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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Marzo 2014
 
   
  TAJANI E SQUINZI A MILANO CON I MINISTRI GUIDI E LANZETTA E, I PRESIDENTI DI LOMBARDIA, CAMPANIA, SICILIA, TOSCANA E PUGLIA, APRE L´EVENTO: "UN NUOVO BILANCIO UE PER IL RINASCIMENTO INDUSTRIALE EUROPEO" 150 MILIARDI DA FONDI REGIONALI UE, ORIZZONTE 2020, E COSME PER LA REINDUSTRIALIZZAZIONE

 
   
   Milano, 25 marzo 2014 - Martedì 25 marzo, alle ore 09.00 presso il Palazzo delle Stelline a Milano, il Vicepresidente della Commissione europea, responsabile per l´Industria e l´imprenditoria, Antonio Tajani, aprirà i lavori del convegno "Un nuovo bilancio per il Rinascimento industriale europeo" promosso dalla Commissione europea in collaborazione con Confindustria. All´apertura interverranno anche il Ministro delle Coesione Territoriale, Carmela Maria Lanzetta, e il Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. I lavori proseguiranno con due panel dedicati all´utilizzo del nuovo bilancio Ue 2014-2020 e all´accesso al credito. Parteciperanno i Presidenti delle Regioni Lombardia, Toscana, Sicilia, Puglia, e Campania, l´assessore alla formazione, ricerca e lavoro dell´Emilia Romagna, oltre ai rappresentanti del mondo imprenditoriale, finanziario e universitario. Chiuderà i lavori, il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi. Al centro del dibattito, l´attuazione da parte di governi e regioni della strategia europea per passare dal 15 al 20% di Pil legato al manifatturiero, con un maggiore utilizzo dei fondi Ue per attirare investimenti per la competitività industriale e accesso al credito e, per migliorare l´accesso ai mercati e il contesto in cui operano le imprese. Programma dei lavori - 9.00 Saluti introduttivi: Antonio Tajani, Vice Presidente Commissione Europea . Carmela Maria Lanzetta, Ministro per gli Affari Regionali. Giorgio Squinzi, Presidente di Confindustria. 9.45 Punto stampa. 10.15 Panel I: fondi Ue per attirare investimenti industriali. Roberto Maroni, Presidente regione Lombardia. Enrico Rossi, Presidente regione Toscana. Rosario Crocetta, Presidente regione Sicilia . Nichi Vendola, Presidente regione Puglia. Stefano Caldoro, Presidente regione Campania. Luisa Todini, Presidente Todini Finanziaria e consigliere Salini Costruttori. Pasquale Natuzzi, presidente e Ad del Gruppo Natuzzi. 12.00 Panel Ii: fondi Ue per accesso al credito e venture capital. Alberto Baban, Presidente Piccola Industria, Confindustria. Antonio Gozzi, Presidente di Federacciai. Patrizio Bianchi, Assessore scuola, formazione, università e ricerca, lavoro, Emilia Romagna . Pier Luigi Gilbert, Ad, Fondo Europeo degli Investimenti. Alessandro Cataldo, responsabile Corporate Banking in Italia, Unicredit. Nicola Trevisan, Ad di Venetonanotech. Marco Cantamessa, Presidente di I3p, Incubatore di Imprese Innovative, Politecnico di Torino. Modera: Roberto Napoletano, Direttore del Sole24ore (tbc). 13.30 Conclusioni Federica Guidi, Ministro dello Sviluppo Economico. La Commissione europea ha messo l´economia reale, le Pmi, il lavoro, al centro dell´agenda politica. Non era scontato. Solo qualche anno fa imperava il pensiero dominante di un´Europa post industriale, focalizzata su servizi e finanza. La crisi ci ha mostrato i danni legati a una finanza autoreferenziale e senza regole e, la fragilità di economie prive di una solida base industriale. Abbiamo aperto gli occhi: senza industria non si cresce e non si crea lavoro. Difatti, buona parte delle nostre esportazioni, dell´occupazione, della ricchezza, dipendono dall´industria. Senza radici profonde nel manifatturiero, anche l´economia dei servizi s´inaridisce. E´ dal processo industriale che nasce la maggior parte dell´innovazione. Questa nuova visione di centralità dell´industria guarda al futuro: non vecchie ciminiere inquinanti, ma una produzione moderna, con in primo piano qualità, sostenibilità e nuove tecnologie. In un sistema dove servizi, finanza e manifattura, lungi dall´essere contrapposti, sono indissolubilmente legati. La crisi ha accelerato il declino industriale per cui abbiamo perso 4 milioni di posti e 350 miliardi d´investimenti, scivolando al record storico di solo il 15% di Pil legato al manifatturiero. In molte regioni del Sud un giovane su due non trova lavoro. Per questo la Commissione ha adottato la strategia "Per un Rinascimento Industriale Europeo" per riportare il Pil del manifatturiero al 20% entro il 2020, partendo da innovazione e formazione, anima e cuore pulsante della nuova rivoluzione industriale. Solo con più investimenti in innovazione industriale l´Europa può dare vere risposte ai problemi di crescita, occupazione, scarsità delle risorse, surriscaldamento, che abbiamo davanti. Per la prima volta, oltre all´agricoltura, anche l´industria ha un bilancio: quasi 1/6 delle risorse comunitarie da qui al 2020 sono destinate all´innovazione e alla competitività industriale. Oltre 100 miliardi di euro dai Fondi regionali, 40 miliardi dal nuovo programma per la ricerca e l’innovazione “Orizzonte 2020” che, per la prima volta, si potranno sommare ai fondi regionali; 2,3 miliardi da Cosme, per favorire l’accesso al credito e competitività delle piccole e medie imprese. Con i cofinanziamenti nazionali, i prestiti della Banca Europea d´Investimento e le risorse private possiamo mobilizzare fino a 1000 miliardi. Molti governi sostengono la Commissione con l´iniziativa degli “Amici dell’industria” per definire un’ambiziosa agenda per il Vertice di marzo, il primo dedicato all´industria. L´evento di Milano, che segue di pochi gironi il vertice, ha l´obiettivo di informare sulle nuove opportunità che si aprono attraverso un utilizzo del bilancio Ue più mirato all´obiettivo della reindustrializzazione.  
   
 

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