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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Marzo 2014
 
   
  UNA NUOVA LEGGE PER LA CULTURA E LO SPETTACOLO DAL VIVO PER IL LAZIO

 
   
   Roma, 19 marzo 2014 - Un Testo Unico sullo Spettacolo dal Vivo e la Promozione Culturale. La Regione l’ha approvato dopo mesi di confronti con i diversi soggetti coinvolti. L’obiettivo è quello di valorizzare la cultura anche rispetto alla sua valenza sociale e di aggregazione e formazione dei cittadini. Cosa prevede il Nuovo testo? Certezza delle risorse, per ricostruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e operatori culturali la Regione stanzia 2,3 milioni di nuove risorse: di queste, 2 milioni andranno all’istituzione del Fondo Unico per lo Spettacolo dal Vivo e 300mila euro al nuovo Fondo per la promozione culturale. Sarà istituito, inoltre, anche un Fondo di Garanzia: l’obiettivo è quello di facilitare l´accesso al credito per operatori e imprese del settore. Con altri 2,1 milioni di euro, invece, la Regione sosterrà rassegne e festival presentati alla fine dello scorso anno. Oltre 4 milioni, quindi, le risorse complessive. Semplificazione. Grazie al nuovo testo unico la Regione supera sei leggi esistenti e sistemando numerose norme contenute nei diversi provvedimenti legislativi adottati nel corso degli anni. Rafforzamento del Sistema Cultura. Per restituire spazio e centralità a questo settore e ai suoi protagonisti saranno sostenute diverse attività: da quelle di produzione e rappresentazione fino ad arrivare ai laboratori e alle attività di studio, ricerca e sperimentazione. Per la prima volta, tra l’altro, sarà dato un riconoscimento anche alle attività amatoriali e a quelle di educazione e formazione. Partecipazione della Regione alle istituzioni culturali. È stata messa a sistema per la prima volta e riguarderà le principali realtà presenti sul territorio, come l’Associazione Teatro di Roma, la Fondazione Accademia Nazionale di S. Cecilia, la Fondazione Teatro dell’Opera di Roma e la Fondazione Musica per Roma. Tra le altre cose saranno sostenute anche l’Associazione Teatrale dei Comuni del Lazio. E poi sarà anche regolamentata la partecipazione della Regione alla Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura. Riconoscimento dell’impresa culturale e creativa. La Regione Lazio è la prima in Italia a farlo all’interno di un testo di legge. Tante le iniziative che verranno sostenute: dalla partecipazione di operatori e imprese del settore ai programmi europei all’internazionalizzazione, dall’accesso al credito alla creazione di nuove imprese culturali, in particolare giovanili e femminili. Altre iniziative riguarderanno l’innovazione tecnologica, l’adeguamento delle strutture e la formazione e la riqualificazione professionale di chi lavora nello spettacolo dal vivo. Partecipazione: per rafforzare il dialogo tra le istituzioni e gli operatori culturali la Regione istituirà un Forum permanente per la cultura e lo spettacolo dal vivo. “Oggi un po´ la storia cambia: dopo 36 anni si produce un nuovo testo sulla cultura - lo ha detto il presidente,Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: “il Lazio non aveva una legge di questo tipo e l´ultimo atto legislativo per la promozione di eventi culturali risale al 1978. Scommettiamo che si può crescere di più, anche grazie agli investimenti sulla cultura– ha aggiunto Zingaretti - non è uno slogan, non è un impegno per il futuro, è una cosa che abbiamo realizzato oggi. La legge sulla cultura fa parte di quel processo di cambiamento della Regione Lazio che sta diventando realtà. Quando sarà approvata lanceremo gli stati generali della cultura". “La legge approvata oggi è un riconoscimento alla centralità dell´impresa culturale, che ha bisogno di maggiori tutele- è il commento di Lidia Ravera, assessore alla cultura e alle politiche giovanili. L´aver iniziato il percorso di questa legge ascoltando – ha detto ancora Ravera - è una piccola rivoluzione della metodologia politica. E con il forum continueremo ad ascoltare gli operatori del settore. È un altro modo di fare, ci conto molto perché occorre continuamente cambiare il tiro. Tutti devono avere un luogo per consumare e produrre cultura” - ha concluso l’assessore.  
   
 

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