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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Marzo 2014
 
   
  EMERGENZA PROFUGHI: LA PROSSIMA VOLTA PIÙ PROGRAMMAZIONE: LA TOSCANA UNA RISORSA

 
   
  Firenze, 25 marzo 2014 – Centoquaranta profughi arrivati, altri 240 attesi all´aeroporto di Pisa e Regione completamente bypassata, nonostante che la Toscana abbia inaugurato tre anni fa un modello di accoglienza diffusa con la prima emergenza dal Nord Africa e quel modello abbia anche, alla fine, ben funzionato. Con mille e ottocento profughi passati in poco meno di due anni dai centri di accoglienza toscani, i primi cinquecento fuggiti dalla Tunisia e altri 1300 in arrivo poi dalla Libia, ospiti in cento venti strutture diverse. In ottanta, lo scorso ottobre, ancora in Toscana. "Capiamo l´emergenza che si è trovato di fronte il Governo" premette la vice presidente ed assessore alla politiche sociali della Toscana, Stefania Saccardi. I profughi partiti dalla Tunisia e dal Nord Africa, siriani per lo più quelli giunti ieri in Toscana, sono stati raccolti in mare e le navi della Marina ne hanno sbarcati cinquemila nei porti. "Capiamo l´emergenza – riprende Saccardi –, ma la prossima volta dobbiamo provare a gestirla in modo più programmato". "Soprattutto – aggiunge Saccardi – chiediamo di coinvolgere le Regioni, che nell´accoglienza diffusa sul territorio, assieme a Province e Comuni, sono una risorsa e non certo una difficoltà". Il Ministero dell´Interno ieri pomeriggio ha chiamato le Prefetture, che in poche ore si sono attivate ed hanno cercato accoglienza agli immigrati in arrivo: a volte coinvolgendo le amministrazioni comunali, a volte no. "La Toscana è stata la Regione che ha inaugurato nel 2011 il modello di accoglienza diffusa per i profughi che fuggivano dal Nord Africa: può dunque dare una mano al Governo" rivendica Saccardi, che si augura dunque per il futuro un coinvolgimento diretto. Sbloccare i posti Sprar - Al ministro dell´Interno la vice presidente della Toscana chiede di sbloccare anzitutto i posti per i rifugiati e chi richiede asilo. Sono i cosiddetti posti Sprar. Ce ne sono trecento al momento liberi in Toscana, in più strutture: dal Villaggio La Brocchi in Mugello a villa Pieragnoli a Firenze, tanto per citarne alcune. Il capitolo del ministero però è vuoto. "Chiediamo che venga ricostituito velocemente" dice Saccardi. L´europa si faccia sentire - Poi rivolge un invito diretto a Renzi. "I confini del nostro Paese non sono solo i confini d´Italia ma d´Europa. Il presidente del Consiglio (che lo sa bene per aver affrontato da sindaco tante emergenze) sono certo che lo saprà fare presente nel corso della prossima missione europea, perché l´Europa non può chiedere solo rigore nei conti e poi dimenticarsi di un´emergenza come questa". I Comuni chiedono di essere coinvolti - Anche l´Anci, l´associazione dei Comuni toscani, è sulla stessa lunghezza d´onda. "I Comuni toscani hanno messo a disposizione oltre 500 posti per l´accoglienza dei richiedenti asilo, in convenzione con il ministero dell´interno e dell´Anci" ricorda Stefania Magi, responsabile immigrazione per l´Anci. Alle amministrazioni comunali Saccardi riconosce di essersi ieri "mosse con grande senso di responsabilità, nonostante lo scarso preavviso". "Il Ministero dell´interno – prosegue Magi - ha attivato però ad oggi solo parzialmente i cinquecento posti Sprar e sta provvedendo ad invii improvvisati. Eppure la qualità di questa esperienza è stata riconosciuta come buona prassi a livello europeo. Le amministrazioni comunali hanno attivato le migliori risorse per l´integrazione e l´autonomia, coinvolgendo il terzo settore, costruendo e rafforzando reti locali. E gestire bene l´accoglienza ha significato contenere i costi, rispettare la dignità delle persone accolte e le esigenze dei territori che accolgono". Per questo i Comuni toscani chiedono di essere coinvolti.  
   
 

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