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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Marzo 2014
 
   
  FORMAZIONE. ASSESSORE A INCONTRO CON MINISTRO ISTRUZIONE GIANNINI A ENAIP PADOVA: "TOGLIERE DA PATTO STABILITÀ FORMAZIONE PROFESSIONALE; NON PENALIZZARE ECCELLENZE DEL SISTEMA EDUCATIVO VENETO"

 
   
  Padova, 12 marzo 2014 - “Al nuovo Governo la Regione avanza due precise, legittime, richieste: che, a costo zero, la formazione professionale sia tolta dal patto di stabilità (per poter almeno pagare con i nostri soldi i docenti e il sistema che regge questa scuola); che sia riconosciuto anche al Veneto, come accade in tutto il resto d´Italia, il giusto equilibrio numerico tra studenti e docenti”. Lo ha detto Elena Donazzan, assessore regionale all´istruzione, formazione professionale e lavoro, intervenuta a Padova, nella sede Enaip di via Ansuino da Forlì, all’incontro con la neo-ministro dell’istruzione Stefania Giannini. “Il Veneto – ha sottolineato l’esponente del governo regionale – ha un sistema di educazione che ha mostrato risultati eccellenti, i migliori in Italia; scuola e formazione professionale hanno fatto il massimo che si possa ottenere, nonostante difficoltà notevoli. Per quanto riguarda il mondo della formazione professionale – che fa assolvere il diritto-dovere a 19 mila ragazzi che entrano nella misura del 70% dalla porta principale del mondo del lavoro – va ricordato che la loro formazione è pagata dalla Regione del Veneto invece, di essere pagata dallo Stato, come dovrebbe essere, poichè stiamo parlando dei nostri figli, che hanno tutti i diritti, e non si capisce perché lo Stato paghi l’istruzione di un ragazzo che va al liceo ma non quella di un ragazzo che va in un centro di formazione professionale. In più, la spesa affrontata dalla Regione per la formazione professionale grava sul patto di stabilità”. “Anche sul fronte della scuola pubblica – ha aggiunto Donazzan – il Veneto è fortemente penalizzato, pur conseguendo i risultati migliori in termini di profitto degli studenti e anche se abbiamo dimostrato di risparmiare e di essere virtuosi: ma ciò non ha comportato nessuna conseguenza positiva anzi continuiamo a subire un ridimensionamento del corpo docente”. “In queste ore nel Veneto si parla del tema dell´indipendenza – ha detto l´assessore veneta-. La migliore risposta per affrontare al meglio questa rabbia che sta montando è riconoscere le eccellenze di questa nostra regione. Crediamo nella meritocrazia, abbiamo fatto tanto per la scuola veneta, vogliamo essere riconosciuti per questo”.  
   
 

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