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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Marzo 2007
 
   
  IL PIEMONTE AL 41° VINITALY: UN’IDENTITÀ FORTE IN UNA FASE DI GRANDI CAMBIAMENTI

 
   
  Torino, 22 marzo 2007 - La Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte, in collaborazione con Ima Piemonte, partecipano al 41° Vinitaly, che si svolge a Verona dal 29 marzo al 2 aprile 2007, uno dei più importanti appuntamenti internazionali del settore. L’iniziativa è stata presentata questa mattina, presso Torino Incontra, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Mino Taricco e del Presidente della Camera di commercio di Asti, Mario Sacco, a nome del presidente di Unioncamere Piemonte Renato Viale, impegnato all’estero. La presenza piemontese a Vinitaly - che complessivamente conta 4. 300 espositori, 150. 000 visitatori, di cui 35. 000 provenienti da circa 100 paesi del mondo - in questa edizione si amplia, superando i 600 espositori, e si caratterizza fortemente negli allestimenti scenografici e nella comunicazione coordinata, per dare visibilità e forza all’identità del territorio. “La presenza del Piemonte al Vinitaly - afferma Mino Taricco, Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte – che anche quest’anno propone numeri di assoluto riguardo, è una presenza degna della sua eccellente vitivinicoltura. Questa è per noi un’annata importante: tra pochi giorni sarà approvato a livello nazionale il Decreto sul piano dei controlli, legato alla tutela delle denominazioni d’origine, ed è in fase di definizione la riorganizzazione dei Distretti. Inoltre, in sede comunitaria, si discute un’importante riforma del mercato del vino: di questi e altri temi che hanno grande impatto sul settore discuteremo nel corso di una giornata di convegno, che vorrei dedicare alla vitivinicoltura piemontese e che stiamo organizzando per metà maggio. Nel complesso, la Regione Piemonte investirà circa 7 milioni di euro per la promozione del settore vitivinicolo a vari livelli. ” "I dati oggi presentati restituiscono un quadro generale estremamente positivo per il mercato: sia la qualità che la produttività della vendemmia 2006 risultano tra le migliori dell’ultimo decennio. Con queste prospettiva crediamo che il vino piemontese possa affrontare serenamente il confronto sul mercato internazionale, nel quale da anni proprio il modello produttivo delle nostre aziende occupa una posizione di primo piano e trova in misura crescente l’opinione favorevole dei consumatori finali" ha commentato Mario Sacco, Presidente della Camera di commercio di Asti. Il Piemonte a Vinitaly occupa l’intero padiglione 9, ove sono presenti oltre 500 espositori, 200 dei quali coordinati da Unioncamere Piemonte, ma è presente anche nel padiglione 11, con la Produttori Moscato d’Asti Associati e una ventina di altre aziende e nel nuovo padiglione 7 B dove trova spazio la vasta area espositiva del Consorzio Tutela dell’Asti. Vinitaly sarà l’occasione per presentare un ricco programma di incontri e manifestazioni, presso l’area istituzionale del padiglione 9, che rappresentano un compendio delle novità e delle iniziative che istituzioni e organizzazioni promuovono nel settore. Nell’area istituzionale le Enoteche regionali proporranno, per tutta la durata del Vinitaly, degustazioni, abbinamenti e incontri sui grandi vini piemontesi. Nella Cittadella della Gastronomia (area H della fiera), il Ristorante Piemonte offrirà il meglio delle specialità gastronomiche regionali, preparate con prodotti agroalimentari di qualità, accompagnati dai vini Doc e Docg piemontesi. La gran medaglia di Cangrande, assegnata ai benemeriti della vitivinicoltura, sarà consegnata quest’anno per il Piemonte, a Mario Barbero, fondatore e storico presidente della cooperativa Cantina Vignaioli di Treiso, presidente della cooperativa Distillerie del Barbaresco, già vice presidente della Vignaioli Piemontesi. La Produzione Vinicola 2006 In Piemonte: Anticipazioni In Occasione Del 41° Vinitaly - Unioncamere Piemonte attribuisce grande importanza alla valorizzazione dei prodotti tipici e fra questi, in particolare, a quelli vitivinicoli che appartengono a uno dei settori più rinomati sia sul mercato italiano che su quello internazionale. È ormai consolidata, infatti, l’opinione che gli oltre 50 vini a Denominazione di origine controllata e a Denominazione di origine controllata e garantita siano i nostri migliori ambasciatori nel mondo, grazie all’elevato livello qualitativo dei prodotti e alla comprovata professionalità dei piccoli e grandi produttori. I pregiati vini di 200 aziende piemontesi verranno presentati da Unioncamere Piemonte e Regione Piemonte alla 41° edizione del Vinitaly. L’impegno del sistema camerale per tutelare questo patrimonio si è rafforzato nelle ultime stagioni vinicole con il consolidamento della denuncia telematica della produzione delle uve, estendendosi inoltre, attraverso la gestione dell’Albo Imbottigliatori, all’insieme delle lavorazioni che precedono l’immissione su mercato del prodotto vino. A ciò si aggiunge, sul fronte istituzionale, l’attività delle Commissioni di degustazione e di gestione degli Albi vigneti provinciali per il riconoscimento delle denominazioni Doc e Docg. Nell’ambito della promozione diretta del comparto vitivinicolo non vanno dimenticati i noti concorsi nazionali e internazionali “Douja d’Or” di Asti, “Marengo Doc” di Alessandria, “Vinum” di Alba e il “Salone del Vino” di Torino, iniziative da sempre sostenute e organizzate dal sistema camerale piemontese. "I dati oggi presentati restituiscono un quadro generale estremamente positivo per il mercato: sia la qualità che la produttività della vendemmia 2006 risultano tra le migliori dell’ultimo decennio. Con queste prospettiva crediamo che il vino piemontese possa affrontare serenamente il confronto sul mercato internazionale, nel quale da anni proprio il modello produttivo delle nostre aziende - che punta su un’indiscussa qualità del prodotto, sulla sua forte connessione con il territorio e con gli altri prodotti tipici piemontesi - occupa una posizione di primo piano e trova in misura crescente l’opinione favorevole dei consumatori finali" ha commentato Mario Sacco, presidente della Camera di commercio di Asti. Per quanto riguarda la tutela della denominazione di origine dei vini, è di fondamentale importanza l’operato delle Commissioni di degustazione il cui presupposto legislativo è la Legge 164 del 10 febbraio 1992. Per citare alcuni dati, in Piemonte operano 27 commissioni che, nel 2006, hanno effettuato 818 sedute ed esaminato 13. 766 campioni, riferiti ad oltre 203 milioni di litri di vino. Il totale dei campioni analizzati corrisponde ad una commercializzazione di oltre 271 milioni di bottiglie per un volume di affari regionale intorno ai 2,8 miliardi di euro.
Commissioni provinciali N. Sedute nel 2006 N. Campioni analizzati Litri di campioni analizzati
Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Vercelli 162 250 11 346 20 16 13 2. 462 4. 418 46 6. 388 185 214 53 41. 471. 264 61. 450. 678 137. 020 97. 308. 300 890. 532 1. 690. 159 276. 117
Piemonte 818 13. 766 203. 224. 069
Questa è la realtà fotografata dalle Commissioni di degustazione nell’anno solare 2006, un anno in cui si è consolidato e perfezionato l’utilizzo della denuncia informatica delle uve: un servizio che avvicina ulteriormente il sistema produttivo alle istituzioni, chiamate a garantire la bontà dei prodotti in tempi sempre più stretti. Tutto ciò si è tradotto in una maggiore competitività del prodotto, che può così arrivare prima sul mercato, mantenendo inalterate tutte le garanzie di qualità. Proprio l’utilizzo della denuncia telematica ha consentito di disporre dei dati definitivi della vendemmia 2006. Dagli Albi vigneti provinciali emerge che si raggiungerà il traguardo di 282 milioni di bottiglie di vini Doc e Docg che partiranno dal Piemonte verso i vari mercati del mondo, con un corrispondente volume di affari superiore ai 3 miliardi di euro. È significativo, inoltre, il dato relativo alla superficie investita nella produzione vinicola di qualità: 38. 