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Notiziario Marketpress di Giovedģ 22 Marzo 2007
 
   
  ENTI LOCALI: CIRINNA“ A SIVIGLIA, ROMA CAPITALE DELL“EUROPA SOSTENIBILE

 
   
  Siviglia, 22 marzo 2007 - "La Capitale d“Italia apporta il contributo delle cittą sui temi dell“integrazione europea, della coesione e della sostenibilitą, in questa grande conferenza che ospita centinaia di delegati, provenienti dall“Europa e dal resto del mondo. E proprio alla fine di questo mese, in Campidoglio, l“Europa unita saluterą il cinquantesimo anniversario di una tappa importante di questo cammino: i Trattati di Roma firmati il 25 marzo del 1957 nella storica Sala degli Oriazi e Curiazi. Non sarą una semplice cerimonia, ma piuttosto un momento di riflessione per ribadire e sollecitare un impegno comune: in un“ottica che vede Roma Capitale dell“Europa sostenibile". A parlare č l“on. Monica Cirinną, Vicepresidente vicario del Consiglio comunale di Roma, intervenuta ieri mattina a Siviglia (Spagna), in rappresentanza del Sindaco Walter Veltroni, alla “Quinta Conferenza Europea delle Cittą Sostenibili“. Tale campagna mira a indurre gli enti locali europei ad adottare politiche di sostenibilitą nell“attuazione della Carta di Aalborg, sottoscritta finora da pił di 2500 enti locali di oltre 40 paesi europei. Al centro dell“intervento di Monica Cirinną č Altiero Spinelli, politico e scrittore, "e soprattutto padre fondatore dell“Europa, per la sua influenza sull“integrazione europea post-bellica e per aver scritto con Ernesto Rossi nel 1941, durante il confino imposto dal regime fascista, il documento base del futuro federalismo europeo, il “Manifesto per un“Europa Libera e Unita“, meglio conosciuto come “Manifesto di Ventotene“. "Molto spetta alla forza delle istituzioni e della politica - continua Cirinną - sta a loro e a noi non consegnare ai cittadini europei l“immagine di un“entitą burocratica, lontana dalla loro vita quotidiana e attenta solo alle grandi questioni economiche e finanziarie". "Ogni nostalgia nazionalistica č del tutto anacronistica - prosegue Monica Cirinną - in un“Europa debole e divisa nessuno Stato nazionale, grande o piccolo che sia, č in grado di assicurare ai suoi cittadini prosperitą, sicurezza, libertą e pace. E“ solo l“Unione che non cancella identitą e culture nazionali. E noi autoritą locali ci siamo assunti responsabilitą precise firmando la Carta di Aalborg nel 1994 e sottoscrivendo quegli impegni dieci anni dopo, nel 1994, per tradurre quelle responsabilitą nella nostra azione quotidiana di amministratori per un governo sostenibile delle nostre comunitą. Da rappresentante di una cittą come Roma auspico che, come disse due anni fa l“allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi di fronte al Parlamento di Strasburgo, l“Unione possa davvero essere, come č scritto nel Trattato costituzionale, lo spazio privilegiato della speranza umana". .  
   
 

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