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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Marzo 2014
 
   
  LOMBARDIA. FRANCIACORTA PROTAGONISTA TRA SOCIALE E MERCATO

 
   
  Iseo/bs- "Due realtà completamente diverse, una che incarna la tradizione, quella della Società Agricola Monte Rossa, a Bornato di Cazzago San Martino (Brescia), con la famiglia Rabotti che ha fatto la storia del vino negli anni ´70, quando ancora non c´era la vocazione precisa per questo territorio; la seconda, Cascina Clarabella a Iseo (Brescia), a rappresentare un´esperienza innovativa e alternativa per i contenuti di alto valore sociale: la sfida di produrre vino per superare il disagio psichico". Ha descritto così l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava le due aziende che ha visitato in Franciacorta. Due esempi agli antipodi, facce diverse di un territorio oggi completamente identificato con la sua produzione. Riconfermando quel valore del "terroir", grande contenitore dentro il quale esperienze differenti prosperano sotto il comune denominatore del vitivinicolo. Parola D´ordine: Eccellenza - Era il 1972 quando l´imprenditore Paolo Rabotti, con il prezioso supporto della moglie Paola, intraprese la strada della viticoltura. Una scelta ispirata e lungimirante, che oggi viene portata avanti dal figlio Emanuele. La storia di Monte Rossa è costellata di decisioni strategicamente vincenti: come quella di abbandonare per primi la strada dei vini fermi alla ricerca dell´eccellenza nel Franciacorta o quella di investire con determinazione nella tecnologia e ancora la continua ricerca e le sperimentazioni che contraddistinguono la cantina. Oggi Monte Rossa governa 70 ettari di vigneti. La produzione della cantina si attesta intorno alle 500.000 bottiglie all´anno. Clarabella, Impresa Sociale Che Funziona - Completamente agli antipodi l´attività di Cascina Clarabella, a Iseo. "La cooperativa fa lavorare soggetti con disagio psichico – ha sottolineato l´assessore Fava, al termine della sua visita -, svolge un ruolo sociale assolutamente rilevante ed è riuscita a darsi una impostazione di impresa, articolandosi anche sul versante della multifunzione, essendo anche agriturismo. Una scommessa vinta: affronta una problematica sociale, sgravando il settore pubblico, e valorizza il territorio, diventando attività commerciale a pieno titolo". "Un modo etico di fare impresa con ritorni interessanti che va sostenuto - ha aggiunto Fava -, perché non c´è dubbio che si tratti di una impresa che ha uno svantaggio competitivo iniziale non indifferente, con la gestione del personale con disagio psichico inserito nelle attività lavorative. Ora però, grazie anche alla scelta di produrre vino biologico, segmento in forte crescita, la produzione di vino sta diventando sempre più impegnativa e gratificante". Recupero Con Il Lavoro - "Il consorzio Cascina Clarabella nasce della cooperativa Isparo (Iseo, Passirano e Rovato), i tre centri da cui arrivano i pazienti - spiega la presidente Sara Vigani -. Originariamente Clarabella si occupava di manutenzione del verde, ora di si divide tra agriturismo, cantina e comunità con 15 posti letto; a questa si aggiunge il centro diurno, che fa attività di laboratorio e collabora con noi". "La nascita di questa cooperativa è particolare - ha ricordato Vigani -: i medici dell´azienda ospedaliera locale si erano chiesti perché non creare un percorso di recupero con il lavoro. Così è nata la cooperativa".  
   
 

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