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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Marzo 2014
 
   
  IL PARLAMENTO EUROPEO INVITA LA RUSSIA A RITIRARE LE FORZE MILITARI DALLŽUCRAINA

 
   
  Strasburgo, 17 marzo 2013 - La Russia deve ritirare immediatamente tutte le sue forze militari dal territorio ucraino, dicono i deputati in una risoluzione approvata giovedì, che definisce "lŽatto di aggressione commesso con lŽinvasione della Crimea" una violazione del diritto internazionale. Il Parlamento ha dichiarato che i piani della Crimea di indire un referendum riguardo allŽadesione alla Russia sono illegali e avvertito che le azioni della Russia rappresentano una minaccia per la sicurezza dellŽUe. Nella risoluzione è condannato fermamente "lŽatto di aggressione commesso dalla Russia con lŽinvasione della Crimea" ed è richiesto lŽimmediato ritiro di "tutte le forze militari presenti illegalmente sul territorio ucraino". La Russia agisce in violazione del diritto internazionale, sancito dalle Carte delle Nazioni Unite, dallŽAtto di Helsinki Osce, dal Budapest Memorandum del 1994 e da altre convenzioni, ed è una "minaccia alla sicurezza dellŽUe". Referendum illegale in Crimea - I deputati denunciano il referendum che si terrà questa domenica riguardo lŽadesione della Crimea alla Russia e la decisione delle autoproclamate autorità di Crimea di dichiarare lŽindipendenza lŽ11 Marzo 2014, come "illegittimo e illegale", poiché, secondo la costituzione Ucraina, la Repubblica autonoma di Crimea può tenere solo referendum su questioni locali e non sulla modifica di confini dellŽUcraina riconosciuti a livello internazionale. Recriminazioni russe Infondate - Nel testo lŽobiettivo russo di voler proteggere la popolazione russofona di Crimea è definito come "del tutto infondato", dato che non ha subito "tale popolazione non ha subito e non subisce alcuna discriminazione". Viene anche condannata fermamente la "propaganda diffamatoria russa finalizzata a ritrarre come fascisti i manifestanti che protestano contro la politica di Janukovyč". La protezione delle minoranze deve essere garantita - I deputati, tuttavia, hanno chiesto al governo ucraino di tutelare i diritti delle minoranze nazionali, inclusi gli ucraini di lingua russa, e hanno chiesto un nuovo regime linguistico che sostenga tutte le minoranze. A tal fine, è accolta la decisione del presidente ucraino di porre il veto sul provvedimento che avrebbe ridotto il diritto di utilizzare lingue minoritarie in Ucraina. LŽazione dellŽUe - Il Parlamento evidenzia la necessità per lŽUe e per i suoi Stati membri di parlare alla Russia con una sola voce e sostenere il diritto dellŽUcraina unita così da poter determinare il proprio futuro liberamente. I deputati accolgono con favore la decisione del Consiglio del 6 marzo di sospendere la liberalizzazione dei visti e i colloqui di cooperazione con la Russia e dicono che in caso di annessione russa della Crimea, lŽUe imporrà rapidamente lŽembargo su armi, restrizioni sui visti, congelamento di beni e misure contro le aziende russe, in particolare nel settore energetico, sempre nel pieno rispetto del diritto comunitario. Mentre i deputati applaudono la decisione dellŽUe di fornire lŽUcraina aiuti pari a 11 miliardi di euro, firmare i capitoli politici dellŽaccordo dŽassociazione e porre in atto immediati tagli alle tariffe doganali per le importazioni Ue di beni ucraini, invitano anche ad accelerare la liberalizzazione dei visti con lŽUcraina e, nel frattempo, a introdurre "procedure di concessione del visto temporanee, molto semplici e a basso costo a livello dellŽUe e degli Stati membri" per i cittadini ucraini. Infine, i deputati concludono che la cooperazione parlamentare tra Parlamento, Duma russa e Consiglio della Federazione non può essere "portata avanti secondo le prassi abituali". La risoluzione è stata approvata per alzata di mano.  
   
 

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