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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Marzo 2007
 
   
  INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE DEL VENETO GIANCARLO GALAN A MERIDIANO SANITÀ: IDEE E PROPOSTE PER MIGLIORARE LA SANITÀ IN ITALIA SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA

 
   
  Venezia, 22 marzo 2007 - La sfida futura della sanità veneta si baserà fondamentalmente sulla capacità di mantenere elevati i livelli dei servizi socio sanitari erogati ai cittadini e sulla consapevolezza che questi debbano risultare da un processo di rivisitazione strutturale e funzionale della rete ospedaliera e della rete territoriale. L´attuale modello, risultato oggettivamente troppo oneroso sia dal punto di vista economico che organizzativo, rischia di non poter più soddisfare compiutamente i bisogni manifestati dai cittadini. Una sapiente gestione del rapporto tra i servizi erogati ed i costi complessivi del Sssr non è solo parte dell´atteso buon governo regionale, ma è un obbligo derivante da un fondamentale aspetto del Ssn attualmente vigente che è quello della diretta correlazione tra responsabilità e risorse disponibili per ogni Regione. Ai bisogni si dovrà dunque rispondere con modelli organizzativi flessibili basati sulla gestione delle emergenze, della prevenzione, delle specialità clinico chirurgiche complesse, delle patologie croniche e della non autosufficienza. La possibilità di assicurare l´efficace messa a punto di una organizzazione integrata di risposta ai bisogni emergenti si presenta come risorsa fondamentale connaturata al modello senza la necessità di ricorrere a ulteriori cambiamenti legislativi. E l´integrazione socio sanitaria si conferma come strategia fondante del modello perseguita in tutti gli ambiti del sistema: istituzionale, gestionale, professionale. L´innovazione dovrà essere seguita a livello organizzativo: adottando migliori pratiche gestionali e organizzative adeguate all´evoluzione del sociale e dell´epidemiologia, delle conoscenze scientifiche e dei sistemi di cura; a livello biomedico: introducendo tecnologie diagnostiche e terapeutiche di provata qualità; a livello tecnologico informatico e telematico: inserendo tecnologie informatiche e telematiche che promuovano la crescita qualitativa dei servizi. Gli obiettivi strategici del sistema Le linee di sviluppo dell´azione di governo regionale nel settore socio sanitario si articoleranno nelle seguenti direttrici fondamentali: completamento del processo di regionalizzazione e di aziendalizzazione, riassetto strutturale,,rilancio delle politiche di promozione della salute e prevenzione, riadeguamento finanziario,rilancio dell´integrazione socio sanitaria e più complessivamente del ruolo regionale nel settore dei servizi sociali. La programmazione regionale avrà funzione di indirizzo del settore e perseguirà obiettivi di equità, universalità dell´accesso, riequilibrio solidale, nonché efficacia ed efficienza; inoltre, sarà il regolatore dell´ integrazione dei servizi e verrà negoziata tra i livelli del Sistema; l´attuazione del principio dell´accreditamento, che non farà discriminazioni tra la natura giuridica dei soggetti erogatori, rappresenterà il regolatore del Sistema e si coniugherà, nel metodo e negli strumenti, con gli obiettivi di efficacia, efficienza ed economicità nonché con la mission di qualità del Sistema tracciata dalla programmazione regionale; le Aziende Ulss svolgeranno funzioni di coordinamento degli erogatori sociosanitari, all´interno di vincoli qualitativi e quantitativi regionali con l´attivazione di aree vaste su base provinciale e sovra provinciale. La linea indicata punta decisamente alla progressiva reingegnerizzazione dei processi e dei prodotti ovviamente con la gradualità richiesta dal cambiamento di sottosistemi organizzativi complessi che, nonostante la rilevanza del capitale strumentale investito, si fondano in prevalenza sul fattore umano. Coerentemente con i principi del Ssn, gli obiettivi strategici tra loro strettamente interrelati sono: A. L´erogazione in modo uniforme ed appropriato di Lea (Livelli essenziali di assistenza) e Liveas (Livelli essenziali di assistenza sociale) B. Il riassetto del Sistema sanitario regionale C. Il potenziamento della promozione della salute. D. Il rinnovamento del sistema delle cure. E. La promozione della qualità continua. F. La qualificazione dell´innovazione. G. La partecipazione dei cittadini. Le strutture di governo regionale e gli ambiti delle aziende ulss L´ obiettivo generale è rendere omogeneo e flessibile il sistema. Come? Rafforzando il ruolo guida della Segreteria Regionale Sanità e Sociale nei confronti delle Aziende Ulss e delle Aziende Ospedaliere. La Segreteria provvederà a individuare forme di raccordo con l´Agenzia regionale per i servizi socio sanitari per la condivisione delle attività. L´approccio di gestione è quello di una Regione Holding e di Aziende Ulss autonome, ma fortemente legate alla capogruppo tramite processi di delega e di vigilanza gestionale ed economica. Compito della Regione sarà raggiungere livelli sempre più elevati con riguardo: all´introduzione delle soluzioni organizzative meno costose e alla destinazione delle risorse regionali alle attività più appropriate per i cittadini, interpretando il sistema sanitario come un network di aziende cioè come un aggregato di soggetti territoriali e centrali volti alla coproduzione di risultati. Il governo del sistema deve coinvolgere anche i Centri Regionali di Riferimento che saranno orientati nel loro agire dalla Segreteria. La scommessa è quella di attivare economie di scala ed economie di condivisione. Una nuova identificazione territoriale delle Ulss con la priorità di ricondurle ad una dimensione provinciale costituirebbe una valida risposta all´esigenza di servizi qualitativamente e quantitativamente efficaci ed efficienti. A livello di area vasta le Aziende collaborano e si integrano tra loro attraverso modelli quali: accordi generali tra aziende contigue e comunque appartenenti alla stessa provincia, linee progettuali in grado di coinvolgere più aziende, strutturazione di dipartimenti interaziendali, accordi integrativi su funzioni di livello regionale. Tali strumenti consentono di sviluppare ulteriormente scopi comuni a livello di pianificazione strategica, di coordinare attività in alcuni ambiti sanitari, di formazione del personale e di gestione di rapporti con le Università e con le Aziende Ospedaliere, di guidare alcune funzioni nell´area dei servizi al fine di giungere ad innovazioni gestionali. Il monitoraggio della qualità e la valutazione della performance Monitorare la performance in nome della qualità significa misurare le prestazioni, apprezzare i comportamenti agiti, fornire un feedback, al fine di: verificare il grado di raggiungimento dei risultati intermedi;individuare eventuali azioni correttive che si dovessero rendere necessarie; consentire l´eventuale ridefinizione degli obiettivi. La performance dovrà essere valutata secondo una visione sistemica che tenga in considerazione: le principali finalità del sistema, i problemi di salute della popolazione,i risultati sia in termini di salute sia di fattori non direttamente riferiti alla salute, i servizi e le prestazioni erogate, l´organizzazione interna. Infine, la performance dovrà essere validata sul piano economico finanziario, socio sanitario (stato di salute e di benessere sociale), organizzativo (erogazione del servizio). . .  
   
 

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