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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Marzo 2014
 
   
  NITRATI, LOMBARDIA: SU NUOVE ZONE TEMO STOP MINISTERI

 
   
   Cremona - "Sulla direttiva nitrati abbiamo gli elementi per rivedere le zone vulnerabili e, a sostegno di ciò, oggi abbiamo gli strumenti scientifici per dire che quelle aree, identificate in passato sulla carta e non con un´analisi reale, sono sbagliate". L´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava tocca - nel corso dell´assemblea annuale di Fedagri - Confcooperative Lombardia - il tema caldo dei nitrati, in vista di andare, la prima settimana di aprile, a Bruxelles, per presentare la nuova mappa delle aree vulnerabili (in cui il carico di azoto per ettaro/anno dovrà rimanere entro i livelli dei 170 chilogrammi, contro i 340 delle zone non vulnerabili). Aree che risulteranno inferiori di circa il 20-30 per cento rispetto alle attuali. Regioni Possono Rivedere Le Zvn - "Ci siamo inseriti per difendere la zootecnia e rivedere la geografia delle ´Zvn´ - spiega Fava - sulla scorta della cosiddetta ´norma deroga´, che prevede che ogni quattro anni le Regioni possano rivedere le proprie zone vulnerabili. La Lombardia l´ha fatto, consapevole che il comparto allevatoriale debba essere tutelato e sostenuto, non accusato ingiustamente". Tuttavia, ammonisce Fava, "serve compattezza del mondo agricolo e del sistema. Nei giorni scorsi il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro ha dichiarato che la richiesta di deroga non può essere avanzata a Bruxelles dalla Regione Lombardia e si dice sicuro che il negoziato sarà condotto dallo Stato. Io non ne sono così sicuro, perché, se lo Stato italiano avesse voluto salvaguardare la zootecnia, l´avrebbe fatto prima". Sara´ Battaglia Vera - Più che verso Bruxelles, i timori di Fava vanno verso i Ministeri delle Politiche agricole e dell´Ambiente. "Credo che saranno loro a bloccare il negoziato - avverte -. Ma, a quel punto, sarà battaglia vera e voglio vedere da che parte staranno gli agricoltori".  
   
 

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