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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Marzo 2014
 
   
  LOMBARDIA. RIFORMA PAC: DAL 2019 MENO AIUTI DIRETTI BUROCRAZIA IN AUMENTO PESERA´ SU PICCOLE AZIENDE

 
   
  Castellucchio/mn, - "Uno dei grandi problemi della Pac sarà l´aggravio di burocrazia, che si ripercuoterà sui costi delle imprese agricole. E le maggiori difficoltà peseranno sulle piccole e medie aziende, più che su quelle grandi. Al punto che potrebbero anche esserci realtà che rinunceranno alla Pac per non sottostare a tutti i vincoli che opprimeranno la libertà di impresa". A dirlo è l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, durante il tour di imprese agricole e dell´agroalimentare nel Mantovano. "C´è chi ha avuto il coraggio di dire che la riforma della Pac è stata positiva per l´Italia - ha aggiunto Fava -. A parte l´aumento di fondi che ha ottenuto la Lombardia sullo Sviluppo rurale, non vedo elementi per una lettura benevola". Necessario Sostegno Accoppiato Su Zootecnia - Mentre il Programma di sviluppo rurale lombardo è in fase di ultimazione, confermando la leadership della Regione anche in termini di pianificazione a sostegno del sistema agricolo, le incognite arrivano dal Primo pilastro della Pac, la cui declinazione è in mano al Ministero delle Politiche agricole. "Le prospettive sono estremamente negative con la convergenza - ha specificato Fava - in quanto per le aziende della pianura padana i pagamenti diretti diminuiranno da qui al 2019 del 55 per cento. Se non si procede con un sostegno accoppiato destinato in prevalenza sulla zootecnia, per gli allevatori lombardi lo scenario si farà molto più pesante". Visitate Aziende Carrobbio E San Donato - Fra le realtà visitate questo pomeriggio dall´assessore Fava figura nell´ambito del settore lattiero caseario la società agricola Carrobbio di Giorgio Cecchin, una realtà con 150 vacche in lattazione e 280 capi totali, per una produzione di circa 17.000 quintali di latte all´anno. L´azienda Cecchin, che si trova a Castellucchio (Mantova), coltiva 160 ettari a mais, erba medica, frumento, pisello proteico e soia per l´alimentazione dei bovini in condizioni di autosufficienza. Tappa successiva della visita mantovana è stato il caseificio cooperativo San Donato, che lavora i 102.000 quintali di latte conferiti annualmente dai 9 soci e produce 18.000 forme di Grana padano, per il 50% conferite al Virgilio.  
   
 

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