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Notiziario Marketpress di
Lunedì 17 Marzo 2014 |
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PROGETTO COOPKIDS DI AVVICINAMENTO DEI BAMBINI ALLA CULTURA COOPERATIVA E AI SUOI VALORI
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Bolzano, 17 marzo 2013 - "Coopkids Progetto di educazione cooperativa nelle scuole primarie", sostenuto per iniziativa diretta dallŽUfficio Sviluppo della Cooperazione della Provincia è giunto a compimento della sua prima fase. Era partito il 7 febbraio scorso. Il progetto nasce da unŽidea di Federsolidarietà Alto Adige Südtirol in collaborazione con Legacoopbund, e dallŽincontro con lŽesperienza dellŽUfficio Educazione Cooperativa della Federazione Trentina, lŽapporto dei laboratori di ceramica nelle scuole di Altridea e i percorsi documentali di Canalescuola. Coopkids prevede un percorso di avvicinamento alla cultura cooperativa e ai suoi riferimenti valoriali fondanti da parte delle bambine e dei bambini di 4 scuole primarie in Alto Adige, nel rispetto di contenuti e processo del cooperative learning nellŽinfanzia da una lato, ed una costante rielaborazione creativa del vissuto emotivo e delle competenze acquisite nella manipolazione dellŽargilla e nella conseguente scoperta del gruppo come spazio comune in cui esprimersi. Fantasia e creatività sono qualità tipiche dellŽinfanzia, sottolinea lŽassessore provinciale alla cooperazione Christian Tommasini, dare loro valore, svilupparle e trasformarle in qualcosa di tangibile attraverso lŽimpegno e il lavoro di gruppo, è unŽesperienza educativa importante per il futuro, anche lavorativo, delle bambine e dei bambini coinvolti. Gli incontri nelle scuole, sin qui svolti, hanno consentito la costituzione di Acs - associazioni cooperative scolastiche - in ogni singola classe, con attribuzione di ruoli e cariche alle bambine e ai bambini coinvolti allŽinterno di un progetto di effettiva cooperazione. Sono previste alcune lezioni teoriche in aula, cui seguirà la partecipazione al laboratorio di ceramica nellŽambito del quale saranno realizzate delle "piastrelle" che a loro volta formeranno un grande murale di ceramica. I protagonisti stessi, con lŽausilio di tecnici, avranno la possibilità di documentare lŽintera operazione con un video. Il laboratorio di ceramica, avviato contestualmente alle attività di educazione cooperativa, consente la sperimentazione pratica del lavorare in gruppo, evidenzia i vantaggi di una suddivisione dei compiti, valorizza quanto appreso nella realizzazione di unŽopera comune. Ue: Potenziare il commercio di prodotti agricoli trasformati Bruxelles - La Commissione europea accoglie con soddisfazione il voto espresso in data dal Parlamento europeo sulla proposta di aggiornare il regime commerciale per i prodotti agricoli trasformati (Pat). I Pat sono merci ottenute dalla trasformazione di prodotti agricoli di base, come i dolciumi, il cioccolato, le paste alimentari, i prodotti da forno, i biscotti, gli alcolici, le bibite analcoliche, etc. Le esportazioni di prodotti agricoli trasformati hanno raggiunto un valore pari a 41,7 miliardi di Eur, facendo dellŽUe il maggior esportatore di tali prodotti a livello mondiale. Il nuovo regolamento, che faciliterà il commercio di Pat tra Stati membri dellŽUe e paesi terzi, mira ad aggiornare il quadro giuridico per lŽattuazione degli accordi commerciali preferenziali conclusi dallŽUe con paesi terzi e prevede la concessione di restituzioni allŽesportazione per taluni Pat in caso di perturbazioni del mercato (ad esempio qualora si verifichi un crollo dei prezzi dei prodotti agricoli a livello mondiale come conseguenza di un raccolto abbondante). Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per lŽIndustria e lŽimprenditoria ha affermato: "LŽindustria alimentare rappresenta il settore industriale più importante dellŽUe in termini di occupazione e valore aggiunto. Il regime commerciale di tale settore è fondamentale per garantirne la crescita, e le norme che lo disciplinano andavano semplificate. Contiamo pertanto sullŽimminente approvazione del Consiglio per lŽadozione definitiva del regolamento." Il voto di ha per oggetto una proposta presentata dalla Commissione nel 2013 per adeguare il quadro giuridico che regola il regime commerciale dellŽUe per i prodotti agricoli trasformati al trattato di Lisbona, in particolare alle disposizioni concernenti gli atti delegati e di esecuzione. Il nuovo regolamento aggiorna il quadro giuridico che regola lŽattuazione degli accordi commerciali bilaterali, segnatamente per quanto concerne i regimi commerciali preferenziali che lŽUe accorda a paesi partner commerciali sotto forma di dazi allŽimportazione e contingenti tariffari ridotti o nulli in cambio di un miglioramento delle condizioni di accesso al mercato per i prodotti dellŽUe. Il nuovo regolamento aggiorna inoltre il quadro giuridico che regola le restituzioni alle esportazioni di determinati prodotti alimentari creando un meccanismo di sicurezza che può essere attivato qualora si verifichino perturbazioni del mercato, come fluttuazioni significative dei prezzi di mercato dovute alle condizioni climatiche o alla speculazione. Ci si attende pertanto che il regolamento contribuisca al conseguimento degli obiettivi della politica agricola comune ed in particolare a stabilizzare i mercati, a garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e a fornire ai consumatori alimenti a prezzi ragionevoli. Prossime tappe Si prevede che il Consiglio approvi la proposta il 14 aprile. Una volta adottato il testo giuridico di base, la Commissione adotterà in breve gli atti delegati e di esecuzioni necessari per regolare nei dettagli le diverse questioni trattate dal regolamento (ad esempio le licenze dŽimportazione, i dazi allŽimportazione, i contingenti tariffari, le restituzioni allŽesportazione, i titoli di restituzione, ecc). Contesto Queste disposizioni normative sono particolarmente importanti per lŽindustria alimentare, che rappresenta di gran lunga il maggior consumatore di prodotti agricoli di base di produzione Ue come lo zucchero, il latte, i cereali e le uova. Il comparto alimentare rappresenta il settore industriale più importante dellŽUnione in termine di occupazione e valore aggiunto e comprende 289 000 società, la maggior parte delle quali sono piccole e medie imprese, che producono un fatturato annuale complessivo superiore a 1 000 miliardi di Eur dando lavoro a 4,6 milioni di persone. Con un valore delle importazioni pari a 11,8 miliardi di Eur, nel 2012 la bilancia commerciale dellŽUe per tali prodotti ha raggiunto i 30 miliardi di Eur, facendo registrare un aumento medio annuale pari al 13,2% dal 2008. |
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