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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Marzo 2014
 
   
  OLTRE 400.000 RICETTE DEMATERIALIZZATE

 
   
   Trento, 20 marzo 2014 - Sono oltre 400.000 le ricette dematerializzate (per la precisione 400.588) nei primi cento 100 giorni di attivazione del servizio: lo scorso 3 dicembre, infatti, la Provincia autonoma di Trento, tramite l´Azienda sanitaria, ha dato avvio al servizio di "dematerializzazione" delle prescrizioni farmaceutiche, mettendo in pensione la “ricetta rossa”. In sostanza, tramite consenso, il cittadino può ritirare le medicine presentando al farmacista anche la sola tessera sanitaria. "La Provincia - ha commentato l´assessora alla salute e solidarietà sociale Donata Borgonovo Re - attualmente è l´unica realtà a livello nazionale che ha adottato la modalità di completa dematerializzazione delle prescrizioni farmaceutiche e in poco più di tre mesi sono stati circa 160.000 i trentini che hanno ritirato i farmaci esibendo la sola tessera sanitaria. In marzo la percentuale delle ricette dematerializzate, ovvero prodotte senza essere stampate è pari a circa il 60% del totale. Un risultato ottimale, reso possibile dalla determinante e fattiva collaborazione dei medici e dei farmacisti, basti pensare che hanno già aderito al sistema oltre il 93% dei medici di famiglia e che tutte le farmacie presenti sul territorio provinciale sono collegate telematicamente. Possiamo dire - sono state le conclusioni dell´assessora provinciale - che i risultati raggiunti collocano la Provincia autonoma di Trento al primo posto a livello nazionale in termini di copertura e di servizio". , alla conferenza stampa, ad illustrare i dettagli del servizio vi erano, oltre all´assessora Donata Borgonovo Re Diego Conforti referente area innovazione e ricerca sanitaria - Dipartimento salute e solidarietà sociale, Leonardo Sartori, dirigente Servizio sistemi informativi dell´Azienda provinciale per i servizi sanitari, Valter Dapor, responsabile del progetto per l´Apss, Riccardo Roni , responsabile del Servizio Farmaceutico dell´Apss. Cosa cambia con il passaggio alla ricetta elettronica? La Provincia autonoma di Trento è l’unica realtà a livello nazionale che ha adottato la modalità di completa dematerializzazione delle prescrizioni farmaceutiche, secondo quando previsto da un decreto ministeriale del 2011. I cittadini trentini possono - sottoscrivendo il consenso per rendere visibili alle farmacie trentine i dati sulle prescrizioni di medicinali - ritirare i farmaci utilizzando unicamente la tessera sanitaria, senza la necessità di consegnare la tradizionale ricetta rossa. Il servizio è stato avviato il 3 dicembre 2013 e ad oggi (in poco più di tre mesi) circa 160.000 cittadini trentini hanno ritirato i farmaci esibendo la sola tessera sanitaria. Nel caso in cui il cittadino non abbia rilasciato il consenso, i farmaci devono essere ritirati esibendo la tessera sanitaria e il promemoria (un semplice foglio di carta) sul quale è indicata la prescrizione del medico. I cittadini iscritti a Trec - Cartella Clinica del Cittadino sono avvertiti con email circa la disponibilità della prescrizione dei farmaci effettuata dal loro medico. Il cittadino come può rilasciare il consenso privacy? 1. Direttamente al farmacista al momento del ritiro del primo farmaco utilizzando la ricetta elettronica. 2. Al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta. 3. Online tramite il portale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari www.Apss.tn.it  nella sezione “Servizi online” oppure, a breve, attraverso il portale Trec trec.Trentinosalute.net. Il consenso privacy consente al cittadino di recarsi presso qualsiasi farmacia della provincia di Trento con la sola tessera sanitaria e concedere unicamente l’accesso alle proprie prescrizioni di medicinali non ancora erogati. Fino ad ora i consensi espressi per il trattamento dei dati delle ricette farmaceutiche sono oltre 260 mila, le ricette completamente dematerializzate (senza la stampa del promemoria) sono state oltre 400 mila (400.588), a queste si aggiungono quelle con promemoria che sono state oltre 156.000, per un totale di 556.000 ricette elettroniche (dematerializzate e con promemoria). E per i farmaci non mutuabili, come funziona? Per ora non è ancora operativa la gestione digitalizzata della ricetta bianca, cioè quella sulla quale vengono prescritti i farmaci a totale carico del cittadino. Per ottenere i medicinali è quindi ancora necessario presentare la ricetta stampata. È prevista comunque l´estensione della gestione digitalizzata anche per questa tipologia di prescrizione. Principali benefici - Se si pensa che in media ogni assistito ha, per ogni accesso in farmacia, 2 ricette per il ritiro di medicinali, l´introduzione di questa nuova modalità consente di ridurre gli errori nelle prescrizioni, di controllare in modo più efficace e in tempo reale la spesa farmaceutica, oltre ad un risparmio immediato sui costi di stampa delle prescrizioni. Coloro che hanno i vantaggi più evidenti sono i cittadini affetti da patologie croniche e che necessitano di prescrizioni ripetitive: si possono così evitare attese nello studio del medico per avere le ricette dei farmaci abitualmente assunti. La ricetta rossa scompare definitivamente? No. La ricetta rossa è ancora utilizzata per prescrivere gli esami diagnostici e specialistici e nel caso in cui il medico non abbia la possibilità di accedere al sistema telematico, come ad esempio durante le visite a domicilio. È comunque prevista l’estensione graduale della ricetta elettronica anche alle prescrizioni specialistiche, a partire da quelle di laboratorio. Quali sono i tempi per la messa a regime? Dopo tre mesi i medici di famiglia (pediatri e medici di medicina generale) che utilizzano il nuovo sistema sono oltre il 93% (422 su 456); il restante 8% dei medici di famiglia sarà operativo entro breve. Il sistema è a regime per tutti i medici ospedalieri e 639 medici lo hanno già utilizzato. Tutte le 153 farmacie presenti sul territorio provinciale sono attive e collegate telematicamente al sistema aziendale per acquisire le prescrizioni e per rendicontare i farmaci consegnati ai cittadini. Ogni giorno sono prodotte mediamente circa 12.000 ricette (4,5 milioni in un anno) di cui nel mese di febbraio circa il 53% in modalità completamente dematerializzata (cioè senza stampa su supporto cartaceo), percentuale che al momento nel mese di marzo è salita al 61% del totale.  
   
 

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