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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Marzo 2014
 
   
  CONCILIAZIONE: INTERVENIRE PER MIGLIORARE COMPETITIVITÀ

 
   
  Milano, 25 marzo 2014 - Regione Lombardia si è dotata già dal 2004 di una specifica legge (la n. 28 ´Politiche regionali per il coordinamento e amministrazione dei tempi delle città´) "per sostenere le pari opportunità fra uomini e donne e la qualità della vita attraverso la conciliazione dei tempi da dedicare al lavoro e alla famiglia". A oggi, attraverso 4 bandi e 10 accordi di collaborazione, è stata promossa l´adozione del Piano territoriale degli orari di 148 Comuni lombardi. Il quarto bando, in particolare, (19 progetti per un totale di 800.000 euro), si è caratterizzato per alcune significative sperimentazioni proposte dai Comuni, che saranno attuate nel 2014 e nel 2015. Bulbarelli: Piu´ Incisivi Su Rigidità Orari - E´ quanto ha ricordato l´assessore alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli, intervenendo, a Palazzo Pirelli, al convegno ´Conciliazione famiglia-lavoro: i due orologi si possono incontrare?´. "E´ proprio sulla questione degli orari che dobbiamo essere incisivi", ha sottolineato l´assessore, ricordando che "in particolare per le donne, la rigidità del sistema degli orari è una delle principali cause di abbandono o di mancato ingresso nel mondo del lavoro". "Le donne - ha notato Paola Bulbarelli - vogliono lavorare, come dimostrano i dati sull´istruzione, che ci dicono che quasi il 70 per cento dei diplomati e il 52 per cento dei laureati sono donne. Eppure, dopo il primo anno vita del figlio, c´è un´alta percentuale di donne che si licenzia per varie ragioni". I Progetti - Tra i progetti già avviati, l´assessore ha ricordato che cinque Comuni stanno sperimentando il progetto Icaro, che prevede l´attivazione nei centri di maternità degli ospedali lombardi delle procedure per l´immediata iscrizione dei nuovi nati all´anagrafe comunale, all´anagrafe tributaria e alla Asl per la contestuale scelta del pediatra. "Questa sperimentazione, alla quale hanno aderito ospedali lombardi tra cui la Mangiagalli e il San Gerardo di Monza - ha spiegato Bulbarelli - permette di far risparmiare alle famiglie una media di cinque ore". Un´altra sperimentazione riguarda il trasferimento dai tribunali ai Comuni delle cosiddette ´funzioni di volontaria giurisdizione´, per facilitare l´espletamento di pratiche di non stretta competenza del sistema giudiziario e liberare i tribunali da funzioni trasferibili. Questa sperimentazione è in atto tra il Tribunale di Milano e il Comune di Cesano Boscone. Giornate Del Cittadino - Oltre a queste azioni più innovative, prosegue il potenziamento delle ´Giornate del cittadino´, per fornire agli utenti una fascia oraria di apertura contemporanea dei servizi pubblici e di pubblica utilità più significativi insediati sul territorio (banche, poste, anagrafe, tribunale, Asl, Agenzia delle entrate). "Il 2014 - ha detto ancora l´assessore Bulbarelli - si caratterizzerà per l´attivazione di azioni di sistema in grado di diffondere le sperimentazioni più significative sul territorio". Tra queste: la definizione e approvazione dei Piani Territoriali degli orari nei Comuni in obbligo di legge che ne sono ancora sprovvisti; accordi e progetti sperimentali con altri tribunali, per il trasferimento delle funzioni di volontaria giurisdizione ai Comuni; progetto Icaro da estendere ad altre realtà. Donne Più Unite - Dopo aver espresso rammarico per il fatto che "l´Europa sembra essersi dimenticata che il 2014 avrebbe dovuto essere l´anno della conciliazione", l´assessore Bulbarelli ha lanciato un appello: "noi donne dobbiamo essere più unite e fare squadra; se lo fossimo, saremmo più incisive nel portare avanti certi discorsi, ma spesso invece ci scontriamo tra noi e non facciamo azioni comuni. Se superassimo le contrapposizioni, riusciremmo a fare molto di più". Aprea:welfare Aziendale Migliora Competitività - "Regione Lombardia - ha detto l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea - è da tempo impegnata a promuovere e sostenere la conciliazione tra famiglia e lavoro nella convinzione che rappresenti un punto fondamentale nella società odierna, in cui vita privata e professionale non si escludono a vicenda, ma vanno di pari passo". Fattore Competitivo Per Le Aziende - "Le politiche di conciliazione e di welfare aziendale migliorano la competitività delle imprese - ha sottolineato l´assessore Aprea -, in quanto influenzano positivamente il benessere organizzativo e la performance aziendale". L´assessore ha riportato i risultati di una recente ricerca condotta da Mckinsey, che ha quantificato i vantaggi per le aziende che attuano interventi di conciliazione: diminuzione del 15 per cento delle assenze del personale dal lavoro, disponibilità a effettuare attività oltre le regolari ore (+5 per cento di straordinario) e riduzione di un mese e mezzo del tempo concesso per i periodi di maternità. Migliora Organizzazione E Cresce Reputazione Impresa - In particolare, i vantaggi competitivi per le aziende consistono nel "Miglioramento dell´efficienza organizzativa - ha sintetizzato Aprea -, poiché sono tenute in considerazione le esigenze del dipendente come persona e quelle della sua famiglia, una maggiore identificazione e coinvolgimento del personale per l´impresa in cui lavora, la capacità di attrarre capitale umano e, per tutte queste ragioni, l´incremento della sua reputazione". Dopo aver ricordato la ´Dote Conciliazione´ di Regione Lombardia e il suo ruolo nel valorizzare politiche territoriali che favoriscono un migliore equilibrio tra tempi lavorativi ed esigenze familiari, l´assessore Aprea ha quindi affrontato il tema delle sfide che i nuovi scenari demografici pongono in materia di politiche di welfare. Servizi Cofinanziati - "Occorre passare - ha spiegato Aprea - dalle esperienze virtuose alla virtuosità del sistema: penso alla possibilità di offrire alle aziende servizi già organizzati, facilitando l´adesione delle imprese che non sono in grado di gestirli in proprio e, in questo quadro, i lavoratori potrebbero scegliere i servizi messi a disposizione in funzione dei bisogni personali e familiari. Gli Enti di governo potrebbero cofinanziare le azioni di welfare aziendale, anche utilizzando risorse comunitarie e, in particolare, attraverso lo strumento dei voucher".  
   
 

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