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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Marzo 2007
 
   
  INCIDENTE DI LIVORNO: PROSEGUONO LE OPERAZIONI DI BONIFICA ARTUSA: "CI ATTIVIAMO SUL DANNO ECONOMICO-AMBIENTALE" IERI INCONTRO AL MINISTERO DELL´AMBIENTE SULLE AZIONI PER FRONTEGGIARE L´EMERGENZA

 
   
  Firenze, 22 Marzo 2007 - "Stiamo lavorando, in stretta collaborazione con il Comune di Livorno e con le altre autorità competenti, per attivare le procedure di danno economico e ambientale previste dal decreto legislativo 152/2006. I costi sul danno commesso non possono pesare sulla collettività, ma devono essere risarciti in base alle responsabilità dell´accaduto. Proprio di questo ho parlato oggi a Roma al Ministero dell´ambiente con i responsabili del settore acque del mare: da loro ho avuto informazioni sulle azioni messe in atto per fronteggiare l´emergenza, ma anche per la rivalsa economica verso chi ha inquinato, a favore delle amministrazioni locali impegnate nel ripristino ambientale della costa". Con queste parole, l´assessore regionale all´ambiente, Marino Artusa, conferma il forte interessamento della Regione Toscana sulla situazione che si è verificata nelle acque di Livorno dove domenica scorsa una nave cisterna con bandiera panamense ha perso in mare circa 9 tonnellate di olio combustibile. "Una prima stima degli interventi da eseguire a terra, compresi quelli in corso, è pari a circa un milione di euro: ma vanno ancora stimati i costi per bonificare il fondale - aggiunge l´assessore - con un´operazione di pulizia che in ogni caso deve essere fatta il più velocemente possibile approfittando anche delle basse temperature di questi giorni che permettono al materiale di non liquefarsi". Sottolineato come la situazione sia seguita con la massima attenzione ("Non possiamo permetterci ritardi di alcun genere"), Artusa ricorda come, dai primi dati, lo sversamento dalla nave sia stato causato da una manovra di ancoraggio errata con l´apertura di una falla (10 cm per 4 cm) nel serbatoio del combustibile che ha causato la perdita in mare di circa 9 tonnellate di idrocarburo pesante. L´incidente sembra essersi verificato attorno alle ore 20 di domenica 18 marzo. Il tratto di costa potenzialmente interessato è di circa due chilometri e mezzo. Sul posto, dalle prime ore del fatto, opera l´unità di crisi (Comune, Provincia, Autorità Portuale, Prefettura) oltre all´Icram (l´istituto del Ministero ambiente per le aree marine) e a ditte specializzate. La Chemstar Eagle, nave cisterna con bandiera panamense in rada a Livorno, trasportava una quantità ingente di stirene, liquido altamente tossico e infiammabile usato per la produzione di numerose materie plastiche. "Quanto accaduto nelle acque di Livorno - commenta Artusa - deve rappresentare un ulteriore monito rispetto al tipo di società che stiamo costruendo. Stavolta un dramma è stato scongiurato, ma la vigilanza non va diminuita così come non si deve interrompere una seria riflessione attorno alle tante, troppe, bombe ecologiche che circondano il nostro stile di vita". .  
   
 

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