua relazione il presidente ha infatti ricordato che l´Autonomia in Trentino c´è sempre stata: "L´abbiamo rivendicata anche nei confronti dell´Impero austro-ungarico e dopo il conflitto mondiale ci è stata costituzionalmente riconosciuta. Ma, senza presunzione perché abbiamo fatto anche errori, abbiamo esercitato questa prerogativa nel segno della responsabilità. Era questo il senso dell´accordo di Milano che, per nostra iniziativa, ha sancito un principio fondamentale: la nostra Autonomia finanziaria si basa esclusivamente su quanto il nostro territorio produce. Per questo abbiamo assunto nuove competenze rinunciando a 500 milioni di euro all´anno, e come noi ha fatto Bolzano". "Lo Stato - ha proseguito il presidente Ugo Rossi - ha richiesto ulteriori contributi, e così, con decisioni unilaterali e in violazione degli accordi, le varie manovre che si sono succedute fino ad oggi hanno comportato un ´prelievo´ che per il Trentino attualmente è pari a 1.403 milioni. Sommati a quelli di Bolzano arrivano a oltre tre miliardi di euro. Ecco perché va detto che ormai non abbiamo più i nove decimi delle risorse prodotte sul territorio, ma poco più dei sette decimi. Sappiamo però quanto sia grande l´attuale emergenza e siamo disponibili a ragionare. La nostra proposta, al vaglio del Governo, si chiama ´residuo fiscale´ che calcola effettivamente quanto un territorio paga e quanto lo Stato effettivamente spende in quel territorio per i servizi pubblici: siamo convinti che se la nostra formula venisse accolta, il Trentino-alto Adige/südtirol si allineerebbe alle regioni del Nord più virtuose. Purché, s’intenda, nessuno metta in discussione la nostra Autonomia, grazie alla quale è un territorio a poter decidere come affrontare le emergenze e come pensare al futuro dei propri cittadini e del proprio Paese”.  
   
 

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