525 ettari. Tale superficie è in lieve diminuzione rispetto al 2005 (-0,5%). In termini assoluti, la produzione media di ogni ettaro è risultata pari a 54,84 ettolitri, in sensibile aumento rispetto ai 51,06 della vendemmia precedente: questo è ovviamente il dato statistico, che non tiene conto né del diverso andamento dell’annata né della sensibile differenza di resa tra i vari tipi di uva. Il migliore risultato, sempre a livello statistico, si è raggiunto nella provincia di Asti (56,34 ettolitri per ettaro), seguita da Cuneo (55,31), Torino (53,78), Alessandria (52,91), Novara (46,09), Biella (42,69) e Vercelli (38,10 ettolitri per ettaro).
Albo vigneti provinciale N. Iscrizioni all’albo % Superficie investita (mq) % Produzione Doc e Docg (l) % Produzione media( hl/ha)
Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Vercelli 9. 812 13. 673 134 11. 999 311 1. 131 73 26,4 36,8 0,4 32,3 0,8 3 0,2 107. 246. 443 130. 838. 879 786. 617 138. 960. 303 2. 387. 391 3. 929. 256 1. 104. 526 27,8 34 0,2 36,1 0,6 1 0,3 56. 742. 506 73. 712. 404 335. 821 76. 856. 837 1. 100. 368 2. 113. 030 420. 806 26,9 34,9 0,2 36,4 0,5 1 0,2 52,91 56,34 42,69 55,31 46,09 53,78 38,10
Piemonte 37. 133 100 385. 253. 415 100 211. 281. 772 100 54,84
L’andamento della vendemmia 2006 ha privilegiato quantitativamente la produzione dei vini Docg, aumentata dell’ 8,1% rispetto al 2005 (da circa 780mila ad oltre 840mila ettolitri). La percentuale di crescita dei vini Doc è solo di due punti inferiore ai Docg (+6,1%), con una produzione che passa da circa un milione e 200mila a un milione e 270 mila ettolitri. La tabella seguente riepiloga l’andamento delle due produzioni nell’ultimo triennio:
Produz. Docg 2006 (hl) % su tot. Produz. Doc 2006 (hl) % su tot. Produz. Docg 2005 (hl) % su tot. Produz. Doc 2005 (hl) % su tot. Produz. Docg 2004 (hl) % su tot. Produz. Doc 2004 (hl) % su tot.
842. 631 39,9 1. 270. 187 60,1 778. 897 39,4 1. 196. 966 60,6 769. 991 37,4 1287. 382 62,6
La ripartizione percentuale raggiunta dai vini Docg e Doc nelle vendemmie 2006, 2005 e 2004 rispetto al totale della produzione, suddivisa per provincia, risulta essere la seguente:
Provincia Vendemmia Docg 2006 Vendemmia Doc 2006 Vendemmia Docg 2005 Vendemmia Doc 2005 Vendemmia Docg 2004 Vendemmia Doc 2004
Alessandria 31,1 68,9 31,7 68,3 31,9 68,1
Asti 33,7 66,3 33,7 66,3 33,3 66,7
Biella - 100 - 100 - 100
Cuneo 53,7 46,3 52 48 46,5 53,5
Novara 11,1 88,9 13,1 86,9 13,2 86,8
Torino - 100 - 100 - 100
Vercelli 87,4 12,6 88,5 11,5 91,8 8,2
Tra le grandi produzioni regionali di vini rossi spicca il Barbera che, in tutte le sue espressioni territoriali, ha totalizzato oltre 11 mila produttori iscritti agli Albi vigneti di Asti, Alessandria, Biella, Cuneo, Novara e Torino. I circa 11. 616 ettari messi a disposizione hanno restituito un raccolto di 652. 672 ettolitri, per una media produttiva di oltre 56 ettolitri per ettaro. Tra i bianchi primeggia il Moscato d’Asti che, a fronte delle 5. 583 realtà iscritte negli albi di Asti, Alessandria e Cuneo su un’estensione di 9. 811 ettari, ha totalizzato 566. 090 ettolitri di produzione, con una media di 57,7 ettolitri per ettaro. Dalla prima valutazione dei dati regionali sulla vendemmia 2006, emerge quindi un quadro della situazione che può essere così sintetizzato: è aumentata la produzione globale del 7%, passata da un totale di circa 1. 976. 000 ettolitri nel 2005 ai circa 2. 113. 000 ettolitri nel 2006, è aumentata la resa media per ettaro dei vigneti piemontesi, passata da 51,06 ettolitri nel 2005 ai 54,84 ettolitri nel 2006, è diminuita dello 0,5% la superficie produttiva, passata dai 38. 700 ettari nel 2005 ai 38. 525 ettari nel 2006, è aumentata l’incidenza della produzione di vini Docg rispetto al totale della produzione dei vini a Denominazione di origine, da un valore del 39,4% nel 2005 al 39,9% nel 2006. .
 
   
 

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