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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Marzo 2014
 
   
  DISPERSIONE SCOLASTICA: PER ASSESSORATO ALL´ISTRUZIONE UMBRIA VIRTUOSA CONFERMA APPROPRIATEZZA PROGRAMMAZIONE REGIONALE

 
   
  Perugia, 25 marzo 2014 – La collocazione dell´Umbria tra le Regioni italiane più virtuose sul fronte dell´abbandono scolastico, con una dispersione del 18,2 per cento contro il 27 per cento della media nazionale, confermano l´appropriatezza delle scelte operate dalla Regione Umbria in materia di istruzione: commentano così i rappresentanti dell´assessorato regionale all´Istruzione, i dati del Miur rielaborati e diffusi da "Tuttoscuola" e, secondo i quali, in Italia la quota di giovani che abbandona gli studi è superiore alla media europea Nel Centro Italia – spiegano dall´assessorato all´Istruzione - in controtendenza col resto del paese, il tasso di abbandono cresce dal 2009 al 2011, al contrario l´Umbria - con un andamento in un primo momento più altalenante - dal 2011 registra una riduzione del tasso di abbandono e, stando ai dati del 2010 e 2011 forniti dall´Istat, si conferma tra le regioni con la più alta percentuale di persone di 20-24 anni in possesso di almeno il diploma e con la più alta partecipazione al sistema di istruzione e formazione tra i giovani di 20-29 anni. E ciò è un segno molto positivo visto anche che la nostra è una delle regioni con la più alta incidenza di popolazione scolastica proveniente da paesi esteri. Per agevolare tale processo la Regione Umbria nell´anno scolastico 2011-2012, ha avviato il sistema regionale di istruzione e formazione professionale (Iefp), con una prima fase di sperimentazione messo definitivamente a regime con la legge con la legge regionale "30/2013". Il testo di legge, suddiviso in 6 articoli, prevede percorsi di durata triennale che si concludono con il conseguimento di una qualifica professionale e quindi con il titolo per l´accesso al quarto anno del sistema di istruzione. Il sistema è così suddiviso: primo anno di frequenza presso un istituto professionale statale, anche con integrazione oraria con le agenzie formative, secondo e terzo anno di frequenza presso un istituto professionale statale, ovvero presso un organismo di formazione professionale per il conseguimento dell´attestato di qualifica rilasciato al termine del terzo anno che costituisce titolo per l´accesso al quarto anno del percorso stabilito, percorsi di durata quadriennale che si concludono con il conseguimento di un diploma professionale che, in applicazione della disciplina nazionale (decreto legislativo "226/2005"), costituisce titolo per l´accesso ai percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore. Successivamente, previa frequenza di apposito corso di studio annuale, chi vorrà potrà arrivare a sostenere l´esame di Stato per l´accesso all´Università, all´alta formazione musicale e coreutica, nonché agli istituti tecnici superiori. La Regione – spiegano dall´assessorato - in applicazione delle linee guida nazionali, favorisce il passaggio tra sistemi formativi e la permeabilità tra indirizzi e percorsi, sia per contrastare l´abbandono scolastico, che per consentire ai ragazzi la possibilità di cambiare il proprio percorso di formazione seguendo la propria maturazione o mutando le proprie esigenze. E sulla necessità di aiutare i ragazzi a scegliere il migliore orientamento scolastico abbiamo molto spinto in questi ultimi tempi e continueremo a lavorare anche per il futuro. Con questo sistema - viene specificato - gli studenti nel primo anno possono riflettere se restare a scuola per poi decidere se restare nel canale dell´istruzione, oppure uscire due anni nella formazione professionale per poi eventualmente tornare e conseguire il diploma in un istituto professionale.  
   
 

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