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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Marzo 2014
 
   
  LA SANITÀ ONLINE: A CHE PUNTO SIAMO?

 
   
 

Bruxelles, 25 marzo 2014 - "L´europa sta affrontando una crisi di assistenza sanitaria a causa dell´invecchiamento della popolazione. Utilizzando al meglio la tecnologia digitale possiamo ridurre i costi, ridare il controllo al paziente, rendere più efficiente la sanità e aiutare i cittadini europei ad essere attivi nella società più a lungo". Dobbiamo continuare a prendere il polso della situazione", ha dichiarato Neelie Kroes. La sanità online: a che punto siamo? Qual è la diagnosi? Secondo due indagini svolte nelle unità ospedaliere di cura intensiva (dedicate cioè alle cure mediche o chirurgiche a breve termine) e tra i medici generici d´Europa, l´utilizzo della sanità online ha iniziato a prendere piede: il 60% dei medici generici utilizzava gli strumenti di assistenza sanitaria online nel 2013, con un aumento del 50% rispetto al 2007. Ma occorre fare molto di più. Tra i principali dati che le indagini hanno messo in luce: i paesi nei quali si registra la maggiore diffusione della #sanità online sono la Danimarca (66%), l´Estonia (63%), la Svezia e la Finlandia (entrambe al 62%). I profili completi per paese sono disponibili qui. I servizi di sanità online sono ancora utilizzati perlopiù per la registrazione e la trasmissione tradizionale, anziché per scopi clinici, come le visite online (solo il 10% dei medici generici svolge visite online). In fatto di digitalizzazione delle cartelle cliniche dei pazienti, i Paesi Bassi si piazzano primi con una percentuale di digitalizzazione dell´83,2%; in seconda posizione troviamo la Danimarca (80,6%) e in terza il Regno Unito (80,5%). Tuttavia, appena il 9% degli ospedali in Europa permette ai pazienti di accedere online alla propria cartella clinica e la maggior parte di essi dà solo un accesso parziale. Quando adottano la sanità online, gli ospedali e i medici generici si scontrano con numerosi ostacoli che vanno dalla mancanza di interoperabilità alla mancanza di un quadro normativo e di risorse. Nel commentare l´indagine, la Vicepresidente della Commissione @Neeliekroeseu ha dichiarato: "Dobbiamo intervenire per cambiare la mentalità nel settore sanitario in tempo brevi. Il fatto che sei medici generici su dieci utilizzino gli strumenti di sanità online indica che incominciano a prenderci la mano, ma a noi serve un´impennata! È assurdo che appena il 9% degli ospedali in Europa permetta ai pazienti di accedere online alla propria cartella clinica. Auspico che i governi, gli innovatori nel campo dell´alta tecnologia, le compagnie di assicurazioni, le aziende farmaceutiche e gli ospedali uniscano le forze per dare vita a un sistema di assistenza sanitaria innovativo ed efficiente sotto il profilo dei costi, con maggiore controllo e trasparenza per il paziente." Il Commissario per la Salute, Tonio Borg, ha aggiunto: "Le soluzioni basate sulla sanità online possono portare a cure migliori per i pazienti e a sistemi sanitari più efficienti. Le indagini indicano che alcuni Stati membri sono chiaramente in testa nell´uso delle prescrizioni elettroniche e delle cartelle cliniche digitalizzate e possono essere fonte di ispirazione per gli altri. Mi aspetto che tutti gli Stati membri comprendano il potenziale delle soluzioni basate sulla sanità online e collaborino a tale riguardo nell´ambito della nostra rete europea di sanità online." Perché le lunghe attese? Alla domanda sul perché non utilizzino di più i servizi di sanità online, i medici generici hanno addotto come motivo la scarsa remunerazione (79%), le conoscenze informatiche insufficienti (72%), la mancanza di interoperabilità dei sistemi (73%) e la mancanza di un quadro normativo sulla riservatezza per le comunicazioni per e-mail tra medico e paziente (71%). Contesto - Gli studi hanno valutato l´utilizzazione degli strumenti e dei servizi digitali nella sanità: uso e accesso alle cartelle cliniche digitalizzate, telemedicina, scambio di informazioni tra professionisti, ecc. Questi servizi, se dispiegati pienamente, forniscono ai pazienti un´informazione più completa e li coinvolgono maggiormente nelle proprie cure sanitarie. Inoltre permettono un accesso migliore alla consulenza e all´assistenza sanitaria e migliorano l´efficienza dei sistemi sanitari nazionali. Tra gli strumenti di sanità online si annoverano: a) le cartelle cliniche digitalizzate; b) lo scambio di informazioni sanitarie; c) la telemedicina e d) le cartelle sanitarie personali. Scambio di informazioni sanitarie: Nell´unione europea il 48% degli ospedali condivide per via elettronica alcune informazioni mediche con medici generici esterni e il 70% degli ospedali le condivide con operatori sanitari esterni. I migliori risultati si registrano in Danimarca, in Estonia, in Lussemburgo, nei Paesi Bassi e in Svezia (il 100% dei loro ospedali pratica lo scambio di informazioni ad un qualche livello). I medici generici fanno un uso limitato delle prescrizioni elettroniche e delle interazioni con i pazienti per e-mail (32% e 35% rispettivamente). I tre paesi in vetta alla classifica per le prescrizioni elettroniche sono l´Estonia (100%), la Croazia (99%) e la Svezia (97%), mentre per quanto riguarda l´uso dell´e-mail troviamo la Danimarca (100%), l´Estonia (70%) e l´Italia (62%). Meno dell´8% degli ospedali dell´Ue condivide informazioni mediche per via elettronica con operatori sanitari stabiliti in altri paesi dell´Ue. Telemedicina Appena il 9% degli ospedali offre ai pazienti la possibilità di essere seguiti a distanza, il che ridurrebbe la necessità di degenze in ospedale, permettendo così ai pazienti di vivere autonomamente in condizioni di maggiore sicurezza. Meno del 10% dei medici generici svolge visite online con i pazienti e meno del 16% consulta altri specialisti medici online. Https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/european-hospital-survey-benchmarking-deployment-ehealth-services-2012-2013

 

 
   
 

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