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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Marzo 2014
 
   
  AGRICOLTURA, CUNEO - PREZZI ALL´INGROSSO IN DIMINUZIONE NEL IV TRIMESTRE 2013

 
   
  Nel settore cerealicolo il granoturco nazionale ha registrato il ribasso più elevato, pari a 66 euro alla tonnellata, seguito dal frumento nazionale che ha perso 61 euro e dall´orzo nazionale con un calo di oltre 52 euro. I prezzi dei cereali, quotati alla Borsa merci di Cuneo ma anche sulle principali piazze nazionali, risentono fortemente dell’attuale contesto europeo e mondiale dove i raccolti nel 2013 sono sono stati ampiamente superiori allo scorso anno. Dagli ultimi dati diffusi dal Comitato delle organizzazioni professionali agricole dell’Unione europea (Copa-cogeca) le stime finali della campagna cerealicola Ue 2013-2014 hanno confermato un buon raccolto e una buona qualità, con un aumento del 4,5% rispetto ai livelli dell´anno scorso. In particolare il Copa Cogeca prevede che la produzione di frumento tenero aumenterà del 6,9% arrivando a 135,8 milioni di tonnellate, che la produzione di orzo crescerà del 6% (58,3 milioni di tonnellate) e dello 0,4% il granoturco (62,1 milioni di tonnellate). Anche nei paesi dell’est Europa, in Sud America e negli Stati Uniti si registrano produzioni record, con conseguente calo dei prezzi mondiali e, di riflesso, quelli locali. A tutto ciò si aggiunge una campagna, a livello provinciale, al di sotto dei livelli dell’anno precedente. La produzione è stata inferiore al 2012, sia per il frumento ma soprattutto per il granoturco, a causa dell’andamento climatico sfavorevole che ha inciso in modo determinante sulle rese e sulla qualità dei cereali. Considerato l’eccessivo deprezzamento delle quotazioni, è supponibile nel prosieguo della campagna commerciale un rialzo. Opposto trend per i prezzi del fieno maggengo e della paglia di grano, in crescita rispettivamente di 19 e di 18 euro alla tonnellata. In questo trimestre, nel comparto frutticolo, sono state prese in considerazione le varietà di frutta tipiche stagionali, con riferimento alle quotazioni delle mele, pere e actinidia. I prezzi delle principali varietà di mele sono risultati in calo rispetto al corrispondente periodo del 2012, mediamente di 10 centesimi al kg. In rialzo le quotazioni delle pere e della nocciola Piemonte Igp, rispettivamente di 30 e 39 centesimi al kg. Pure il peperone ha espresso un aumento di 12 centesimi al kg. Stazionaria l´actinidia. Il mercato delle mele, con le dovute variabili tra i diversi gruppi varietali, è stato caratterizzato da forte domanda iniziale; nelle settimane successive, la situazione si è normalizzata. Mentre nel mese di dicembre, e in corrispondenza con le festività natalizie, la domanda è notevolmente rallentata, mostrando già alcuni segnali verso gli ultimi giorni dell’anno. Va rilevato come da diversi anni, a fare dal traino al mercato, siano soprattutto le destinazioni cosiddette “d’oltremare”, mentre è sempre più difficile e fermo il mercato europeo. Per quanto riguarda l’actinidia la richiesta è sempre stata superiore all’annata precedente e ciò, unito alla forte contrazione produttiva prevista nell’emisfero Sud, ha fatto si che sia la domanda, che la remunerazione del prodotto, fossero sempre elevate. Il rialzo della quotazioni della Nocciola Piemonte testimonia il crescente interesse da parte del mercato, avvalorato ulteriormente da un numero sempre più ampio di produttori che aderiscono allo sp  
   
 

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