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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Marzo 2014 |
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VERSO UN APPROCCIO INTEGRATO DELL´UE ALLA SICUREZZA MARITTIMA GLOBALE
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Bruxelles, 10 marzo 2014 - La Commissione europea e l´Alto rappresentante dell´Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza hanno adottato il 6 marzo una comunicazione congiunta al Parlamento europeo e al Consiglio "Per un dominio marittimo mondiale aperta e sicura: elementi per una strategia dell´Unione europea per la sicurezza marittima". La presente comunicazione congiunta presenta una visione di interessi di sicurezza marittime dell´Unione e le minacce, e propone le aree in cui la cooperazione tra i diversi soggetti marittimi può essere migliorata là di quanto è già buona pratica di oggi. Essa comprende tutte le funzioni marittime, da guardacoste alle marine, le autorità portuali e doganali ufficiali di dazi e potrebbe influenzare le acque dell´Ue, nonché di ogni nave che naviga in Stati membri dell´Unione europea "- bandiera ed hanno una portata globale. Questo documento servirà ora come base per il lavoro con gli Stati membri verso una strategia di sicurezza marittima a pieno titolo dell´Ue. Catherine Ashton, Alto rappresentante dell´Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione, ha dichiarato: " La sicurezza e il benessere dei cittadini europei dipendono fortemente mari aperti e sicuri. È pertanto necessario che l´Unione europea per affrontare le minacce e le sfide marittime. Abbiamo bisogno di un approccio integrato, come dimostrato nel Corno d´Africa, dove abbiamo ha raggiunto risultati significativi nella lotta alla pirateria. Presente comunicazione apre la strada per un uso più sistematico di tutti gli strumenti che abbiamo a nostra disposizione e ci permetterà di parlare con una sola voce ai nostri partner internazionali ". Maria Damanaki, commissario europeo per gli affari marittimi e la pesca, ha dichiarato: " Garantire la sicurezza dei nostri mari e oceani è un obiettivo primario dell´Unione europea. Nostri cittadini si aspettano risposte efficaci alla protezione di porti e impianti off-shore, assicurare il nostro commercio marittimo, affrontare potenziali minacce derivanti da attività criminali in mare o possibile controversie di confini marittimi. Oggi stiamo compiendo un importante passo avanti. È la prima volta che l´Unione europea sta sviluppando una strategia olistica di questo tipo, che contribuirà a promuovere la crescita blu e la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore marittimo. " Lo scopo della nuova strategia è quello di individuare gli interessi marittime dell´Ue quali la prevenzione dei conflitti, la protezione delle infrastrutture critiche, il controllo efficace delle frontiere esterne, la protezione della catena di sostegno al commercio globale e la prevenzione della pesca illegale, non regolamentata e non dichiarata . Essa enuncia la moltitudine di rischi e minacce la Ue ei suoi cittadini possono confrontarsi con: dispute marittime territoriali, pirateria marittima, il terrorismo contro navi e porti o altre infrastrutture critiche, la criminalità organizzata marittimo e la tratta fino a potenziali impatti dei disastri naturali o eventi estremi. Rafforzamento della cooperazione tra tutti gli attori marittime può efficacemente affrontare i rischi e le minacce meglio di oggi. Secondo la comunicazione, la strategia dovrebbe concentrarsi su cinque aree specifiche in cui un approccio coordinato dell´Ue basata su strumenti già esistenti, avrebbe un valore aggiunto: L´azione esterna- Consapevolezza marittima, la sorveglianza e la condivisione di informazioni Sviluppo delle capacità e potenziamento delle capacità Gestione del rischio, la protezione delle infrastrutture e crisi di risposta marittimo critica Ricerca sulla sicurezza marittima e l´innovazione, l´istruzione e la formazione Sfondo- L´unione europea è circondato da mari e oceani, che sono i driver per l´economia europea con un grande potenziale. Allo stesso tempo, le funzioni di sicurezza marittima sono svolte da una vasta gamma di attori in settori quali i trasporti marittimi, controllo della pesca, il controllo delle frontiere, forze dell´ordine e le altre autorità. Essi coprono un vasto spettro di problematiche, le minacce ei rischi volte a garantire una buona governance in mare - condizionale per un dominio marittimo mondiale aperto, sicuro e protetto. Eunavfor Operazione Atalanta insieme ad altre misure Ue ha contribuito contenente pirateria nell´Oceano Indiano Occidentale. Essi mostrano che l´azione esterna dell´Ue può davvero fare la differenza, e può fornire insegnamenti utili per ulteriori azioni. Sforzi esistenti devono essere razionalizzati in modo da garantire sinergie e costano efficienza in tempi di crisi finanziaria. Tanto più che l´Ue ha interessi marittimi strategici in tutto il mondo e deve essere in grado di tutelare adeguatamente ed efficacemente tali interessi. L´interesse dell´Ue in materia di sicurezza marittima: fatti e cifre- Dei suoi 28 Stati membri, 23 sono Stati costieri e 26 sono Stati di bandiera. Gli Stati membri dell´Ue sono responsabili per il controllo di una costa oltre 90.000 chilometri di lunghezza, di frontiera due oceani e quattro mari, oltre ai territori d´oltremare e dispositivi di sicurezza nazionale in tutto altri oceani. Essi insieme hanno più di 1200 porti commerciali, più di 8.100 navi battenti bandiera (oltre 500 Gt); 4300 registrato compagnie marittime, ci sono 764 grandi porti e più di 3800 impianti portuali. Ci sono 80 operatori della sicurezza Registrato designati dagli Stati membri. Il 90% del commercio estero dell´Ue e il 40% del suo commercio interno viene trasportato via mare. Armatori europei gestiscono il 30% delle navi di tutto il mondo e il 35% del tonnellaggio di trasporto per il mondo - tra l´altro il 55% delle navi portacontainer e il 35% delle petroliere, che rappresentano il 42% del valore del commercio marittimo mondiale. Più di 400 milioni di passeggeri passano attraverso i porti dell´Ue ogni anno. Oltre il 20% del tonnellaggio mondiale è registrato con gli Stati membri dell´Ue bandiera e oltre il 40% della flotta mondiale è controllato da imprese dell´Ue. Ci sono 22 accordi di partenariato nel settore della pesca (App) con i paesi terzi. Flotta da pesca dell´Ue nel 2011-83 014 navi con stazza lorda 1 696 175, la flotta europea opera a livello mondiale. |
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