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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Marzo 2007
 
   
  L’ARTE DI LEGGERE IL TEMPO CON LA LUCE DA EQUINOZIO A EQUINOZIO, UN’AFFASCINANTE MOSTRA SULL’ OROLOGIO DEI NOSTRI ANTENATI

 
   
  Firenze, 22 marzo 2007 - Alla meridiana, per millenni umile ma raffinato orologio dell’umanità, il Museo di Storia della Scienza di Firenze dedica una mostra spettacolare e affascinante (La linea del sole. Le grandi meridiane fiorentine), che debutta oggi in occasione dell’equinozio di primavera, nel quadro della Xvii Settimana della Cultura Scientifica (19 - 25 marzo). Si concluderà tra sei mesi il 23 settembre, giorno dell’equinozio d’autunno. Tra queste due date in cui, come noto, giorno e notte si equivalgono quanto a durata, sono peraltro previsti tre diversi eventi: il 21 giugno, solstizio d’estate, in piazza dei Giudici sarà inaugurata una meridiana monumentale davanti all’ingresso del Museo. Quella stessa mattina si terrà una dimostrazione nella cattedrale di S. Maria del Fiore, quando la luce solare centrerà perfettamente il disco marmoreo fatto installare nel Xv secolo dall’astronomo Paolo Dal Pozzo Toscanelli. L’evento segna il momento di massima vicinanza tra Terra e Sole. Analoga dimostrazione si terrà il 23 settembre nella Basilica di S. Maria Novella. Tutte queste iniziative, mostra inclusa, si svolgono grazie alla collaborazione del Comune, della Provincia, della Camera di Commercio e dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, istituzioni rappresentate alla conferenza stampa rispettivamente dall’Assessore alla Cultura Giovanna Folonari e dai presidenti Luca Mantellassi ed Edoardo Speranza. Per il Museo, presente il vicedirettore Filippo Camerota, curatore della mostra e del catalogo (Edizioni della Meridiana, pagine 112, € 15), il quale ha elaborato un percorso che parte dalle grandi realizzazioni del Battistero e di S. Maria del Fiore e si snoda fino agli osservatori astronomici del ‘700 (http://brunelleschi. Imss. Fi. It/meridiane/indice. Html). Studi astronomici, riforma del calendario, misura del tempo a fini pratici o religiosi (per esempio, calcolare la data di feste mobili come la Pasqua): sono le problematiche che guidarono questi celebri manufatti, ispirando decorazioni pittoriche (gli emisferi celesti della Sacrestia Vecchia di San Lorenzo e della Cappella dei Pazzi), invenzioni meccaniche (gli orologi da torre di Filippo Brunelleschi e Lorenzo della Volpaia), installazioni cortigiane (la Tribuna degli Uffizi). Com’è fatta una meridiana è noto: orizzontale o verticale che sia, è costituita da uno stilo (o gnomone) orientato verso il sole, che proietta un’ombra su una superficie. Lunghezza e arco disegnato dall’ombra definiscono ora e stagione. Il percorso della mostra prevede installazioni scenografiche, modelli interattivi, strumenti originali, libri, disegni, e una postazione multimediale dalla quale esplorare il territorio fiorentino alla ricerca delle antiche meridiane tuttora esistenti in conventi, ville, torri, palazzi storici. In particolare si possono ammirare oggetti originali di Egnazio Danti, l’astronomo di Cosimo I de Medici, autore della grande sfera armillare e della meridiana tutt’oggi sulla facciata di S. Maria Novella; libri e disegni di Toscanelli e di Leonardo Ximenes, l’astronomo del 700 che completò la linea meridiana del Duomo; l´orologio meccanico, il più antico esistente, costruito da Brunelleschi per il Palazzo dei Vicari di Scarperia. E ancora: spettacolari modelli (in scala 1:1) della meridiana del quadrante astronomico e della sfera armillare di S. Maria Novella e delle linee meridiane del Duomo e della Specola (il primo osservatorio astronomico fiorentino). La mostra si propone anche come laboratorio. Per capire meglio il funzionamento di gran parte di questi strumenti occorre infatti maneggiarli e il personale del Museo sarà perciò a disposizione dei visitatori. Per i ragazzi saranno invece organizzati veri e propri laboratori didattici. Informazioni e prenotazioni: Musei Scientifici Fiorentini, tel. 055. 210866. .  
   
 

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