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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Marzo 2014
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO, UCRAINA: UN´AZIONE DECISA CONTRO LA RUSSIA

 
   
  Strasburgo, 13 marzo 2014 - Durante il dibattito sull´intervento militare russo in Ucraina del 12 marzo, il Pe ha richiesto un´azione decisa contro l´intervento russo. I parlamentari hanno inoltre respinto l´imminente referendum in Crimea, che considerano truccato e contrario alle normative intarnazionali e a quella ucraina. L´unione Europea dovrà inoltre sostenere l´Ucraina e continuare a lavorare per una risoluzione pacifica del conflitto. Dimitris Kourkoulas, vice ministro degli Esteri, responsabile agli Affari Europei, ha parlato per al Consiglio. Kourkoulas ha definito la situazione in Ucraina come "la più grave crisi avvenuta in Europa negli ultimi anni" ed ha sottolineato che la priorità più urgente è di trovare una soluzione pacifica nel pieno rispetto dei trattati internazionali. "L´unione europea é pronta ad aiutare il popolo ucraino a livello economico, finanziario e tecnologico". José Manuel Barroso, presidente della Commissione Europea, considera la crisi ucraina un test per l´ Unione europea, che potrebbe avere conseguenze geopolitiche in altri Paesi. L´ Ucraina non deve diventare un confine tra Paesi vicini che rifiutano il dialogo. José Ignacio Salafranca (Partito Popolare Europeo) ha affermato: "Dobbiamo respingere con fermezza il referendum che si terrà in Crimea, in quanto illegittimo ed illegale." Salafranca ha citato l´ ex primo ministro ucraino Yulia Tymoshenko, sostenendo che "la Russia si spingerà fin dove le permetteranno di farlo" ed ha richiesto un´azione decisa perché "in caso contrario il conflitto sarebbe inevitabile". Hannes Swoboda (Gruppo dell´Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici): "Lasciatemi essere molto chiaro, questo non é un referendum legittimo. Tutti i referendum di cui siamo stati testimoni in passato erano completamente differenti. Si svolgevano sulla base della legalità, affiancati da osservatori internazionali, senza la pressione dei militari sull´Assemblea Nazionale." Si dovrebbe rendere chiaro alla Russia - ha aggiunto - che noi non possiamo accettare questo referendum. Dopo aver sottolineato che in Crimea avrà luogo un referendum illegale, con la conseguente annessione illegale del territorio alla Russia, Johannes Cornelis van Baalen (Alleanza dei Democratici e Liberali per l´Europa) ha richiesto delle sanzioni: "Dobbiamo adottare dure sanzioni contro la Russia", ha affermato, chiedendo se il Consiglio fosse pronto a seguire questa direzione. Rebecca Harms (Verdi) non crede che l´Unione Europea sia impotente, sottolinenando che il 45% del commercio della Russia avviene con l´Ue. "Non abbiamo bisogno di ritrovarci in una sorta di conflitto militare. Sia chiaro alla Russia, se hanno intenzione d´isolarsi, è questo quello che sta per accadere." Ryszard Antoni Legutko (Conservatori e Riformisti europei) ha sottolineato di non aspettarsi molto dall´Europa sulla questione ucraina ed ha affermato: "L´ Ue non ha gli strumenti, né una politica estera comune". Nikola Vuljanić (Gue/ngl) avverte che non sostenendo fermamente il popolo ucraino si rischia solo di contribuire a una crescita della violenza. "L´unione Europea parla di dure sanzioni, ma sono stati imposti solo vincoli deboli". Jacek Olgierd Kurski (Efd) "Putin ha detto che la caduta dell´Unione Sovietica è stata la più grande tragedia del Xx secolo. Ora sta ricostruendo l´impero, prima la Georgia, ora l´Ucraina". Andreas Mölzer (non-iscritti) ha affermato che se vogliamo evitare i focolai di un potenziale conflitto, dobbiamo lavorare con tutti. Tutto è meglio di una guerra civile - ha aggiunto.  
   
 

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